Sicily Working, incentivi all'occupazione: cosa prevede la legge di Bilancio della Sicilia

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La manovra da circa 1,5 miliardi approvata dall’Assemblea regionale siciliana punta su occupazione stabile e investimenti, con l’obiettivo di sostenere la crescita economica nel triennio 2026-2028. Il fulcro è il lavoro, con incentivi alle assunzioni, decontribuzione per le imprese, sostegno al lavoro da remoto e misure per attrarre investimenti produttivi

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1,5 miliardi di euro. È il valore complessivo della manovra approvata dall’Assemblea regionale siciliana. La legge di Stabilità e il bilancio 2026-2028 puntano in particolare su occupazione stabile e investimenti. Secondo l’analisi tecnica dell’Assessorato regionale dell’Economia, le misure principali avrebbero la capacità di generare un incremento aggiuntivo del Pil siciliano pari a circa 0,5 punti percentuali l’anno nel corso del triennio. Ecco le principali nuove misure previste. 

Lavoro: incentivi alle assunzioni e qualità dell’occupazione

Il fulcro della manovra è rappresentato dal lavoro. Tre interventi, per 221 milioni di euro all’anno, sono orientati a far crescere l’occupazione. La misura principale è la cosiddetta “Decontribuzione Sicilia”, che prevede l’erogazione di contributi alle imprese che realizzano nuove assunzioni in misura pari al 10% del costo del lavoro. La percentuale sale al 15% in caso di assunzioni di donne o di over50 disoccupati da almeno due anni. L’aliquota maggiorata si applica anche alle aziende che introducono welfare aziendale o modelli di sostenibilità Esg, investono nella sicurezza o riducono l’orario di lavoro a 35 ore settimanali a parità di retribuzione. Quando le assunzioni sono legate a nuovi investimenti produttivi, l’incentivo cresce ulteriormente: fino al 60% per le piccole imprese, 50% per le medie e 40% per le grandi, nel rispetto delle regole sugli aiuti di Stato. 

 

Sicily working e coworking

 

A “Decontribuzione Sicilia” si affianca il programma “Sicily working”, finanziato con 21 milioni di euro, che prevede contributi fino a 30mila euro per le imprese europee che assumono personale in modalità da remoto. All’interno di questo stanziamento, tre milioni di euro sono stanziati per la realizzazione di spazi di coworking attraverso il riadattamento di immobili pubblici e di enti ecclesiastici in disuso e l’acquisto di arredi e attrezzature.

Imprese: Super Zes e credito d’imposta

 

Tra le misure per le imprese, la Regione introduce la Super Zes siciliana, rafforzando la Zona economica speciale unica con procedure semplificate, tempi amministrativi ridotti e 10 milioni di euro aggiuntivi per il credito d’imposta sugli investimenti. Un ulteriore pacchetto da 15 milioni è rivolto alle famiglie, per incentivare ristrutturazioni edilizie e riqualificazioni energetiche, con particolare attenzione ai centri storici e alle giovani coppie. Per il settore auto, è stata invece approvata la riduzione della tassa automobilistica per le nuove immatricolazioni da parte delle imprese con più di dieci autovetture nel parco macchine. Sono previste anche esenzioni per i cittadini che acquistino auto ad alimentazione elettrica, ibrida, plugin Lng e BionLng. Inoltre, sono esentati tutti i veicoli di nuova immatricolazione degli enti del terzo settore e di protezione civile iscritti al Runts.

 

Editoria, agricoltura e precariato: le altre misure

 

Diventano strutturali i contributi all’editoria: 3 milioni per quella giornalistica e 1 milione per l’editoria libraria. Alla Crias sono assegnati 10 milioni di euro per rifinanziare i fondi rotativi destinati ad artigiani e imprese agricole, mentre per il comparto agricolo sono previsti anche 4 milioni l’anno per il cofinanziamento delle polizze contro i danni meteoclimatici catastrofali.  La manovra interviene anche sul precariato. Vengono aumentate, per il 2026, le giornate dei lavoratori forestali stagionali. Con uno stanziamento di 40 milioni di euro, tutto il comparto lavorerà 23 giornate in più. È previsto inoltre il via libera alla stabilizzazione dei 270 trattoristi dell’Esa, oltre all’armonizzazione a 25 ore dei contratti degli ex Pip e all’aumento di due ore settimanali per gli ex precari già stabilizzati negli enti locali. Sul piano sociale, 12 milioni di euro sono destinati al contrasto della povertà energetica, con il finanziamento di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo per le famiglie a basso reddito. Ai Comuni vengono assegnati 365 milioni di trasferimenti ordinari e 115 milioni per gli investimenti, mentre 108 milioni vanno alle ex Province. Risorse specifiche coprono rifiuti, dissesti finanziari, beni confiscati alla criminalità organizzata, manutenzione delle strade extraurbane e anticipazioni di liquidità per il servizio idrico.

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