Isee 2026, dalla prima casa ai figli: che cosa cambia con la Legge di Bilancio

Economia
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Introduzione

La Legge di Bilancio per il 2026 dovrebbe portare alcune novità importanti per quanto riguarda il calcolo dell’Isee: la maggioranza infatti ha presentato alcune misure che vanno a intervenire sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, lo strumento che serve a fornire una valutazione della situazione economica delle famiglie

Quello che devi sapere

Che cos’è l’Isee

Intanto, un passo indietro: l’Isee, come spiegato dall’INPS, è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Il suo scopo è quello di “fornire una valutazione della situazione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito di tutti i componenti, del loro patrimonio e di una scala di equivalenza che varia in base alla composizione del nucleo familiare. L'indicatore tiene conto di particolari situazioni di bisogno, prevedendo trattamenti di favore per i nuclei con tre o più figli o dove sono presenti persone con disabilità o non autosufficienti”. Si tratta di un indicatore importante, perché è necessario per l'accesso alle prestazioni sociali la cui erogazione dipende dalla situazione economica della famiglia.

 

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Come cambia l’Isee nel 2026

La maggioranza di governo, come detto, intende intervenire per apportare alcune modifiche all’Isee per il prossimo anno. Nel 2026 infatti l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente potrebbe cambiare per alcuni punti rilevanti: sarà modificato infatti il perso attribuito ai figli a carico, così come la soglia di esclusione della casa di abitazione. Ci sono poi novità in arrivo anche per quanto riguarda l’Isee precompilato

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Cambiano le scale di equivalenza

Il primo punto delle modifiche all’Isee è quello delle scale di equivalenza, cioè quei coefficienti utilizzati per mettere in rapporto il reddito e il patrimonio di una famiglia con il numero dei componenti del nucleo. Il loro scopo è quello di evitare che situazioni potenzialmente diverse vengano calcolate allo stesso modo solamente sulla base di un reddito simile. Nel 2026 a cambiare dovrebbe essere il peso attribuito ai figli a carico: questo sarà infatti aumentato, e dunque - in particolare per chi ha 3 o più figli - ci sarà una riduzione dell’Isee rispetto al passato. La modifica comporta in sostanza che a parità di reddito e con più figli che compongono il nucleo familiare, l’Indicatore sia più basso.

L’Isee e la prima casa

Altro capitolo è quello delle regole per la prima casa. Un emendamento riformulato alla Manovra per il 2026 prevede infatti che sia innalzata da  91.500 euro a 120mila euro la soglia di esclusione della casa di abitazione ai fini del calcolo Isee. A differenza però di quanto indicato in precedenza, questa modifica limita l'innalzamento della soglia ai "nuclei familiari residenti nelle città metropolitane". La proposta di modifica sarà messa ai voti la prossima settimana, dunque non c’è ancora certezza su cosa potrebbe effettivamente cambiare. 

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Perché cambia la soglia di esclusione

Di questa modifica ha parlato Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, confermando come l’emendamento innalzi “a 120mila euro la soglia di valore catastale della prima casa ai fini dell'esclusione dal calcolo dell'Isee nelle città metropolitane, così da ampliare la platea di quanti potranno accedere a una serie di prestazioni e incentivi pubblici, come l'assegno unico, l'assegno di inclusione, il bonus nido. Una misura doverosa per andare incontro a molti che vivono in grandi città, come Roma o Milano, dove anche una casa di edilizia convenzionata ha un valore catastale superiore ai 90mila euro. Abbiamo sempre detto che la prima casa non è una ricchezza ma è un diritto, traduciamo in fatti questo principio”.

Novità anche per l'Isee precompilato

Un emendamento del governo alla Legge di Bilancio per il 2026 prevede anche che il ministero dell'Interno con l'Anagrafe nazionale della popolazione residente e l'Aci con pubblico registro automobilistico si aggiungano al novero delle pubbliche amministrazioni che cooperano con I'INPS per alimentare la banca dati con le informazioni necessarie alla predisposizione dell'Isee precompilato. La stessa proposta di modifica conferisce poi un carattere prioritario all'utilizzo della modalità precompilata di presentazione dell'Isee anche tramite i Caf. Dal punto di vista finanziario, la norma non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 

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L’intervento della ministra Roccella

"La riforma del precompilato Isee prevista da un emendamento del governo alla Legge di Bilancio, che attraverso un ampliamento delle banche dati interconnesse con l'Inps consentirà una più rapida ed efficiente compilazione delle dichiarazioni sostitutive uniche, è un importante intervento di semplificazione che alleggerirà il carico burocratico sulle famiglie”, ha dichiarato Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. "Questa innovazione normativa è frutto del lavoro del tavolo sull'Isee insediato presso la presidenza del Consiglio, che vede la partecipazione di numerose amministrazioni pubbliche e che sta continuando a lavorare per un sistema sempre più vicino alle esigenze delle famiglie. 

 

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