Bonus giornali e riviste per la scuola 2025/2026, come fare domanda ed entro quando
EconomiaIntroduzione
Dal prossimo 10 dicembre, le istituzioni scolastiche statali e paritarie (di ogni ordine e grado) potranno chiedere un contributo fino al 90% delle spese sostenute per acquistare uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. Le domande chiuderanno il 16 marzo 2026. Ecco cosa c’è da sapere, da come fare domanda a quali sono le spese non ammissibili al beneficio.
Quello che devi sapere
Bonus giornali per scuole, la delibera del Collegio dei docenti
È il Collegio dei docenti che deve individuare quali sono le testate considerate più utili ai fini del proprio percorso didattico, che vanno poi inserite in un’apposita delibera. Non sono quindi ammissibili le spese per prodotti editoriali non citati nel documento del Collegio.
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Le altre spese non ammissibili
Non sono ammissibili nemmeno altre spese, e cioè:
- Quelle sostenute per l’acquisto di libri;
- Quelle sostenute per l’acquisto di servizi di “prestito digitale” di prodotti editoriali;
- Quelle per l’acquisto di prodotti editoriali con finalità diversa da quella didattica, quali, a solo titolo esemplificativo, prodotti strumentali all’attività amministrativo-gestionale e di segreteria dell’istituzione scolastica;
- Quelle per l’acquisto di strumenti informatici di gestione della classe, quali applicazioni e servizi dedicati all’interazione e alla comunicazione tra studenti e con i docenti.
In ogni caso, tutte le spese per gli abbonamenti devono essere sottoposte alla verifica del Revisore dei conti della scuola. Le fatture che dimostrano devono essere stata emesse nel periodo che va dal 1° settembre 2025 al 28 febbraio 2026 (quindi anche le spese sostenute devono riferirsi allo stesso periodo).
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Bonus giornali per le scuole, come fare domanda
Le istituzioni scolastiche che hanno intenzione di accedere al contributo per l’anno scolastico 2025/2026 devono presentare la domanda, firmata digitalmente dal Dirigente scolastico, al Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Lo si può fare soltanto in via telematica.
Gli elementi della domanda
La domanda di accesso ai benefici deve includere, pena di esclusione, una dichiarazione che attesti:
- Gli estremi della delibera del Collegio dei docenti che individua, nell’ambito dei prodotti editoriali ammessi al contributo, le testate riconosciute come utili ai fini didattici;
- Le spese conseguentemente sostenute per l’anno scolastico 2025-2026;
- L’elenco dei prodotti editoriali acquistati, pubblicati in edizione cartacea o editi in formato digitale;
- Gli estremi del conto di tesoreria e del conto corrente bancario (IBAN) intestato all’istituzione scolastica richiedente con il codice della competente Tesoreria dello Stato ovvero, nel caso di scuole paritarie, gli estremi del conto corrente bancario (IBAN) con l’indicazione del titolare del conto. Nel caso di scuole paritarie facenti capo ad amministrazioni comunali, è necessario indicare gli estremi del conto di tesoreria intestato all’amministrazione cui fa capo l’istituzione scolastica richiedente, nonché il codice della competente Tesoreria dello Stato.
La procedura passo per passo per presentare domanda
L’indirizzo web a cui far riferimento per inviare la domanda e la documentazione è l’area SIDI del Ministero dell’Istruzione e del Merito (https://www.istruzione.it/accesso-sidi/). Il percorso da seguire è il seguente, come spiegato dallo stesso dicastero con una nota dello scorso mese: Applicazioni SIDI → Gestione Finanziario Contabile → Monitoraggio e rendicontazione → Contributo per l’editoria. All’interno del riquadro relativo al bonus si trova una guida operativa con le indicazioni per la compilazione e l’invio della domanda. Il Ministero invita i Dirigenti scolastici a verificare di essere abilitati sulla Piattaforma SIDI, perché il servizio è limitato al solo profilo del “Dirigente scolastico” (per le Scuole statali) e del “Referente Istituto Paritario” (per le Scuole paritarie).
I fondi e la loro ripartizione
I fondi messi a disposizione per l’anno scolastico 2025-2026 ammontano in tutto a due milioni di euro. Questo significa che, in caso di insufficienza delle risorse disponibili, in relazione alle istanze ammesse, si procederà al riparto proporzionale tra tutti i soggetti aventi diritto.
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