Manovra 2026, bonus scuole paritarie fino a 1.500 euro l'anno per le famiglie: cosa sapere

Economia
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Introduzione

È in arrivo un nuovo aiuto economico destinato alle famiglie con figli iscritti a scuole paritarie. Nella Legge di Bilancio all'esame in Commissione al Senato spunta un bonus fino a 1.500 euro destinato ai nuclei con Isee annuo inferiore a 30mila euro. Ecco come funzionerà.

Quello che devi sapere

A quanto ammonta il buono

L’iniziativa, avanzata da Noi Moderati, mira a introdurre un’ulteriore agevolazione economica, fino a un massimo di 1.500 euro, che si somma ai contributi già messi a disposizione da molte amministrazioni regionali per aiutare le famiglie che mandano i propri figli nelle scuole paritarie.

 

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Per chi è previsto il buono

La misura, che per il prossimo anno può contare uno stanziamento massimo di 20 milioni, riguarda gli alunni che frequentano una scuola paritaria secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado: dunque le scuole medie e i primi due anni delle superiori. Il sistema di importi è modulato in base al reddito, con fasce decrescenti al crescere dell’indicatore economico. 

 

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L’intenzione dei proponenti

Ma qual è lo scopo di questa iniziativa? L’emendamento, nelle intenzioni dei proponenti, introduce un principio secondo il quale lo Stato riconosce un sostegno economico alle famiglie che optano per un percorso formativo in una struttura privata lasciando alla legge di Bilancio annuale la possibilità di definire progressivamente risorse e requisiti, anche legati alla situazione reddituale. Servirà in ogni caso un decreto congiunto dei ministri Valditara (Istruzione) e Giorgetti (Economia) per fissare i criteri nel dettaglio da armonizzare con le somme riconosciute, per lo stesso obiettivo, dalle Regioni.

Il mondo delle scuole paritarie in Italia

Come dichiara il ministero dell’Istruzione, le scuole paritarie “sono gestite da soggetti diversi da quelli statali, che si impegnano a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola e ottengono il riconoscimento della parità scolastica con le scuole statali. Le scuole paritarie si inseriscono nel sistema nazionale di istruzione e rilasciano titoli di studio aventi lo stesso valore legale dei titoli rilasciati dalle scuole statali”. 

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Lupi (Nm): "Grande soddisfazione per approvazione del buono scuola"

Soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento è stata espressa da Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. "Un altro importante passo verso una effettiva libertà di educazione", ha detto. E Maria Stella Gelmini, prima firmataria della proposta, ha aggiunto: "Aiutare le famiglie economicamente più svantaggiate e sostenere tante scuole paritarie di periferia è un atto doveroso per garantire, così come previsto dalla Costituzione, libertà di scelta educativa e pluralismo scolastico".

Flp Cgil: “Per la scuola privata risorse, per la pubblica solo tagli"

"Il provvedimento che punta a sostenere gli istituti privati prevede l'introduzione di un bonus di 1.500 euro per ciascun figlio iscritto alle scuole paritarie di primo e secondo grado", si legge in una nota della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil. Come continua la nota, “la proposta si articola nell'erogazione di un voucher, denominato 'buono scuola', destinato alle famiglie con un Isee inferiore ai 30 mila euro che scelgono l'istruzione paritaria per i propri figli. Per ogni figlio iscritto è previsto un contributo pari a 1.500 euro, con la possibilità di cumulare fino a un massimo di 5 mila euro per ciascun nucleo familiare. Per coprire il costo complessivo dell'iniziativa di circa 20 milioni di euro, si prevede un taglio al Fondo per gli interventi strutturali di politica economica". Secondo la Flc Cgil, "si tratta di una scelta politica ben precisa, che sottrae risorse alla scuola pubblica, per destinarle, invece, a chi dispone già di alternative, mascherando questa operazione sotto la bandiera della libertà educativa. Il governo, che, a partire dal misero rinnovo del contratto 'Istruzione e Ricerca', continua a dichiarare che non ci sono soldi e che siamo in tempi di vacche magre, trova risorse per le scuole private, mentre per la scuola pubblica arrivano solo tagli. Non è la prima volta che una simile iniziativa viene presentata. Già lo scorso anno, è stato avanzato un emendamento analogo, ma, a seguito delle polemiche, la proposta è stata ritirata. Quest'anno si sono trovate nuove risorse? No. La verità è che sono state accantonate e mortificate le vere priorità del sistema di istruzione, a partire dalla stabilizzazione dei precari e dalla retribuzione adeguata per un settore che rimane il peggio pagato della Pubblica Amministrazione”.

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Pirondini (M5s): "Da Meloni e Valditara odio per scuole pubbliche"

Critiche al bonus scuole paritarie arrivano dall'opposizione, a partire dal Movimento Cinque Stelle che lamenta tagli all'istruzione pubblica. "Quando si tratta di finanziare la scuola pubblica le risorse per questo governo non ci sono mai, per le private invece riescono a trovarle", ha detto il capogruppo pentastellato in Commissione Cultura, Luca Pirondini, che poi ha aggiunto: "Qui la libertà educativa non c'entra nulla: Meloni e Valditara odiano la scuola pubblica e questo è un disinvestimento strutturale sull'istruzione pubblica". 

 

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