Rinnovo contratto Scuola, aumenti medi di 150 euro: cosa cambia per insegnanti e Ata

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Dopo una lunga trattativa, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) e i sindacati del mondo della scuola - ad eccezione di Flc Cgil - hanno siglato nella giornata di ieri l'accordo per il rinnovo del contratto 2022-2024 relativo a docenti e personale Ata. I firmatari hanno chiesto l'avvio immediato della discussione sul rinnovo del contratto per il periodo 2025-2027. Ecco tutte le novità

Quello che devi sapere

Quanti lavoratori sono interessati dal rinnovo

L'intesa sul comparto Istruzione e Ricerca interessa circa 1,2 milioni di dipendenti, di cui 850mila insegnanti. Le risorse stanziate nelle precedenti Leggi di bilancio ammontano a circa 3 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti 240 milioni previsti nel Decreto Maturità approvato il 28 ottobre scorso dalla Camera.

 

Per approfondire: Contratto scuola, firmato il rinnovo per il trienno 2022-2024: arretrati fino a 2mila euro

A quanto ammontano gli aumenti

Stando all'accordo, gli aumenti medi previsti sono di circa 150 euro per 13 mensilità, con punte di 185 euro per gli insegnanti, in base all'anzianità di servizio, e 240 euro per ricercatori e tecnologi. Il contratto consentirà il pagamento di arretrati che per i docenti possono raggiungere circa 2mila euro.

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Flc Cgil non firma: "Non ci sono le condizioni"

Al tavolo convocato dall'Aran per il "rush finale" i sindacati si sono presentati divisi con Cisl, Anief e Snals che si erano detti pronti a chiudere la trattativa. A sfilarsi dalla firma è stata invece la Flc Cgil. "Gli incrementi stipendiali previsti e, per oltre il 60% già erogati in busta paga sotto forma di indennità di vacanza contrattuale, coprono neanche un terzo dell'inflazione del triennio di riferimento e sanciscono la riduzione programmata dei salari del comparto", ha affermato la sigla.

Cisl Scuola: "Arrivare a un'intesa preciso interesse della categoria"

A favore della firma si è posizionata, come detto, Cisl Scuola. "Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, non avrebbe avuto alcun senso, e nessuna utilità per lavoratrici e lavoratori, perdere altro tempo rinviando la chiusura di un contratto, già scaduto, per il quale non vi erano più margini realistici per avere condizioni più favorevoli", sottolinea la segretaria Ivana Barbacci.

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Uil Scuola: "Si valorizza il personale"

Per Giuseppe D'Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua, la firma del contratto 2022-24 chiude una "fase complessa" e dà una "risposta concreta" al personale del comparto Istruzione e Ricerca. "In un contesto delicato, aver ottenuto adeguamenti stipendiali e arretrati certi è un risultato che non si può sottovalutare. Abbiamo voluto utilizzare tutta la disponibilità effettiva degli stanziamenti, garantendo aumenti reali e immediati", dice.

Gilda: "Bene ok contratto istruzione, ora sbloccare il nuovo"

Il sindacato Gilda degli insegnanti ha firmato il nuovo contratto pur definendo le risorse stanziate "esigue" rispetto all'inflazione. "Richiediamo fin da subito che si avviino le trattative per il contratto collettivo nazionale di lavoro 2025-2027, prevedendo un impegno politico a stanziare nella Legge di Bilancio ulteriori risorse per il comparto", ha affermato il coordinatore Vito Carlo Castellana

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Meloni: "Dopo anni di blocchi torna rispetto per lavoratori PA"

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, plaude alla firma dei rinnovi contrattuali che negli ultimi giorni ha interessato il comparto scuola ed Enti locali. "Dopo anni di blocchi, restituiamo continuità e rispetto a chi lavora ogni giorno per i cittadini", ha scritto la premier sui social parlando di "impegni mantenuti" grazie alle "imponenti risorse stanziate per il rinnovo dei contratti pubblici che hanno visto finora la conclusione anche degli accordi per il comparto funzioni centrali, sanità, difesa e sicurezza".

 

Per approfondire: Rinnovo contratto Enti locali, dagli aumenti in busta paga alla settimana corta: le novità

Soddisfazione dei ministri Zangrillo (P.a) e Valditara (Scuola)

Soddisfazione per la "fumata bianca" sul nuovo contratto scuola è stata espressa dai ministri più interessati al dossier, a partire dal titolare della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo: "Abbiamo chiuso a tempo record questa tornata contrattuale per tutti i comparti e cominciamo a lavorare per il ciclo 2025/27".

 

"Gli stipendi erano fermi da molti anni, dal 2009 al 2018, sotto diversi Governi. Oggi diamo rispetto e dignità a chi lavora per l'istruzione dei nostri giovani", è stato il commento del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che poi ha aggiunto: "Con i contratti 2019-2021 e 2022-2024 gli aumenti medi sono stati, rispettivamente, di 123 e 150 euro per i docenti, 89 e 110 euro per il personale Ata. Quando verrò firmato anche il contratto 2025-2027 si arriverà, compresi i relativi arretrati, ad un totale di 416 euro lordi mensili in più per gli insegnanti e 303 euro in più per il personale Ata".

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Nuovo aumento per il triennio 2025-27

Ulteriori aumenti sono all'orizzonte per il triennio 2025-27 il cui rinnovo si annuncia imminente. Come ipotizzato nei giorni scorsi dall'Aran, dal 1° gennaio 2027 il possibile incremento si attesta intorno a 135 euro per tredici mensilità, dei quali, in media, 142 euro quelli previsti per i docenti e 104 euro per il personale Ata.

I nodi aperti

Dai buoni pasto e la contrattazione integrativa, fino alla valorizzazione dei profili ad elevata qualificazione (Ef) e della formazione incentivata: sono diversi i nodi ancora aperti che anche le sigle più propense all'accordo chiedono al governo di affrontare nella trattativa sul contratto 2025-27. "Non è più tollerabile che il personale del comparto istruzione e ricerca prenda un terzo dello stipendio dei dipendenti di altri comparti del pubblico impiego quando 25 anni fa prendeva qualcosa in più", afferma il presidente Anief Marcello Pacifico che al governo chiede di promuovere "con risorse specifiche" i lavoratori della scuola. "Nel frattempo continueremo la nostra battaglia per far riconoscere il burnout, il lavoro gravoso e usurante, il riscatto agevolato della laurea, un doppio canale di reclutamento che assorba il precariato", aggiunge.

 

Per approfondire: Supplenze brevi, stop a docenti esterni per scuole secondarie. Le novità in Manovra

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