La Bce lascia i tassi invariati al 2%: "Crescita Ue regge, ma prospettive sono incerte"
EconomiaIl tasso sui rifinanziamenti principali resta al 2,15%, quello sui prestiti marginali al 2,40%. L'economia dell'area Euro "ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale", tuttavia "le prospettive sono ancora incerte", spiega la Banca centrale europea
La Banca centrale europea, nella sua riunione a Firenze, ha lasciato il tasso sui depositi invariato al 2%. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta al 2,15%, quello sui prestiti marginali al 2,40%. L'economia dell'area Euro "ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale", tuttavia "le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale", scrive la Bce nel suo comunicato di politica monetaria. Una crescita nell'area euro dello 0,2% nel terzo trimestre "è un po' più delle attese, non mi lamenterei troppo della crescita in questo momento", ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento, riferendosi al contesto internazionale di tensioni commerciali ed elevata incertezza. Lagarde, inoltre, ha chiarito che l'impatto dei dazi statunitensi su beni europei "sarà visibile solo nel corso del tempo".
I tagli precedenti e le decisioni della Bce
Il livello del 2% era stato raggiunto lo scorso giugno, dopo che la Bce aveva ridotto i tassi di due punti percentuali con otto tagli in un anno. Il Consiglio direttivo - si legge nella nota della Banca centrale europea di oggi - "è determinato ad assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l'orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi".
Lagarde: "Pil dell'area Euro aiutato dai servizi, male l'export"
Mentre sulla crescita del Pil dell'area euro nel terzo trimestre, Lagarde ha spiegato che l'andamento riflette "una forte spinta del turismo sui servizi", inoltre "molte imprese hanno accelerato gli sforzi per la digitalizzazione". Tuttavia, "la situazione globale resta un fardello" e "i nuovi ordini per l'export indicano ulteriori cali".
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Manovra, Panetta: contributo banche non provoca "rischi di instabilità finanziaria"
Alla conferenza stampa dopo la riunione della Bce ha partecipato anche Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia. Il dato sul Pil fermo dell'Italia nel terzo trimestre "era largamente atteso" e "non cambia le nostre stime", ha detto. E ha sottolineato come l'economia italiana abbia mostrato la sua resilienza di fronte a diversi schock come i dazi. Il contributo per le banche previsto in Manovra tramite anche un aumento della tassazione non provoca "rischi di instabilità finanziaria", ha aggiunto rispondendo a una domanda. Panetta ha ricordato come le banche italiane siano ben capitalizzate e redditizie, riservandosi comunque una valutazione quando il testo della Legge di bilancio sarà definitivo. Il governatore ha sottolineato come l'attuale versione del testo si limiti a una tassazione sugli utili. Panetta ha poi ricordato gli sforzi compiuti dal settore bancario italiano negli ultimi dieci anni in termini di patrimonio, efficienza a redditività.