Euro digitale, Bce dà via libera a fase di sviluppo: ipotesi prima emissione nel 2029

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L’obiettivo è offrire a cittadini e imprese uno strumento digitale universale, semplice e accessibile, utilizzabile anche senza connessione a internet e con la stessa immediatezza del contante. Lo dichiara il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, al termine del primo giorno del Consiglio direttivo della Bce a Palazzo Vecchio a Firenze

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Secondo la Banca centrale europea, sarà il 2029 l’anno in cui farà il suo debutto l’euro digitale. Non si tratterà di una criptovaluta, né di un sostituto delle banconote e delle monete tradizionali, ma di un mezzo di pagamento elettronico gratuito e garantito dall’Eurosistema, concepito per affiancare il contante e rendere più sicuri ed efficienti gli scambi nell’area euro.

 Panetta: euro digitale a garanzia servizi affidabili

"Garantire che, anche nell'era digitale, i cittadini possano contare su servizi finanziari affidabili, fondati su una moneta pubblica". È l'obiettivo del progetto dell'euro digitale sottolineato dal governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, al termine del primo giorno del Consiglio direttivo della Bce a Palazzo Vecchio a Firenze. Panetta ha detto che "la proliferazione di pseudo-monete digitali private, sottratte alla supervisione, può generare instabilità, trasferire il signoraggio a pochi attori e favorire attività illecite". Dunque "il ruolo delle banche centrali è cruciale: devono assicurare che la tecnologia ci spinga in avanti - verso un sistema monetario più integrato ed efficiente - e non indietro, verso un ordine frammentato e fragile".

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