Dichiarazione dei redditi, da Modello 770 a Certificazione unica: scadenze del 31 ottobre
EconomiaIntroduzione
Il 31 ottobre si chiude la stagione dichiarativa 2025. C’è tempo fino a fine mese, quindi, per inviare all’Agenzia delle Entrate le ultime comunicazioni: dopo questa data, le trasmissioni saranno considerate in ritardo e comporteranno il pagamento di sanzioni e interessi. Tra i documenti interessati da questa scadenza ci sono il Modello Redditi, il Modello 770 e le Certificazioni uniche che rientrano in determinati parametri. Coinvolti lavoratori dipendenti, autonomi con partita Iva, pensionati, società ed enti. Ecco cosa sapere su questi importanti adempimenti fiscali
Quello che devi sapere
La scadenza del 31 ottobre
La stagione della dichiarazione dei redditi 2025 si chiude venerdì 31 ottobre. Entro questa data, i contribuenti possono inviare le ultime comunicazioni all’Agenzia delle Entrate senza incorrere in sanzioni. Questa scadenza, però, riguarda solo alcune comunicazioni mentre per molte altre la finestra di invio si è già chiusa. Ieri, lunedì 27 ottobre, ad esempio è scaduto il termine ultimo per inviare il Modello 730 integrativo (con il quale si potevano correggere alcuni errori riscontrati nella dichiarazione già trasmessa). Ma c’è ancora qualche giorno di tempo, appunto fino al 31 ottobre, per il Modello Redditi, il Modello 770 e alcune Certificazioni uniche.
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Il Modello Redditi
Il Modello Redditi può essere usato per la dichiarazione dei redditi dai lavoratori titolari di partita Iva, dalle società e dagli enti. Ma, in alcuni casi, può essere utilizzato anche dai contribuenti titolari di redditi da lavoro dipendente e pensione (soprattutto per correggere la dichiarazione già inviata con il Modello 730 o per regolarizzare la propria posizione se il Modello 730 non è stato trasmesso).
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I quattro Modelli Redditi
Esistono quattro Modelli Redditi:
- Modello Redditi Pf: per le persone fisiche;
- Modello Redditi Sc: per le società di capitali, enti commerciali ed equiparati;
- Modello Redditi Enc: per enti non commerciali ed equiparati;
- Modello Redditi Sp: per le società di persone ed equiparate.
In tutti e quattro i casi, il Modello Redditi relativo all’anno d’imposta 2024 deve essere presentato entro il 31 ottobre 2025.
Il Modello 770
Il 31 ottobre 2025 scade anche il termine per la trasmissione telematica del Modello 770 sull’anno di imposta 2024. Questo modello deve essere utilizzato dai sostituti d’imposta, comprese le Amministrazioni dello Stato, per comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate “i dati fiscali relativi alle ritenute operate nell’anno 2024, i relativi versamenti e le eventuali compensazioni effettuate nonché il riepilogo dei crediti, nonché gli altri dati contributivi e assicurativi richiesti”.
Gli altri casi
Inoltre, come spiega ancora l’Agenzia delle Entrate, il Modello 770 “deve essere utilizzato dagli intermediari e dagli altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti, tenuti, sulla base di specifiche disposizioni normative, a comunicare i dati relativi alle ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale erogati nell’anno 2024 ovvero operazioni di natura finanziaria effettuate nello stesso periodo, i relativi versamenti e le eventuali compensazioni operate ed i crediti d’imposta utilizzati. Deve essere, infine, utilizzato per i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici, qualora applichino una ritenuta sull’ammontare dei canoni e corrispettivi nelle locazioni brevi”.
La presentazione del Modello 770, quindi, riguarda chi opera come sostituto d’imposta e coinvolge tantissimi soggetti tra cui enti pubblici e privati, intermediari finanziari, imprese individuali, società di capitali, condomini, gestori di portali telematici che applicano ritenute su locazioni brevi.
La Certificazione unica
Entro fine mese, poi, devono essere inviate telematicamente all’Agenzia delle Entrate le ultime Certificazioni uniche. Ma si è ancora nei tempi giusti solo se le Cu rispettano questo requisito: devono contenere redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione precompilata.
Le date
L’Agenzia delle Entrate spiega: “Per il periodo d'imposta 2024, i sostituti d'imposta utilizzano la Certificazione unica 2025 (Cu) per attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi. La Certificazione unica va rilasciata al percettore delle somme, utilizzando il modello "sintetico" entro il 17 marzo 2025. Entro quella stessa data deve essere effettuata, in via telematica, la trasmissione all'Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello ‘ordinario’. La trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate delle certificazioni contenenti esclusivamente redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale deve avvenire entro il 31 marzo 2025. Invece, la trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, può avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta, ossia entro il 31 ottobre 2025”.
Gli esempi
Tra i compensi che rappresentano redditi esenti ci sono borse di studio oppure redditi erogati da enti previdenziali, mentre tra quelli che non confluiscono nella dichiarazione dei redditi precompilata ci sono le provvigioni.
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