Costruzioni, cresce l'occupazione nella filiera: +156mila lavoratori nel 2024

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Aconfermarlo è il Rapporto Federcostruzioni 2024, presentato a Saie Bari – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti. Secondo il report, la filiera ha registrato esportazioni fino a 64,6 miliardi di euro, con un surplus della bilancia commerciale di 33,4 miliardi. I settori più dinamici sui mercati esteri riguardano i materiali in legno e marmo, prodotti in ceramica, laterizi; produzioni meccaniche e macchine per costruzioni; servizi di ingegneria e architettura

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Nel 2024 la filiera delle costruzioni ha registrato un aumento di 156mila occupati, per un totale di 3,3 milioni di unità. A confermarlo è il Rapporto Federcostruzioni 2024, presentato a Saie Bari – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti. Secondo il report, dopo tre anni di forte espansione, il valore complessivo della produzione registra una lieve flessione attestandosi a quota 643 miliardi di euro (-1,7% in termini reali rispetto al 2023). La filiera conferma però la forte vocazione all'export, con esportazioni fino a 64,6 miliardi di euro con un surplus della bilancia commerciale di 33,4 miliardi. I settori più dinamici sui mercati esteri riguardano materiali in legno e marmo, prodotti in ceramica, laterizi (22,7 miliardi), produzioni meccaniche e macchine per costruzioni (15 miliardi), servizi di ingegneria e architettura (11,3 miliardi).

Il rapporto Federcostruzioni

Per quanto riguarda le singole filiere produttive, nel 2024 è aumentata la filiera della progettazione e dei servizi innovativi che ha raggiunto 154,5 miliardi di euro (+7,6% rispetto al 2023). In lieve calo invece altri comparti: la filiera delle costruzioni edili ed infrastrutturali (che rappresenta il 51,4% del sistema con 330,3 miliardi di euro) registra una diminuzione del -5,3%; la filiera dei materiali per le costruzioni scende a 112,7 miliardi (-2,3%); la filiera delle tecnologie, dei macchinari e degli impianti per l'edilizia si attesta a 45,6 miliardi (-1,6%).

I progetti Pnrr

A sostenere la filiera nel prossimo futuro sarà soprattutto la realizzazione dei lavori legati ai progetti Pnrr, la cui conclusione è prevista per il 2026. Ad oggi la spesa Pnrr ha raggiunto 74,3 miliardi di euro (con il 52% riconducibile a interventi di interesse per le costruzioni), mentre la spesa per investimenti degli Enti Locali è cresciuta del +16,3%. Per il sistema delle costruzioni nel complesso è attesa una flessione in termini reali del -4,6% rispetto al 2024. Per le costruzioni in senso stretto, Ance stima un calo del 7% degli investimenti su base annua, legato soprattutto al ridimensionamento della manutenzione straordinaria abitativa per l'abbattimento delle aliquote fiscali.

Marone: “Vitalità delle imprese italiane, ma contesto incerto”

Il rapporto di Federcostruzioni offre una “fotografia di una filiera fondamentale per l’economia del Paese”, afferma Paola Marone, presidente di Federcostruzioni. “Le prospettive di crescita economica per l’Italia sono però moderate e sono senz’altro condizionate dalla forte incertezza, al persistere delle tensioni geopolitiche e alla politica dei dazi americana”, aggiunge sottolineando che “Banca d’Italia stima per il 2025 un aumento del PIL del +0,6% attribuibile soprattutto all’andamento degli investimenti del PNRR”. Per Marone si tratta di dati che “comunque confermano la vitalità delle nostre imprese, la loro capacità di rapportarsi al contesto economico, anche quando è mutevole e incerto come in questo momento. È questa capacità che ci fa ben sperare nel futuro del sistema delle costruzioni”.

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Brancaccio: “La filiera delle costruzioni ha affrontato sfide inimmaginabili”

“La filiera delle costruzioni ha dato prova in questi anni di saper affrontare sfide inimmaginabili per un tessuto industriale che ha dovuto reinventarsi dopo essere stato falcidiato dalla crisi”, ha rimarcato Federica Brancaccio, presidente Ance. “Oggi le imprese sono più solide finanziariamente e più innovative grazie soprattutto al Pnrr che ha permesso un salto di qualità al Paese. Ma ci troviamo di fronte a emergenze sociali che chiedono risposte immediate: la casa e il rischio idrogeologico”. Sfide a cui, secondo Brancaccio, “la filiera delle costruzioni può contribuire per dare una risposta a giovani e famiglie in difficoltà”. Sul fronte del caro materiali, “le nostre imprese hanno accolto con favore la notizia delle misure per compensare gli aumenti del 2024, segno dell'attenzione del Mit sulla questione. Ma non basta, ora sarà decisivo intervenire con la legge di bilancio per avere garanzie anche sul 2026, consentendo la prosecuzione dei cantieri e la tenuta del tessuto produttivo”, ha aggiunto la presidente di Ance.

Sindaco di Bari: “Centrali la casa e il patrimonio edilizio”

Il ritorno a Bari del SAIE rappresenta, per il sindaco barese Vito Leccese, “un’occasione preziosa per fare il punto sulle sfide che riguardano il mondo delle costruzioni”. Poi aggiunge: “Il contesto attuale richiede riflessioni importanti, perché sono molte le questioni aperte. Tra tutte, quelli della casa e quello della vetustà del patrimonio edilizio esistente. Oggi l’attrattività turistica, che è certamente una grande risorsa, si è trasformata anche in una criticità, avendo contribuito ad accentuare forme di disagio abitativo sempre più diffuse e diversificate”. Il primo cittadino di Bari ga poi sottolineato che “sin dal suo insediamento, l’amministrazione comunale che guido ha scelto di intervenire direttamente, supplendo al mancato rifinanziamento – da parte del Governo – del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, stanziando risorse proprie per oltre 3,6 milioni di euro a copertura del contributo alloggiativo”. Infine, Leccese ha ricordato che “qualche mese fa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato un piano straordinario per l’emergenza casa: attendiamo ora di conoscere se nella prossima legge di bilancio saranno previste misure concrete, soprattutto a sostegno dei Comuni e dei cittadini in difficoltà”.

Berlingerio: “Regione Puglia sostiene lo sviluppo sostenibile”

La Regione Puglia “promuove e sostiene interventi di efficientamento energetico, rigenerazione innovativa e sviluppo sostenibile”, ha sottolineato Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento dello Sviluppo Economico della Regione Puglia. “L'attrattività del territorio è strettamente collegata alla capacità di rigenerarsi”, ha aggiunto.

Nardella: “Al centro innovazione, sostenibilità e formazione”

La filiera delle costruzioni è “fondamentale per il futuro del Paese, non solo per il suo peso economico ma per l'impatto diretto sulla vita quotidiana delle persone”, ha dichiarato Ivo Nardella, presidente del Gruppo Tecniche Nuove e Senaf, società organizzatrice di Saie. “Per questo, innovazione, sostenibilità e formazione devono essere le fondamenta della trasformazione del settore”, ha aggiunto, ribadendo che “SAIE rappresenta il luogo dove fare il punto sullo stato dell'arte, ragionare sulla direzione da prendere e condividere esperienze, idee, innovazioni e visioni che possono contribuire a rendere il patrimonio edilizio italiano, sia pubblico che privato, sempre più efficiente e in linea con i più recenti standard europei”. Durante la fiera “operatori, professionisti e istituzioni avranno l'opportunità di confrontarsi sulle soluzioni più innovative per rispondere alle sfide della transizione energetica e digitale del settore”, ha concluso Nardella.

Frulli: “Saie Bari appuntamento strategico”

SAIE Bari rappresenta, per Gaetano Frulli, presidente della Nuova Fiera del Levante, “un appuntamento strategico per il comparto delle costruzioni e dell’innovazione tecnologica”. In questo contesto “il nostro supporto e il nostro quartiere fieristico si configurano come elementi fondamentali per rafforzare il dialogo tra imprese, professionisti e cittadini, favorendo sinergie capaci di generare sviluppo e inclusione”, ha aggiunto.

Miceli: “Oggi sfide ambientali, sociali ed economiche”

"In questo momento storico, il nostro Paese si trova a dover affrontare sfide ambientali, sociali ed economiche che necessariamente richiedono una risposta dal settore delle costruzioni forte, moderna e sostenibile”, ha detto Gabriele Miceli, presidente ISI – Ingegneria Sismica Italiana. “I programmi di rilancio nazionali ed europei rappresentano delle opportunità finanziarie, ma possono trasformarsi anche in un volano per la rigenerazione diffusa del nostro patrimonio edilizio, urbano e infrastrutturale”, ha concluso.

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