Nuove bollette, solo 1 italiano su 3 si è accorto della differenza. Cosa sapere

Economia
©Ansa

Introduzione

Da luglio 2025 le bollette di luce e gas hanno cambiato formato con l'obiettivo di diventare più chiare ai cittadini. Ma si è veramente riusciti nell’intento? Facile.it ha incaricato l’istituto di ricerca EMG Different di svolgere un’indagine ed è emerso che, degli oltre 33 milioni di italiani che in famiglia si occupano di leggere e gestire le bollette, appena il 36% (pari a poco meno di 12 milioni di individui) si è accorto della differenza. Ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

Chi ha capito le differenze

Andando più nel dettaglio tra i risultati dell’indagine, svolta su un campione rappresentativo della popolazione nazionale fra i 18 ed i 74 anni, emerge che sono soprattutto gli uomini e i giovani ad aver notato la nuova formula della bolletta; se, come detto, il dato nazionale è pari al 36%, la percentuale arriva al 43,8% tra il sesso maschile e raggiunge addirittura il 48,1% fra i rispondenti con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni. Fra chi ha notato la differenza, ben il 78%, pari a oltre 9,3 milioni di italiani, dichiara di aver letto e compreso la nuova formula della bolletta e il 75,2% (percentuale equivalente a poco più di 9 milioni di persone) la ritiene più chiara della precedente, dato che raggiunge il 78,2% tra i 55-74enni.

 

Per approfondire: Riscaldamento, dal 2015 costo della bolletta del gas è cresciuto del 39%. Come risparmiare

Chi non ha capito la nuova bolletta

Sono, invece, più di 2 milioni e mezzo gli individui che hanno constatato la differenza ma hanno ammesso di non aver capito la nuova bolletta, pari al 22%, percentuale che sale e arriva al 29,7% nel Centro Italia. 1,1 milioni (9,6%), infine, hanno ritenuto che la nuova formula fosse più complessa da capire, sentimento diffuso soprattutto tra il campione femminile (13,8%) e gli abitanti del Nord Ovest.

 

Per approfondire: Pignoramento senza passare da giudice per chi non paga bollette: proposta di legge Lega

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Chi non ha notato la nuova bolletta

Sono ben più di 21 milioni (64%), infine, gli italiani che hanno dichiarato di non aver notato la nuova formula della fattura ricevuta per i pagamenti di luce e gas. Sono soprattutto gli intervistati appartenenti alla fascia anagrafica 55-74 anni (69,4%) e le donne (72%) a non essersi accorti della differenza.

Chi interessa la nuova bolletta

Dal 1° luglio 2025 i venditori di elettricità e gas sono stati obbligati ad emettere le bollette in un nuovo formato più chiaro e comprensibile, con un frontespizio uguale per tutti, contenente le principali informazioni generali, e due riquadri: lo "Scontrino dell’energia" che riporta quantità per prezzo, e il "Box dell’offerta" che ricorda le condizioni contrattuali sottoscritte dal cliente. La novità ha l’obiettivo di migliorare la comprensibilità delle bollette di famiglie (esclusi i clienti in Maggior Tutela), condomini, piccole e medie imprese e BT altri usi (come box, cantine e magazzini). La riforma della bolletta è frutto di un lungo processo di consultazione con associazioni, imprese, consumatori e altri stakeholder e ha richiesto importanti modifiche nelle modalità di fatturazione dei venditori.

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Le principali novità

Ma cosa è cambiato concretamente? Ecco cosa sapere:

  • Frontespizio unificato: corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori riportano l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente, sul tipo di servizio, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti;
  • Scontrino dell’energia: riporta la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai consumi, secondo la struttura quantità per prezzo, suddiviso in "quota consumi" e "quota fissa", più la "quota potenza" per l’energia elettrica; in questo modo gli importi fatturati sono aggregati in modo da porre in risalto, da un lato, la quota di spesa che dipende dai consumi effettuati e, dall’altro, la quota di spesa indipendente dai volumi di energia consumata, quindi pagata per avere un punto attivo (le quote sono suddivise, a loro volta, in vendita e "rete e oneri"). In questa sezione sono riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus sociali, altre partite (esempio: interessi di mora), prodotti e/o servizi aggiuntivi e il canone RAI;
  • Box dell’offerta: contiene il codice identificativo (Codice offerta, utilizzabile anche su www.ilportaleofferte.it) e tutti gli elementi utili al cliente per verificare che sia correttamente applicato il contratto sottoscritto;
  • Elementi informativi essenziali: in questa sezione, organizzata in box, sono riportate, tra le altre, le informazioni relative alle caratteristiche tecniche della fornitura, letture e consumi, eventuali ricalcoli, informazioni storiche sui consumi e la potenza massima prelevata, stato dei pagamenti e rateizzazioni.

Le ultime novità

Il decreto legislativo di attuazione della direttiva “Disegno del mercato” (Market design), approvato a inizio ottobre dal Consiglio dei ministri, potenzia la chiarezza e della completezza delle informazioni contenute nelle bollette, un ambito su cui l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente lavora già da tempo. In pratica, viene stabilito che debba essere esteso l’elenco dei dati che le fatture dell’energia devono riportare: non soltanto quelli relativi al fornitore, chiamato a rendere più chiari i propri riferimenti e i contatti utili per l’assistenza clienti, ma anche quelli riguardanti la composizione del prezzo, con indicazioni precise sulle singole voci, sulle eventuali offerte promozionali e sui servizi aggiuntivi. All’interno del nuovo decreto trova spazio anche un ulteriore intervento di rilievo, volto a rafforzare le tutele contrattuali dei consumatori e a disciplinare uno dei punti più discussi del settore. Il testo stabilisce infatti che i gestori non avranno più la facoltà di modificare in modo unilaterale le condizioni economiche o la durata dei contratti di fornitura di energia elettrica stipulati a tempo determinato e con tariffa bloccata. Tali contratti, inoltre, non potranno essere interrotti prima della loro naturale scadenza.

 

Per approfondire: Bollette trasparenti, novità nel decreto legislativo approvato dal Cdm: ecco cosa cambia

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