Incentivi auto elettriche, slitta il click day: a chi spettano e come richiederli

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Secondo fonti qualificate, l'apertura della piattaforma Sogei alla quale è necessario iscriversi per accedere agli incentivi per l'acquisto di auto elettriche, prevista per domani, 15 ottobre, è slittata. Previsti fino a 11 mila euro per i privati e 20 mila euro per le microimprese, rispettando però determinati requisiti. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

I beneficiari

La grande novità di quest’anno riguarda coloro che potranno effettivamente richiedere gli incentivi per le auto elettriche: i fondi sono infatti rivolti sia a privati cittadini sia a microimprese con residenza o sede operativa all’interno delle cosiddette Aree Urbane Funzionali

 

Per approfondire: Incentivi auto elettriche 2025, il decreto è in Gazzetta ufficiale: domande e risposte

Cosa sono e quante sono le Aree Urbane Funzionali in Italia

Ma cosa sono le Aree Urbane Funzionali? Si tratta di città (city) con oltre 50mila abitanti e zone di pendolarismo, individuate dall’Istat. Attualmente, le Fua italiane sono 83, con la city che fa riferimento a un comune capoluogo in 75 casi e a un comune non capoluogo nei restanti otto. Nel 2023 i comuni appartenenti alle 83 Fua erano 1.892 per un totale di 32.892.611 abitanti, pari al 55,8% del totale della popolazione italiana. La maggior parte della Fua ha dimensioni relativamente ridotte, inferiori ai 250 mila abitanti, con 20 che presentano una popolazione compresa tra i 250 mila e il milione di abitanti. Le Fua con oltre un milione di abitanti sono:

  • Milano (4.954.464)
  • Roma (4.302.129)
  • Napoli (3.297.202)
  • Torino (1.709.510)

 

La Fua di Palermo, che è la quinta per dimensioni, si attesta leggermente sotto alla soglia di un milione di residenti ed è seguita subito dopo dalle Fua di Firenze (784.846 abitanti), Bologna (781.945) e Bari (724.420)

 

Per approfondire: Bollo auto elettriche e ibride, costi ed esenzioni: cosa sapere

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I fondi per le auto elettriche

I contributi economici per le auto elettriche, sostenuti da una dotazione complessiva di 597 milioni di euro provenienti dal PNRR, resteranno disponibili fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato delle risorse

Cosa si potrà inserire nella domanda

Potrà presentare domanda un solo membro per famiglia per acquistare un’unica vettura elettrica nuova appartenente alla categoria M1, mentre le microimprese avranno la possibilità di ottenere il contributo per fino a due mezzi elettrici nuovi, rigorosamente full electric (sono esclusi i veicoli usati), delle categorie N1 (furgoni) e N2 (autocarri leggeri)

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La rottamazione del precedente veicolo

L’incentivo non può essere cumulato con altri bonus o agevolazioni, sia di origine nazionale che comunitaria. Inoltre, tra le condizioni obbligatorie figura la rottamazione di un veicolo a combustione interna, fino alla classe Euro 5, di cui il richiedente risulti proprietario da almeno sei mesi

I requisiti individuali

Un fattore determinante per accedere al contributo è il reddito individuale: l’Isee non dovrà oltrepassare i 40 mila euro, con una riduzione del prezzo di 11 mila euro per chi possiede un Isee inferiore a 30 mila euro e di 9 mila euro per la fascia tra 30 mila e 40 mila euro. L’auto da acquistare, inoltre, dovrà essere nuova di categoria M1, con un prezzo di listino non superiore a 35 mila euro (escluse Iva e dotazioni opzionali)

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I requisiti per le microimprese

Per le microimprese, invece, valgono diversi requisiti: potranno usufruire dell’agevolazione solo quelle con meno di dieci addetti e un fatturato annuo non oltre i 2 milioni di euro, a condizione che la sede legale si trovi in una delle Aree Urbane Funzionali. Anche in questo caso è richiesto l’obbligo di rottamare un veicolo commerciale fino alla classe Euro 5. Il bonus massimo previsto è di 20 mila euro, e copre fino al 30% del costo di acquisto (al netto dell’Iva) di veicoli commerciali elettrici appartenenti alle categorie N1 o N2

Le modalità di domanda

Diversamente da quanto avveniva in precedenza, la domanda per gli incentivi dovrà essere presentata direttamente dal richiedente seguendo le nuove modalità operative. Una volta completata la procedura, il sistema informatico emetterà un voucher contenente l’importo del contributo riconosciuto. Le persone fisiche dovranno inserire:

  • La dichiarazione sostitutiva di autocertificazione;
  • La targa del veicolo da rottamare, di cui deve essere primo intestatario da almeno 6 mesi;
  • L’indicazione se il bonus sarà generato a suo favore oppure a favore di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare

Per approfondire: Drive Club, tutte le puntate della rubrica su auto, motori e mobilità di Sky TG24

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Per i rivenditori

Il rivenditore, purché registrato sulla piattaforma dedicata, potrà quindi applicare lo sconto immediatamente sul prezzo del veicolo, dopo la verifica e convalida del voucher. Quest’ultimo avrà una validità limitata a 30 giorni dalla data di rilascio

 

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