L'obiettivo è quello di difendere l'industria siderurgica dagli effetti della sovraccapacità globale. La proposta, annunciata su X dal vicepresidente dell'esecutivo comunitario Stéphane Séjourné, prevede di dimezzare le importazioni di acciaio a dazio zero e raddoppiare dal 25% attuale al 50% i dazi per le quote extra. Ursula von der Leyen: "Dobbiamo agire ora per difendere l'acciaio europeo"
La Commissione Ue ha presentato un piano per la tutela l'acciaio continentale dal dumping della Cina. L'obiettivo è quello di difendere l'industria siderurgica dagli effetti della sovraccapacità globale. La proposta, annunciata su X dal vicepresidente dell'esecutivo comunitario Stéphane Séjourné, prevede di dimezzare le importazioni di acciaio a dazio zero e raddoppiare dal 25% attuale al 50% i dazi per le quote extra. "Questa è la nuova clausola di salvaguardia sull'acciaio. Questa è la reindustrializzazione dell'Europa", ha detto. Il piano, presentato dallo stesso Séjourné e dal commissario per il Commercio Maros Sefcovic, sostituirà le attuali tutele per l'acciaio in scadenza a giugno 2026. Ora, la proposta passerà a Parlamento e Consiglio, che dovranno approvarla con maggioranza qualificata.
Il nuovo piano europeo sull'acciaio
La sovraccapacità siderurgica rappresenta “un problema globale che richiede un'azione forte, autentica e congiunta da parte di tutti i partner", ha ribadito Bruxelles, spiegando che il piano risponde all'appello di lavoratori, industrie e Stati membri per offrire una protezione stabile al settore, salvaguardare i posti di lavoro e sostenere la transizione verde. Uno scudo atteso da tempo da un comparto che, colpito anche dai dazi al 50% applicati da Donald Trump, è stato travolto dall'acciaio cinese sovvenzionato che inonda il mercato europeo e mette in difficoltà anche l'automotive. "La Commissione continuerà a collaborare con l'industria per proteggere e creare posti di lavoro di qualità, e con gli Stati membri e i partner globali, anche a livello del Wto, per trovare soluzioni a lungo termine alle sfide comuni", ha sottolineato von der Leyen, sottolineando che "un settore siderurgico forte e decarbonizzato è fondamentale per la competitività, la sicurezza economica e l'autonomia strategica dell'Ue".
Von der Leyen: “Agire ora per difendere l'acciaio europeo”
"Un settore siderurgico forte e decarbonizzato è fondamentale per la competitività, la sicurezza economica e l'autonomia strategica dell'Ue”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a seguito della presentazione del piano Ue. “La sovraccapacità globale sta danneggiando la nostra industria, dobbiamo agire ora", ha rimarcato, esortando il Parlamento europeo e i governi Ue a "procedere rapidamente" nell'approvazione del pacchetto di salvaguardie. "La Commissione continuerà a collaborare con l'industria per proteggere e creare posti di lavoro di qualità, e con gli Stati membri e i partner globali, anche a livello del Wto, per trovare soluzioni a lungo termine alle sfide comuni", ha aggiunto Von der Leyen.
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Fitto: “Scudo sull'acciaio Ue un passo chiave per la competitività”
Secondo il vicepresidente dell'esecutivo Ue Raffaele Fitto, il pacchetto di misure a difesa dell'acciaio è "un passo molto importante per tutelare la competitività e l'occupazione nel settore siderurgico europeo". E ancora: "Oggi, nella riunione del collegio dei commissari, abbiamo approvato due iniziative molto importanti per contrastare gli effetti negativi dell'eccesso di produzione a livello globale sul mercato dell'acciaio dell'Unione e sostenere un settore così importante per l'Europa”, ha ricordato Fitto. Una proposta che “introduce contingenti tariffari annuali per le importazioni di acciaio e stabilisce i dazi da applicare oltre tali limiti; una raccomandazione che autorizza la Commissione ad avviare negoziati con i membri del Wto per aggiornare le attuali concessioni tariffarie”, ha precisato.
Acea: “Misure eccessive, serve equilibrio”
A dirsi contraria alla proposta Ue è stata l'Associazione europea dei produttori di auto (Acea). Secondo la direttrice generale Sigrid de Vries, “i parametri proposti dalla Commissione siano eccessivi nel proteggere il mercato europeo”. Per de Vries, serve “trovare un migliore equilibrio tra le esigenze dei produttori e di chi impiega l'acciaio”. In una nota, Acea ricorda che i costruttori automobilistici acquistano circa il 90% dell'acciaio direttamente nell'Ue e sono "particolarmente preoccupati per l'impatto inflazionistico che l'effettiva proroga delle misure di salvaguardia avrà sui prezzi del mercato europeo". A preoccupare in particolare è la "drastica riduzione delle quote e il raddoppio dell'aliquota fuori quota al 50%" che "ridurranno in modo significativo la possibilità di alleviare la pressione sul mercato europeo attraverso le importazioni". Per l'associazione, la Commissione "dovrebbe esaminare singolarmente settori come quello automobilistico, dove, nonostante una forte dipendenza dall'approvvigionamento interno di acciaio, i nostri produttori hanno ancora bisogno di importare determinate quantità e qualità".