Export Ue, ad agosto -8,1%: -21,2% verso gli Usa. I dati Istat

Economia

Su base annua, la flessione delle espostazioni riguarda i beni di consumo e i beni strumentali ed è per oltre la metà dovuta alla contrazione delle vendite dirette verso gli Stati Uniti

ascolta articolo

Per l’interscambio commerciale con i Paesi extra Ue27, ad agosto 2025 l'Istat ha stimato una marcata flessione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le esportazioni (-8,1%) rispetto alle importazioni (-7,1%). La contrazione su base mensile dell’export è dovuta alle minori vendite di beni strumentali (-16,7%), beni di consumo durevoli (-9,4%) e non durevoli (-7,8%); aumentano, invece, le esportazioni di energia (+5,9%) e beni intermedi (+2,2%). Dal lato dell’import, si rilevano diminuzioni congiunturali diffuse, le più ampie per beni di consumo non durevoli (-16,5%), beni intermedi (-6,1%) e beni di consumo durevoli (-5,1%). Nel trimestre giugno-agosto 2025, rispetto al precedente, l’export è pressoché stazionario (-0,1%). Tale dinamica è sintesi di una riduzione delle vendite di beni di consumo durevoli (-6,2%) e non durevoli (-4,6%) e di un aumento delle esportazioni di energia (+21,2%), beni strumentali (+2,5%) e beni intermedi (+2,1%). Nello stesso periodo, l’import diminuisce dello 0,8%, per effetto della riduzione degli acquisti di tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni strumentali (+3,5%).

 

Diminuiscono esportazioni di beni durevoli, salgono quelle su energia

Ad agosto 2025 l’export si riduce su base annua del 7,7% (era +9,9% a luglio). La flessione tendenziale dell’export nazionale verso i mercati extra Ue si deve alle minori vendite di beni di consumo durevoli (-26,3%) e non durevoli (-13,2%) e beni strumentali (-8,4%), mentre crescono le esportazioni di energia (+23,7%) e beni intermedi (+1,9%). L’import registra una flessione tendenziale più contenuta (-3,1%), che riguarda tutti i raggruppamenti, tranne i beni di consumo non durevoli, in forte aumento (+23,0%).
Nello stesso periodo l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a +1.777 milioni di euro (+2.794 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-3.571 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-4.244 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da 7.038 milioni di agosto 2024 a 5.348 milioni di agosto 2025. 

Un senza fissa dimora riposa su una panchina a Milano, 19 maggio 2021. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Leggi anche

Povertà assoluta, il 10% degli italiani è senza tutele. I dati

Aumentate le vendite verso Regno Unito e Svizzera

Ad agosto 2025 si rilevano anche riduzioni su base annua delle esportazioni verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27; le più ampie riguardano Turchia (-26,1%) e Stati Uniti (-21,2%). Aumentano soltanto le vendite verso Regno Unito (+4,9%) e Svizzera (+4,7%). Le importazioni da Regno Unito (-36,6%) e paesi OPEC (-27,1%) registrano le contrazioni tendenziali più ampie; diminuiscono anche gli acquisti da India (-9,7%), Cina (-7,1%) e paesi MERCOSUR (-5,8%). Per contro, crescono le importazioni da Stati Uniti (+68,5%) e paesi Asean (+13,6%).

Diminuito l'import dai Paesi extra Ue

Ad agosto, ha commentato l'Istat, dopo due mesi consecutivi di forte crescita congiunturale, l’export verso i Paesi extra Ue registra un’ampia riduzione su base mensile, spiegata soprattutto dalle minori vendite di beni strumentali e beni di consumo non durevoli. Al netto delle vendite di prodotti della cantieristica navale registrate a luglio 2025 si stima una riduzione congiunturale meno ampia (da -8,1% a -5,8%).  Su base annua, la flessione dell’export riguarda i beni di consumo e i beni strumentali ed è per oltre la metà dovuta alla contrazione delle vendite dirette verso gli Stati Uniti. Anche l’import dai Paesi extra Ue diminuisce su base sia mensile sia annua.



Leggi anche

Istat, nel 2024 la pressione fiscale salita al 42,5%: i dati

Economia: I più letti