Successo di Google contro governo Usa, giudice federale decide: "Non dovrà vendere Chrome"

Economia
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Il colosso di Mountain View non potrà però più siglare contratti esclusivi per la ricerca e dovrà in ogni caso condividere i dati

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Google non dovrà vendere Chrome per mettere fine al suo monopolio nella ricerca online, come era stato chiesto lo scorso dal Dipartimento di Giustizia Usa, nonostante anche il giudice federale che si è occupato della causa – Amit Mehta – riconosca che Mountain View ha agito illegalmente per mantenere il dominio nella ricerca sul web. Google non potrà però siglare contratti esclusivi per la ricerca e dovrà in ogni caso condividere i dati. L’annuncio della decisione mette le ali ai titoli del colosso di Internet a Wall Street (che subito dopo la notizia sono arrivati +6,2%). 

Le accuse di Google al governo: "Agenda radicale"

Google, per bocca del suo vicepresidente Lee-Ann Mulholland, lo scorso anno aveva attaccato duramente le richieste del governo Usa, parlando di "un'agenda radicale che van ben oltre le questioni legali" e accusandolo di provare a a "esercitare la sua influenza in  unmodo che danneggerebbe i consumatori, gli  sviluppatori e la leadership tencologica americana proprio nel momento in cui ne ha più bisogno". Il caso era stato aperto durante la prima presidenza Trump, ed era poi proseguito con quella di Biden.

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