Introduzione
Gli affitti delle case continuano a essere alti, anche quelli destinati agli studenti che devono spostarsi per esigenze di formazione. A fronte di una domanda stabile, i prezzi delle camere singole sono passati da una media di 461 euro a 613 euro: un aumento di di 152 euro al mese, secondo quanto riporta Udu (Unione degli studenti universitari).
Quello che devi sapere
60mila nuovi posti letto
Il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, punta a raggiungere l'obiettivo di 60mila nuovi posti letto negli studentati da avviare o completare entro giugno 2026. Proprio in questi giorni il bando Pnrr sta raggiungendo le 60mila candidature per la costruzione di altrettanti posti letto. Di queste, alcune sono già state validate e sono in corso i lavori, altre sono in attesa di completare l'iter amministrativo di approvazione, altre sono in uno stato di valutazione precedente.
Per approfondire: Gli affitti brevi "cannibalizzano" il mercato immobiliare? Ecco i dati di Milano
Altri finanziamenti
Inoltre, dopo l’ultimo scorrimento del V bando della legge 338 (che prevede il finanziamento al 75% da parte del ministero dell'Università per gli studentati, il restante in capo a università o enti regionali del diritto allo studio), sono stati distribuiti - dal 2023 - circa 805 milioni per finanziare quasi 8.500 posti letto
I prezzi: Milano in testa, poi Bologna e Firenze
Sul fronte prezzi, secondo l'ultimo rapporto di Immobiliare.it, Milano guida la classifica con 732 euro al mese per una singola, seguita da Bologna con 632 euro, Firenze 606 euro e Roma 575 euro. Gli aumenti più forti si registrano a Trento, dove si passa da 381 a 544 euro (+163 euro, +42,78%), Modena da 385 euro a 506 euro (+121 euro, +31,43%) e Brescia da 399 euro a 519 euro (+120 euro,+30,08%)
Gli studenti: “Studiare sta diventando un lusso”
"La media di 613 euro per una stanza singola mette in evidenza un tema che l’Udu (Unione degli universitari, ndr) ha sempre rivendicato: l’esigenza di un reale investimento in politiche abitative che mettano al centro la residenzialità pubblica anziché incentivare quella privata, che necessariamente specula sui bisogni concreti di studenti e studentesse. L’abitare è un diritto, non un lusso. E studiare sta diventando un lusso, il Governo non può continuare a ignorare un problema così ingombrante", sostiene Alessandro Bruscella, coordinatore nazionale dell’Udu
Prezzo in crescita del 38% in tre anni
In un rapporto della scorsa primavera, l'Udu sosteneva che, a fronte di circa 900mila studenti (ma per il ministero dell'Università sono la metà), i posti letto pubblici a disposizione sono attualmente meno di 50mila e che il costo degli affitti, negli ultimi 3 anni, è cresciuto del 38%
Il costo dei quartieri
Entrando nel dettaglio dei quartieri, a Milano quello più costoso è Quadronno-Palestro-Guastalla (846 euro/mese), seguito dal Centro (839 euro/mese) e da Genova-Ticinese (830 euro/mese). A Roma, Testaccio-Trastevere, con 695 euro/mese, supera Parioli-Flaminio (676 euro/mese), l’anno scorso in testa. Appaiati sul terzo gradino del podio Casalotti-Casal Selce-Maglianella e il Centro Storico, con 672 euro/mese (i dati sono sempre di Immobiliare.it)
Come va in Europa
Il sito ha collaborato con HousingAnywhere per ottenere una panoramica dei costi delle stanze singole anche nelle principali città europee e metterli a confronto con quelli italiani. Attualmente, le tre città più care in Europa per affittare una stanza si trovano nei Paesi Bassi: al primo posto c’è Amsterdam (969 euro/mese), seguita da L’Aia (850 euro/mese) e Rotterdam (825 euro/mese)
Le città europee più ambite
Secondo i dati di HousingAnywhere, Barcellona è la città europea più ambita da studenti e giovani professionisti italiani interessati a trasferirsi all’estero. Sul totale di chi ha cercato una sistemazione fuori dall’Italia nel 2025, il 13,7% ha puntato su Barcellona. Berlino è al secondo posto con il 13%, seguita da Parigi (9,2%), Madrid (8,3%) e Valencia (7,3%), quest’ultime confermano il forte interesse verso le città spagnole da parte dei giovani italiani
Codacons: “Un problema strutturale”
"In Italia il problema degli affitti universitari è diventato un’emergenza strutturale: una vera bagarre al rialzo sulla pelle degli studenti, costretti a pagare cifre surreali anche per stanze di pochi metri quadrati”, è il commento del Codacons, che sottolinea: "I canoni arrivano a 500, 700 e perfino 750 euro per una singola stanza, senza alcuna garanzia di qualità e con la totale inazione del governo, che sceglie sempre di favorire chi incassa. Non si capisce neanche - prosegue la nota dei consumatori - a che punto sia il piano per la realizzazione di nuovi studentati con i fondi del Pnrr, presentato come la soluzione al caro-affitti: poche migliaia di posti letto attivati, obiettivi lontanissimi e totale incertezza sul futuro".
Per approfondire: Affitti, Milano supera i 730 euro per una singola. Come stanno andando i prezzi