Bonus elettrodomestici: a chi spetta, come funziona, soglia Isee. Ma non parte a settembre

Economia
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Introduzione

Potrebbe volerci ancora un po’ di tempo per il cosiddetto bonus elettrodomestici, cioè lo sconto in fattura per l’acquisto di alcuni prodotti (che rispettino specifici requisiti) introdotto dalla legge di Bilancio dello scorso anno e non ancora reso operativo. Non è chiaro quando partirà, ma è probabile uno slittamento oltre settembre: sono necessari ancora alcuni passaggi, come ad esempio l’adeguamento della piattaforma informatica per le domande. 

Quello che devi sapere

Uno sconto in fattura e la soglia Isee

Come detto, la misura consiste in uno sconto in fattura da parte del venditore, fino a un massimo del 30% del costo di acquisto. È necessario però rottamare un elettrodomestico della stessa tipologia, che abbia una classe energetica inferiore. Il tetto di spesa è 100 euro per ogni elettrodomestico. I limiti sono però aumentati nel caso di nuclei familiari con Isee sotto i 25mila euro: in questo caso si arriva a 200

 

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In totale 50 milioni di euro

In totale sono stati messi a disposizione 50 milioni di euro, che dovrebbero ridursi a 48,1 una volta detratti i costi di gestione di PagoPa e Invitalia. Ogni nucleo familiare potrà usarlo per un solo elettrodomestico

 

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Le condizioni: produzione in Ue e classe energetica

Sono necessarie due condizioni: i prodotti devono essere stati prodotti in uno stabilimento situato all’interno dell’Unione europea e devono rispettare alcuni standard di efficienza energetica. Questi ultimi sono distinti per tipologia. Lo spiega il decreto interministeriale, come riporta Il Sole 24 Ore. Si tratta di uno schema che include sette categorie di prodotto: lavatrici e lavasciuga di classe energetica non inferiore alla A; forni almeno di classe A; cappe da cucina almeno di classe B; lavastoviglie di classe non inferiore alla C; asciugabiancheria almeno di classe C; frigoriferi e congelatori di classe non inferiore alla D; piani cottura conformi ai limiti previsti dal Regolamento Ue 2019/2016. Nei prossimi tempi verrà compilato un elenco, che sarà poi messo a disposizione dei consumatori online, e che verrà aggiornato. Lì si potranno consultare i singoli prodotti ammessi all’agevolazione 

I produttori che vogliono registrare i propri elettrodomestici

Il produttore che intende registrare i propri prodotti dovrà accedere alla piattaforma informatica (che verrà messa a disposizione) e inserire i dati del rappresentante legale e dell’azienda tramite Spid 

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La verifica dei dati e il click day

I consumatori intenzionati ad acquistare invece dovranno accedere alla piattaforma informatica PagoPa, con grande probabilità tramite Spid. I dati inseriti verranno confrontati con quelli Inps per verificare l’Isee e con quelli dell’Anagrafe per capire la composizione del nucleo familiare. A questo punto sarà rilasciato un voucher connesso al codice fiscale, con validità limitata a partire dal momento dell’emissione. Se non viene usato entro questa finestra, sarà comunque possibile rinnovare la richiesta. Il meccanismo alla base del funzionamento dovrebbe essere una sorta di click day

Urso: “Diventi strutturale”

Lo scorso giugno, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso aveva spiegato di voler rendere questa misura strutturale: "Il bonus dovrebbe aiutare il settore alla riconversione industriale verso l'alta gamma e i prodotti più sostenibili. Che diventano poi più appetibili sul mercato estero quando hanno il marchio made in Italy"

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Esiste anche un’altra misura, già attiva

Oltre al bonus elettrodomestici con credito d'imposta, esiste anche un'altra misura per l'acquisto di tali beni per la casa. Come riporta il sito dell'Agenzia delle entrate, è il "Bonus mobili ed elettrodomestici", che prevede una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per l'anno 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Negli anni precedenti, il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato di 5.000 euro per il 2024 e di 8.000 euro per il 2023. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento

Come funziona la detrazione

Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2025 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia  partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto dei beni. Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell'edificio oggetto di ristrutturazione. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà dunque diritto più volte al beneficio

 

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