Bonifico istantaneo, verifica sul beneficiario esonera le banche dai pagamenti errati
EconomiaIntroduzione
Come previsto dal Regolamento europeo sui bonifici istantanei, a partire dal 9 ottobre di quest’anno gli istituti di credito e altri operatori saranno obbligati ad autorizzare l’emissione dei pagamenti veloci su tutti i canali disponibili, dall’home banking a mobile, sportelli, telefoni e terminali self-service. Scatta dunque la" fase due" della riforma che già ad inizio anno ha introdotto in Europa l’obbligo per gli operatori di consentire ai propri clienti di poter ricevere i bonifici istantanei.
Quello che devi sapere
Verifica sul beneficiario
La possibilità di effettuare pagamenti rapidi, in circa 10 secondi, è però subordinata a un potenziamento dei controlli sul beneficiario. A differenza dei bonifici ordinari, le modalità istantanea non consente di modificare eventuali errori né di revocare l’emissione.
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Come funziona il nuovo servizio
Per ovviare all’irreversibilità dei bonifici istantanei, il cliente avrà a disposizione un servizio gratuito che punta a controllare se il beneficiario identificato tramite codice Iban è lo stesso al quale è destinato il pagamento.
Il ruolo dei Psp
Spetta ai prestatori di servizi di pagamento (Psp) come banche, poste e altri soggetti abilitati fornire il servizio ai consumatori. Mentre a imprese e microimprese viene riconosciuta la possibilità di non attivarlo. Stando a quanto previsto dallo schema predisposto dall’European Payment Council, prima della scadenza dei 10 secondi, il sistema verificherà se i dati inseriti dal committente (nome e Iban) corrispondono a quelli registrati dal Psp del destinatario.
Controllo incrociato
Una volta inseriti i dati, la banca invia una richiesta di verifica al Psp del destinatario. Il controllo genererà una risposta immediatamente inoltrata al cliente. Sarà la banca, dunque, a comunicare l’esito ufficiale specificando anche i casi di coincidenza parziale, nulla, oppure se non è stato possibile procedere alla verifica perché, per esempio, il conto risulta chiuso o bloccato per motivi tecnici.
Obiettivo
Secondo il Regolamento europeo che mira a uniformare nel Vecchio Continente le procedure sui pagamenti bancari, la verifica dovrebbe evitare che i fondi finiscano al destinatario sbagliato per errori magari, commessi per la fretta, oppure per frodi.
Maggiore consapevolezza
Con questo passaggio, il legislatore europeo punta soprattutto ad aumentare la consapevolezza dei clienti: una volta ricevuto il messaggio (o alert) della banca, spetta in un’ultima istanza decidere a loro se proseguire con l’operazione oppure scegliere di fermarsi.
Responsabilità della banca
Oltre al cliente, la doppia verifica mette al riparo anche le banche che vengono così sollevate dalla responsabilità di caso di errore nel pagamento che, come detto, è irreversibile. In caso di incongruenze, opportunamente rilevate, la responsabilità di un bonifico errato cade sul cliente che autorizza l’operazione. Indirettamente, il regolamento invita a un supplemento di riflessione e alla possibilità di tenere aperti tutti i canali di pagamento, inclusi i bonifici tradizionali che consentono di intervenire nelle 24 ore successive l’emissione.
Strumento anti-frode
Non solo, la verifica tra Psp segnalata al cliente prima del pagamento serve inoltre a scoraggiare eventuali frodi bancarie. La mancata corrispondenza sui dati inseriti fa emergere dubbi che per il cliente apre alla possibilità di contattare la propria banca. Come mostrano i dati più recenti di Abi Lan l’ostacolo principale è però rappresentato dai casi in cui l’utente, raggirato, collabora suo malgrado con l’autore della truffa.
Sistemi di autenticazione
La verifica dell’identità ruota intorno attualmente al sistema di crittografia tramite chiavi private (Pk), chiavette (Yubikey) o secure element dentro il cellulare, strumenti che per quanto sviluppati non impediscono del tutto gli accessi indesiderati. Su questo fronte avanza il ricorso a sistemi basati sui dati biometrici (come il riconoscimento facciale) utilizzati nel 73% per visualizzare conti correnti e nel 63% per eseguire operazioni.
L'utilizzo in Europa e in Italia
A livello di utilizzo, i bonifici istantanei sono cresciuti in modo costante sin dalla loro introduzione. Secondo i dati relativi al terzo trimestre del 2024, oggi rappresentano il 19,67% del totale dei bonifici fatti in Europa. E in Italia? I bonifici istantanei rappresentano il 10% di quelli totali nel nostro Paese, con un trend in crescita. Come ricorda l’Abi, gli istituti di credito italiani sono stati i primi a mettere a disposizione ai loro clienti questo servizio. Ad oggi, 341 prestatori di servizi di pagamento italiani - che rappresentano la quasi totalità dei conti di pagamento attivi nel nostro Paese - lo offrono a famiglie e imprese.
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