Intervenendo all'International Business Council del Forum economico mondiale, la presidente della Bce Christine Lagarde ha sottolineato che, dopo la crescita robusta del primo trimestre 2025, l'economia dell'area euro presentava già segnali di rallentamento nel secondo destinati a consolidarsi ulteriormente. Le aliquote tariffarie concordate con gli Usa sono "più alte" rispetto a quanto stimato dalla Bce e andranno "messe i conto nelle nuove proiezioni di settembre"
L'economia dell'area euro, dopo la crescita robusta del primo trimestre 2025, presentava già segnali di rallentamento nel secondo destinati a consolidarsi ulteriormente. Ad affermarlo è stata la presidente della Bce Christine Lagarde, sottolineando che le aliquote tariffarie concordate con gli Usa sono "in qualche misura più alte" rispetto a quanto stimato dalla Bce di giugno, e andranno "messe i conto nelle nuove proiezioni di settembre che guideranno le nostre decisioni nei prossimi mesi". Intervenendo all'International Business Council del Forum economico mondiale, Lagarde ha poi rimarcato che in anticipazione dei dazi di Trump annunciati in primavera l'export verso gli Usa aveva visto un'accelerazione che ora si sta allentando.
Lagarde: “Crescita dell'area euro resiliente a inizio anno”
La presidente della Bce ha poi sottolineato che la crescita dell'area euro "si è dimostrata resiliente all'inizio dell'anno, pur di fronte a un contesto globale sfidante". I motivi sarebbero due. Il primo è legato al fatto che un'economia guidata dall'export come quella europea ha beneficiato dell'anticipazione dell'export in vista dei dazi, con una crescita dello 0,6% nel primo trimestre. E il secondo riguarda consumi, investimenti e un mercato del lavoro "robusto". "Naturalmente, con il rialzo dei dazi ora in arrivo, questo effetto si sta invertendo", ha spiegato Lagarde.
Lagarde: “Europa dovrebbe rafforzare legami commerciali con altre giurisdizioni”
L'esito dell'accordo commerciale è comunque "ben al di sotto dello scenario grave di dazi sopra il 20%" che le proiezioni di giugno avevano considerato, ma "allo stesso tempo c'è un'incertezza persistente, perché sui dazi settoriali su farmaceutica e semiconduttori non si è fatta chiarezza", ha aggiunto. La presidente della Bce, infine, ha ribadito che "anche se gli Usa sono, e rimarranno, un importante partner commerciale, l'Europa dovrebbe anche rafforzare i suoi legami commerciali con altre giurisdizioni, facendo leva sulla forza della sua forte economia orientata all'export".