Dazi, Victorinox valuta di spostare parte della produzione dalla Svizzera agli Usa

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L'azienda produttrice di coltellini svizzeri è stata duramente colpita dalle nuove tariffe imposte dall'amministrazione Trump. Fare direttamente negli Usa le fasi di pulizia finale e confezionamento dei prodotti "ridurrebbe il valore delle merci su cui dobbiamo pagare i dazi doganali dal 10% al 15%", ha affermato l'amministratore delelgato dell'azienda Carl Elsener

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Victorinox, impresa svizzera famosa per la fabbricazione e l’esportazione di coltellini svizzeri in tutto il mondo, potrebbe decidere di spostare parte della sua produzione negli Stati Uniti. L’ipotesi dell’azienda nasce con l’intento di far fronte ai dazi imposti da Donald Trump che hanno notevolmente aumentato le tariffe per l’importazione dei prodotti svizzeri negli Usa. La notizia, ripresa da Reuters, è stata diffusa dallo stesso amministratore delegato dell’azienda nel corso di un’intervista con la rivista economica tedesca WirtschaftsWoche. "Stiamo valutando la possibilità di effettuare direttamente in loco singole fasi di lavorazione alla fine della catena del valore, come la pulizia finale e il confezionamento dei coltelli commerciali", ha affermato Carl Elsener. "Ciò - ha aggiunto - ridurrebbe il valore delle merci su cui dobbiamo pagare i dazi doganali dal 10% al 15%".

La Svizzera e i dazi

Con la presidenza di Donald Trump che ha imposto ai Paesi stranieri una nuova politica commerciale, la Svizzera è stata particolarmente colpita. Il leader della Casa Bianca all’inizio di agosto ha infatti aumentato i dazi statunitensi sulle importazioni svizzere al 39%. Una mossa preoccupante per le aziende svizzere, per le quali il mercato statunitense rappresenta uno dei più importanti al mondo (in particolar modo per quanto riguarda macchinari, orologi e cioccolato). L’amministratore delegato Elsner ha poi spiegato alla rivista tedesca che i dazi di Trump arrivano in un momento già difficile per il Paese. "Il forte franco svizzero ha messo sotto notevole pressione la nostra competitività e i nostri margini", ha spiegato l’ad. Fortunatamente, gli Stati Uniti al momento hanno elevate scorte di prodotti Victorinox: ciò permette all’azienda di avere tempo fino all’inizio del prossimo anno per valutare al meglio come muoversi sul mercato. 

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