Bonus asilo nido, domanda valida fino ai 3 anni del bambino. Basta rinnovi annuali

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Con un emendamento presentato dalla senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia) al decreto Economia - e approvato dal Senato - si vuole provare a riscrivere il rapporto burocratico tra famiglie e pubblica amministrazione nell’erogazione dell’incentivo per l'asilo nido.

 

Secondo l’emendamento, che sarà licenziato definitivamente tra martedì 5 e mercoledì 6 agosto dalla Camera, la domanda per ottenere il bonus non dovrà più essere ripetuta ogni anno. Basterà presentarla una sola volta perché abbia validità fino al compimento dei 3 anni del bambino. Resterà però l’obbligo di inviare ogni anno la documentazione che attesti la frequenza dell’asilo e la verifica dei requisiti. Ecco tutte le novità

Quello che devi sapere

Cosa cambia

Con questo nuovo meccanismo, come detto, si attribuisce validità pluriennale alla domanda per il bonus asilo nido, riducendo la burocrazia: una sola richiesta e, per tutta la durata del diritto (fino ai 3 anni del bambino). Sarà sufficiente documentare annualmente la frequenza al servizio educativo e la permanenza dei requisiti.

 

Per approfondire:

Su Insider: La quasi totalità di chi insegna all'asilo nell'Ue è donna

Le parole della senatrice Nocco: “Scelta la via della semplificazione”

Si tratta di una piccola “rivoluzione” che, secondo la senatrice Nocco di Fratelli d’Italia e firmataria del correttivo al Dl economia, “trasforma la digitalizzazione della Pa in un vantaggio concreto per i cittadini”. “Oggi chiedere alle famiglie di ripresentare ogni anno una domanda già approvata è un’inutile complicazione. Abbiamo scelto la via della semplificazione, senza costi aggiuntivi per lo Stato, ma con un beneficio diretto per migliaia di genitori. La norma garantisce anche uniformità di applicazione sul territorio nazionale, superando differenze interpretative dovute alle differenti normative regionali. Un passo avanti importante per garantire pari diritti a tutti i bambini, ovunque essi vivano”, spiega.

 

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Le altre novità

Un’altra novità importante è che il bonus si applica non solo agli asili nido, ma a tutte le tipologie di servizi all’infanzia previsti dalla normativa, pubblici o privati, purché regolarmente autorizzati sulla base delle disposizioni regionali.

 

Il chiarimento circoscrive quindi l’ambito di applicazione del bonus a:

  • nidi e micronidi;
  • sezioni primavera, che accolgono bambine e bambini tra 24 e 36 mesi di età e favoriscono la continuità del percorso educativo da zero a 6 anni di età;
  • servizi integrativi quali spazi gioco, che accolgono per un massimo di 5 ore al giorno bambine e bambini da 12 a 36 mesi, affidati a uno o più educatori, senza il servizio di mensa;
  • servizi educativi in contesto domiciliare (nidi di famiglia) comunque denominati e gestiti.

 

Restano esclusi soltanto i centri per bambini e famiglie, che accolgono bambine e bambini dai primi mesi di vita insieme a un adulto accompagnatore.

Cos’è il bonus asilo nido

Il bonus asilo nido è la misura economica pensata per sostenere le famiglie con le spese per l’iscrizione dei propri figli all’asilo nido - che sia pubblico o privato - e, nel caso di piccoli affetti da gravi patologie, che non possono frequentare l’asilo, anche per l’assistenza a casa.

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Come funziona e quali sono gli importi

L’importo del bonus asilo nido non è uguale per tutti, perché dipende dall’Isee. Attenzione però: per richiedere il bonus bisogna presentare all’Inps l’Isee minorenni, quello previsto per i nuclei con figli minori. Coincide con l’Isee ordinario soltanto nel caso in cui i genitori dei bambini sono coniugati o comunque conviventi.

 

Ecco gli importi 2025 del bonus asilo nido a seconda dell’Isee:

  • fino a 3mila euro all’anno con Isee minorenni che non superano i 25mila euro (si tratta di circa 272 euro al mese per 11 mesi)
  • fino a 2.500 euro all’anno per gli Isee minorenni tra i 25.001 e i 40mila euro (quindi 227 euro al mese per 11 mesi)
  • fino a 1.500 euro all’anno per gli Isee che superano i 40mila euro (136 euro al mese per 11 mesi).

 

Quest'anno sul calcolo dell'Isee non influisce l'Assegno unico, il principale incentivo pensato per supportare la genitorialità. Inoltre, chi non presenta l’Isee, ha comunque diritto al bonus asilo nido, ma solamente fino a 1.500 euro all’anno.

 

Per approfondire:

Bonus Nido, dall’Inps decine di richieste di restituzione nel Salernitano: cosa sappiamo

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