Petrolio, Opec+ decide nuovo aumento produzione: a settembre +547mila barili al giorno
EconomiaCome sottolinea Bloomberg, l'organizzazione ha così cambiato radicalmente la sua strategia dalla difesa dei prezzi a una maggiore produzione nell'ambito delle forti tensioni geopolitiche e delle pressioni del presidente Usa Trump sia per abbassare i prezzi della Russia sia per porre fine alla guerra in Ucraina
L'Opec+ ha concordato un altro aumento corposo della produzione di petrolio per settembre, una nuova mossa per tentare di riconquistare quote sui mercati globali del greggio. Nel dettaglio, l'Arabia Sauduta e gli altri Paesi esportatori di greggio hanno concordato in una videoconferenza di aumentare la produzione di circa 547.000 barili al giorno il mese prossimo. La decisione è in linea con l'inversione di tendenza rispetto ai tagli da 2,2 milioni di barili effettuato da otto membri dell'Organizzazione nel 2023 e include anche una quota che verrà introdotta gradualmente dagli Emirati Arabi Uniti.
Le azioni in programma per dicembre
Un'altra quota di circa 1,66 milioni di barili di produzione interrotta potrebbe essere ripristinata entro la fine di dicembre, ha affermato uno dei delegati dell'Opec+. Come sottolinea Bloomberg, l'organizzazione ha così cambiato radicalmente la sua strategia dalla difesa dei prezzi a una maggiore produzione nell'ambito delle forti tensioni geopolitiche e delle pressioni del presidente Usa Trump sia per abbassare i prezzi sia sulla Russia per porre fine alla guerra in Ucraina.
La nuova strategia
Gli ultimi aumenti di produzione segnano un drastico cambio di strategia da parte dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dei suoi partner, che sono passati dalla difesa dei prezzi all'apertura dei rubinetti. Gli incrementi accelerati hanno contribuito ad alimentare le aspettative di un surplus dell'offerta globale nella seconda parte dell'anno, facendo scivolare le quotazioni del greggio. Oltretutto, arrivano in un momento in cui il presidente Trump sta intensificando la pressione diplomatica Usa sulla Russia, co-leader dell'OPEC+.
La minaccia di Trump
Trump ha minacciato Mosca con dazi secondari sugli acquirenti del suo greggio, come l'India, a meno che non vi sia un rapido cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Un'interruzione dei flussi russi minaccerebbe di far salire i prezzi del greggio e andrebbe contro la ripetuta richiesta di Trump per un petrolio più economico. Un elemento che potrebbe indurre la Federal Reserve ad abbassare i tassi di interesse, come auspicato dal capo della Casa Bianca.
red-Cog