L'obiettivo, adesso, è quello di arrivare ad un’approvazione prima della pausa estiva. E, "da settembre vedere i lavori in corso", come ha sottolineato il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha partecipato al Cda della società Stretto di Messina, il quale ha esaminato e approvato gli ultimi documenti per il Cipess che darà così il via libera al progetto definitivo
Il Cda della società Stretto di Messina ha esaminato e approvato nella giornata di ieri, 29 luglio, gli ultimi documenti per il Cipess che darà così il via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Si tratta, nel dettaglio, di atti aggiuntivi ai contratti per la realizzazione. Lo ha riferito la stessa società specificando che "il valore aggiornato dell'investimento, a valle della definizione degli atti aggiuntivi con tutti i diversi affidatari, resta confermato a 13,5 miliardi, interamente coperti dalla Legge di Bilancio 2025 e dall'aumento di capitale della Stretto di Messina sottoscritto nel 2023".
Una “mole complessa di documenti”
Quelli presentati sono stati "una mole complessa di documenti", ha spiegato l'amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci sia per la quantità dei documenti da presentare, "sulla quale abbiamo posto il massimo dell'attenzione, che per il coinvolgimento attivo di molti soggetti, come è stato con il recente Accordo di Programma sottoscritto da sette firmatari". L'obiettivo, adesso, è quello di arrivare ad un’approvazione prima della pausa estiva. E, "da settembre vedere i lavori in corso", come ha sottolineato il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha partecipato al cda in questione. "Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Cipess che dovrebbe avvenire entro la fine dell'estate, dopo la registrazione della Corte dei conti, la deliberà sarà efficace e si entrerà nella fase realizzativa", ha spiegato ancora Ciucci, facendo il punto su quanto accadrà da adesso in poi. "Sarà così avviata la progettazione esecutiva per fasi costruttive e la realizzazione del Programma delle Opere Anticipate che riguardano in via principale le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione, la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, le indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, la predisposizione dei campi base". Poi "con l'approvazione del Cipess ci sarà la dichiarazione di pubblica utilità dell'Opera che consentirà di avviare gli espropri. Si partirà con gradualità, secondo il piano largamente pubblicizzato nei mesi scorsi e sempre con la massima attenzione nei confronti degli espropriandi".
Il commento di Matteo Salvini
Quindi, proprio a proposito di espropri, Salvini ha fatto sapere che i proprietari "verranno indennizzati di più rispetto ad altre opere: in questo caso c'è un indennizzo maggiore", assicurando che un altro degli aspetti "è il contrasto al malaffare, agli interessi sporchi: le prefetture sono molto presenti e cercheremo di evitare che si infili nel progetto gente che non si deve infilare". "Penso possa essere un'importante operazione antimafia - ha aggiunto - Quando porti lavoro, speranza e prospettive a tanti giovani, in terre spesso dimenticate, si fa una cosa grande”.