Pensione anticipata 2025, chi può richiederla e come cambia l’assegno: le opzioni attive

Economia
©Ansa

Introduzione

Frena l’accesso alla pensione anticipata. Dopo i 435mila lavoratori che tra il 2019 e il 2023 hanno fatto richiesta di Quota 100, introdotta dal governo Conte I, con l’arrivo di Quota 102 e Quota 103 la platea è diminuita progressivamente, frutto di una stretta sui requisiti e di penalizzazioni che in alcuni casi superano il 30% dell'assegno

Quello che devi sapere

Come funziona Quota 103

Secondo le stime del governo, quest’anno i lavoratori che potrebbero terminare l'attività utilizzando lo scivolo di Quota 103 sono circa 6mila, oltre 10mila unità in meno rispetto al 2024. Sul calo annunciato pesa soprattutto l’introduzione del metodo di calcolo contributivo sull’anzianità accumulata anche quando era in vigore il regime retributivo, prima del 1° gennaio 1996. Il nuovo sistema determina un taglio dell’importo che in alcuni casi può superare il 30%. Viene inoltre previsto un limite all’assegno che non può oltrepassare di 4 volte il trattamento minimo Inps, fissato a circa 2.400 euro lordi al mese, fino al raggiungimento dei 67 anni di età

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Come spenderà i suoi soldi l’Ue? Tutte le voci del piano settennale”

Come funziona Quota 103

I requisiti

A restare in vigore sono invece i requisiti anagrafici e contributivi, rispettivamente 62 e 41 anni, da maturare entro il 31 dicembre 2025. Occorre poi attendere un periodo “ponte” tra il momento in cui si ottengono i requisiti e il versamento della prima rata che varia dai 7 mesi per il settore privato ai 9 del pubblico

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Opzione donna

Come riporta Il Messaggero, sarebbero invece oltre 2.600 le lavoratrici che quest'anno potrebbero pensionarsi attivando Opzione donna, misura che negli ultimi anni ha visto una stretta sui requisiti. Nel 2024 per esempio è salita da 60 a 61 anni la soglia d’età minima per il prepensionamento riconosciuto alle lavoratrici in condizione di fragilità, dalle dipendenti o licenziate di aziende in crisi a caregiver e invalide civili almeno al 74%. Nel 2025 rimane dunque invariata la soglia minima dei 61 anni di età e 35 di contributi con la riduzione di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due

Pensioni erogate con Opzione donna

Stando ai dati dell’Inps, nel primo semestre del 2025 le pensioni liquidate con Opzione donna sono state solo 1.134, quasi la metà rispetto all’anno precedente, con importi medi inferiori ai 1.000 euro al mese

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Importi e finestre mobili

Come per Quota 103, il calcolo della pensione con il metodo contributivo si estende anche ad Opzione Donna, meccanismo che comporta una penalizzazione tra il 25 e il 35% sull’assegno. Si allungano inoltre le finestre mobili che passano a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le autonome

Ape sociale

Secondo il quotidiano romano, ammontano a circa 18mila i lavoratori che potrebbero uscire anticipatamente dal lavoro tramite l’Ape sociale. L’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps si applica a partire dai 63 anni e 5 mesi di anzianità ed è riservata a categorie specifiche di lavoratori come disoccupati con più di 30 anni di contributi, caregiver, lavoratori con disabilità pari o superiore al 74% e dipendenti con contribuzione minima di 36 anni che svolgono attività gravose

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Divieto di cumulabilità

Da quest’anno, debutta inoltre il divieto di accumulare l’assegno dell’Ape sociale con i redditi di lavoro dipendente o autonomo. Fanno eccezione solo le prestazioni occasionali entro un limite di 5mila euro annui

Pensione anticipata ordinaria

Si “stringono i bulloni” anche sulla pensione anticipata ordinaria con l’innalzamento da 20 a 25 anni di contributi, quota che solo pochi lavoratori under 67 hanno conseguito. L’accesso all’opzione è consentito nel caso in cui l’importo dell’assegno maturato sia pari almeno a 3 volte il valore dell’assegno sociale, circa 1.550 euro mensili. Da quest’anno, tuttavia, l’adesione alla previdenza complementare viene ammessa nel calcolo complessivo dell’importo pensionistico

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Requisiti Apo

Nel 2025, restano invariati i requisiti per la pensione anticipata ordinaria: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, senza età anagrafica minima

Il monitoraggio Inps

A certificare il rallentamento al ricorso ai pensionamenti anticipati è l’Inps che stima per fine anno una riduzione a due cifre, intorno all’11%. Come evidenzia l’ultimo monitoraggio sui flussi di pensionamento, dei 397.691 trattamenti erogati nel primo semestre 2025, quelli anticipati ammontano a 98.356, il 17,5% in meno rispetto allo stesso periodo 2024

 

Per approfondirePensioni anticipate in calo in Italia nel primo semestre 2025: i dati Inps

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