Agenda 2030 Onu, rapporto Istat: "Italia indietro su obiettivi di sviluppo sostenibile”
EconomiaIntroduzione
All'ultimo “giro di boa”, quando mancano meno di 5 anni alla scadenza fissata nell’Agenda delle Nazioni Unite per il raggiungimento degli obiettivi nello sviluppo sostenibile, l’Italia mostra segnali di affanno. Come evidenzia l’ultimo rapporto Istat sui Sustainable Development Goals (SDGs), da Nord a Sud della Penisola la flessione contagia vari indicatori, tendenza che secondo gli analisti impone “l’esigenza di un’accelerazione”. Ecco quali sono i traguardi al momento più difficili da conseguire.
Quello che devi sapere
Onu, che cos’è l’Agenda 2030
Adottata nel 2015, nel solco degli accordi di Parigi, l’Agenda delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile comprende 17 obiettivi che i 193 Paesi firmatari si sono impegnati a raggiungere entro la fine di questo decennio. Dalla povertà a fame, diseguaglianze e cambiamento climatico: il programma d’azione globale mira ad aggredire i problemi affliggono il pianeta con lo scopo finale di consegnare alle prossime generazioni un futuro a misura d’uomo e uno sviluppo globale armonioso.
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I "goals" più critici
Secondo il rapporto Istat, tra i 17 goals (obiettivi) indicati nell'agenda, l’Italia registra segnali di stallo soprattutto per quanto riguarda le azioni volte al miglioramento della vita sulla terra (obiettivo 15), dell'acqua (6) e della parità di genere (5). Non va meglio sul fronte dello sviluppo sostenibile nella salute (3) e nel settore pace, giustizia e istituzioni (16), con percentuali negative tra il 40% e il 60%.
I "goals" più virtuosi
Al contrario, Istat rileva progressi sul fronte delle partnership per gli obiettivi (17) così come nei comparti lavoro (8) ed energia (7). Ottengono inoltre la sufficienza, anche se in misura minore, gli sforzi nel campo di istruzione (4), consumo e produzione responsabili (12) e città sostenibili (11).
ll confronto con il resto dell’UE
Nel confronto tra le politiche nazionali e quelle intraprese nel resto dell’Unione Europea, l’Italia brilla negli obiettivi che rientrano nella macroarea “Persone” e “Pianeta”. Roma rimane invece sotto la media dei 27 per quanto riguarda le aree “Prosperità”, “Pace” e “Partnership” pur restando in un contesto generale di miglioramento.
Gli obiettivi: 1) Povertà zero
Nel 2023, in Italia 5,7 milioni di residenti si trovavano in una condizione di povertà assoluta, un'incidenza pari al 9,7% della popolazione totale. Lo scorso anno oltre 11 milioni di persone erano a rischio povertà con i giovani più esposti della popolazione anziana.
2) Fame Zero
Nel 2024, l'1,3% della popolazione italiana soffre di insicurezza alimentare in calo di due decimali rispetto all'anno precedente. La quota maggiore si attesta nel Mezzogiorno e nelle famiglie in condizione di disabilità.
3) Buona salute e benessere per le persone
Cresce la speranza di vita in Italia che lo scorso anno ha raggiunto 83,4 anni, in aumento di quasi mezzo punto rispetto al 2023. Resta la differenza tra uomini e donne con le seconde che toccano in media quota 85,5 anni. Nel 2022 la dotazione di posti letto negli ospedali arrivava a 30,3 ogni 10mila abitanti, con un valore più alto nel Nord-ovest e più basso nel Sud.
4) Educazione paritaria e di qualità
Nell’anno scolastico 2023/24, la quota di alunni che non hanno raggiunto il livello di competenza base in italiano nella II primaria è stata pari al 32,8%, in ulteriore aumento rispetto agli anni precedenti. Cala invece la medesima quota in matematica (32,6%).
5) Parità di genere
Nel 2023, il numero di femminicidi è arrivato a quota 94 con un'incidenza elevata di donne uccise dal partner attuale o dall'ex (80%). Aumenta tuttavia l’offerta di servizi specializzati per il supporto e la protezione delle donne vittime di violenza con un tasso di 2,74 di servizi ogni 100mila donne oltre i 14 anni.
6) Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
Nel 2022 l'Italia ha raggiunto il primo posto tra i Paesi Ue per il prelievo di acqua da corpi idrici superficiali o sotterranei a scopo potabile: 9,13 miliardi di metri cubi, in calo di 3 punti rispetto a sette anni prima. Restano le criticità nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile con l'efficienza che supera di poco il 57%.
7) Energia pulita e accessibile
Un lieve miglioramento si registra sull'utilizzo di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo, che nel 2023 è salito al 19,6%, mezzo punto in più in un anno.
8) Lavoro dignitoso e crescita economica
Nel 2024 prosegue il positivo andamento del mercato del lavoro italiano con un tasso di occupazione in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto all'anno precedente arrivando così al 67,1%. Diminuisce invece il tasso disoccupazione che si porta al 6,5%.
9) Imprese, Innovazione e Infrastrutture
Sul fronte della ricerca, prosegue il calo di intensità arrivando all'1,37%, tra i livelli più bassi nell'Ue. Aumenta però il numero di ricercatori così come la quota di imprese che tra 2020 e 2022 hanno introdotto una o più innovazioni nel segno della sostenibilità ambientale. Diminuiscono le emissioni di Co2 in rapporto al valore aggiunto passando da 143,7 a 132,2 tonnellate per milione di euro.
10) Ridurre le disuguaglianze
L'Italia si conferma tra i paesi dell'Unione europea con la maggiore disuguaglianza reddituale con un guadagno del 20% più ricco della popolazione di 5,5 volte superiore il reddito del 20% più povero.
11) Città e comunità sostenibili
Migliora la qualità dell'aria nelle città italiane con un calo al 10% dei capoluoghi che nel 2023 hanno registrato concentrazioni medie annue di PM2,5 superiori a 20 µg/m3, cinque punti in meno in un anno.
12) Consumo e produzione responsabile
Segnali positivi arrivano poi sul consumo interno di materia (CMI), che diminuisce sia in rapporto al Pil sia in rapporto alla popolazione. Con 0,25 tonnellate di materiale consumato per mille euro e 8,3 per abitante, l’Italia risulta tra i Paesi più virtuosi dell’Ue guadagnando la seconda posizione nella graduatoria pro capite e la terza rispetto al Pil.
13) I cambiamenti del clima
A diminuire sono anche le emissioni di gas serra che in un anno scendono di oltre 5 punti percentuali. Guidano il calo le industrie della fornitura di energia elettrica, gas vapore, aria condizionata insieme a manifattura e riscaldamento domestico. Crescono tuttavia le anomalie di temperatura rispetto alla normale climatologica con un'impennata di alluvioni e frane.
14) Vita sott'acqua
Nel 2023 i rifiuti marini sono scesi a 250 ogni 100 metri di spiaggia, in calo rispetto ai 303 rilevati dodici mesi prima. Resta tuttavia lontano l'obiettivo di 20 rifiuti marini fissato dall'Ue. Arriva al 98% la percentuale di acque di balneazione con qualità eccellente, in linea con la direttiva Ue.
15) Vita sulla terra
Si avvicina il traguardo sulla quota di aree protette che coprono il territorio nazionale: nel 2022 arrivavano al 21,7%, 9 punti in meno rispetto al target fissato dalla strategia nazionale per la biodiversità per il 2030.
16) Pace, giustizia e istituzioni solide
Secondo il Censimento 2023, dimorano sul territorio, senza tuttavia essere iscritti all'anagrafe, 97.959 individui, l'86,3% dei quali stranieri. I servizi anagrafici ricevono una valutazione positiva, in linea con il dato del 2016. Resta stabile al 15% anche la quota di soggetti in attesa del primo grado di giudizio così come il tasso di omicidi pari a 0,6 ogni 100mila abitanti, tra i più bassi nell'Ue. Mentre a calare è il numero di vittime di reati violenti come aggressioni fisiche, rapine e minacce.
17) Partnership per gli obiettivi
Dopo il picco nel 2022 pari allo 0,33% del reddito nazionale lordo, gli aiuti pubblici allo sviluppo sono scesi allo 0,27% nel 2023. Lo scorso anno, l’ammontare delle rimesse verso l’estero della popolazione straniera in Italia è salito a 8,29 miliardi di euro, valore superiore nell'ultimo decennio con una quota del 55% concentrata tra Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto.
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