Auto sempre più care, cosa conviene di più fra acquisto e noleggio?

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Da tempo aumentano i prezzi delle auto, insieme a quelli delle assicurazioni e della manutenzione. I consumatori sono quindi sempre più indecisi su cosa convenga fra comprare un nuovo mezzo o il noleggio. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

Le immatricolazioni in Europa ad aprile: 3500 in meno

Il mercato dell’auto in Europa segna ad aprile un calo dello 0,3% con 1.077.186 immatricolazioni: sono 3.500 unità in meno rispetto alle 1.080.680 di aprile 2024 (ma -20% sul 2019). Il primo quadrimestre dell’anno mostra un -0,4%: in termini assoluti sono 4.459.087 unità rispetto alle 4.475.369 dei primi quattro mesi 2024. Si tratta dei dati Unrae, Unione nazionale autoveicoli esteri 

 

Per approfondire: Auto, in Italia veicoli sempre più vecchi: età media di 12 anni e due mesi. I dati

Il noleggio

Il noleggio a lungo termine (NLT) di autovetture e fuoristrada nel primo trimestre del 2025 conferma invece un ruolo sempre più centrale nella dinamica del mercato automobilistico italiano. Con un totale di 254.328 contratti stipulati nel periodo, l’aumento rispetto al primo trimestre del 2024 è pari al 6,5%

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Più società che privati

Secondo l’analisi elaborata da UNRAE sulla base dei dati forniti dal MIT, nel trimestre gennaio-marzo 2025 i contratti di noleggio a lungo termine di durata superiore a 30 giorni confermano la prevalenza delle Società (215.458), pari all’84,7% del totale, rispetto a quelli sottoscritti da soggetti privati (38.870), al 15,3% di quota

Noleggio trainato dalle società captive

La ripartenza del noleggio a lungo termine è quindi merito soprattutto delle cosiddette società captive, cioè il servizio di noleggio auto offerto da una società che fa parte di un gruppo automobilistico: una società che fa parte di un determinato gruppo offrirà a noleggio solo vetture prodotte da quel gruppo specifico 

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Le auto più noleggiate per i periodi lunghi

Nella classifica generale del 2025, secondo Dataforce, la Fiat Panda rimane il modello più noleggiato nel lungo termine, con un totale di oltre 10.000 unità nel primo trimestre, in forte incremento nei volumi rispetto al 2024 (+50%). Le posizioni seguenti della Top 5 NLT autovetture sono molto vicine tra loro (con un immatricolato compreso tra le 3.000 e le 3.500 unità) e conquistate da modelli in forte crescita nelle immatricolazioni di noleggio: alle spalle di Panda si posiziona

  • Volkswagen Tiguan (+89%),
  • seguita da Citroen C3 (+120%),
  • Opel Corsa (+510%) e
  • Toyota C-HR (+182%).

Tra i veicoli commerciali leggeri, il modello più noleggiato è una conferma:

  • il Fiat Doblò (+80%), poi
  • Fiat Ducato (-21%),
  • Ford Transit (-39%),
  • Ford Transit Custom (-35%) e
  • Ford Transit Courier (+297%)

E per il breve periodo

Nel noleggio a breve termine la Top 5 delle vetture vede al primo posto MG 3, un modello che nel primo trimestre 2024 non era nemmeno in classifica perché non ancora commercializzato in Italia. Al secondo posto Fiat Panda (+4%), seguita da Nissan Qashqai (+251%), MG ZS (+162%) e Peugeot 208 (+312%). In ambito LCV, Iveco Daily (-25%) mantiene il primato, a seguire Toyota Proace City, Mercedes Sprinter, Ford Transit e Isuzu N-Series

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I vantaggi e gli svantaggi dell’acquisto

Sia nell’acquisto sia nel noleggio ci sono vantaggi e svantaggi. Per quanto riguarda l’acquisto, il lato positivo più importante sta nel valore del bene. Per le auto, lo ricorda Il Corriere, si parla di valore residuo: al momento della rivendita del veicolo si recupera una quota di denaro. Va tenuto conto però che dopo tre anni avrà un valore decurtato del 50%. Lo svantaggio principale sono i costi: di manutenzione, ma anche dell’assicurazione e del bollo. Come anticipato all’inizio, inoltre, i prezzi d'acquisto del mezzo sono molto alti e in crescita

I vantaggi e gli svantaggi del noleggio

L’aspetto più positivo del noleggio a lungo termine è la comodità: non è necessario fornire una cifra subito, basta scegliere il modello e pagare ogni mese una rata che comprende molti aspetti (dalla manutenzione al cambio gomme). Lo svantaggio però sta nei costi nascosti: come ricorda sempre il Corriere, nella rata bisogna sempre verificare cosa è compreso nell’assicurazione. Ad esempio: in caso di multa la gestione delle contravvenzioni viene gestita tramite società esterne, il che comporta aumenti 

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La transizione verso le emissioni zero

La transizione verso la mobilità a zero emissioni presenta ancora forti disparità tra i diversi mercati. Anche ad aprile l’Italia si conferma in ultima posizione tra i Major Market per le auto ricaricabili (ECV), con una quota del 10,4% complessivo, con le elettriche pure (BEV) al 4,8% e le ibride plug-in (PHEV) al 5,6%. Il divario dagli altri mercati rimane fortissimo: il Regno Unito tocca il 32,1% con BEV al 20,4% e PHEV all’11,7%, la Germania raggiunge il 28,8% di ECV con BEV al 18,8% e PHEV al 10,0%, la Francia si attesta al 25,3% con BEV al 18,4% e PHEV al 6,9%, la Spagna raggiunge il 16,2% con BEV al 6,9% e PHEV al 9,3%. Nel totale del mercato europeo le ECV coprono il 26,2% di quota di mercato, con BEV al 17,1% (+3,7 p.p.) e PHEV al 9,1% (+2,2 p.p.)

 

Per approfondire: Assicurazione auto, come funziona la detrazione dal modello 730 e cosa sapere

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