Amazon, il Ceo Andy Jessy invia una lettera ai dipendenti: l'AI cancellerà posti di lavoro
Economia“Avremo bisogno di meno persone per svolgere alcuni dei lavori che vengono svolti oggi e di più persone per svolgere altri tipi di lavori”, queste le parole dell'amministratore delegato Andy Jessy
“L’intelligenza artificiale cancellerà posti di lavoro”. È quanto sta accadendo in Amazon, il colosso dell’e-commerce guidato da Andy Jessy, che ha informato i propri dipendenti che i loro posti potrebbero essere a rischio negli anni a venire. È proprio l'amministratore delegato a renderlo noto ai lavoratori con una comunicazione interna inviata il 17 giugno, dove si legge che l’azienda sta implementando l’uso dell’IA in tutte le sue attività, soprattutto nel settore logistico, con l'obiettivo di abbattere i costi e quindi ridurre il personale. “Avremo bisogno di meno persone per svolgere alcuni dei lavori che vengono svolti oggi e di più persone per svolgere altri tipi di lavori”, ha dichiarato Jessy sottolineando come l’intento sia quello di “fare di più con meno”.
La transizione verso l'automatizzazione di molti settori aziendali
Quindi questa corsa verso l’automatizzazione verrà pagata a caro prezzo dai lavoratori. Sono già 27mila i posti di lavoro tagliati da Amazon in due diverse ondate nel 2023, mentre nel solo 2025 sono state eliminate altre 300 posizioni. Sembrerebbe solo l'inizio di una transizione che punta ad implementare l’intelligenza artificiale in molteplici settori aziendali: dalla pubblicità, al servizio clienti fino alla logistica e all’analisi predittiva. Un processo inevitabile per la società, su cui sarebbe diretta la maggior parte degli investimenti dell’anno fiscale (circa 100 miliardi di dollari).

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Le ragioni alla base della decisione
Tra le ragioni della decisione c’è sicuramente la necessità di rispondere alle richieste degli investitori che, dopo anni di scommesse sull’IA, vogliono vedere risultati concreti. Oltre alla pressione interna anche l’incertezza geopolitica gioca un fattore importante nella scelta dell’azienda di Beacon Hill. Amazon, infatti, ha il timore che l’amministrazione Trump potrebbe inasprire le politiche commerciali a danno dei business di e-commerce e della logistica.
