Estate 2025, prezzi spiagge e case vacanze in aumento: le località più care

Economia
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Introduzione

Per chi decide di trascorre un periodo di vacanza al mare i prossimi mesi si annunciano all'insegna di un aumento dei prezzi. Come evidenzia un’indagine di Altroconsumo, condotta su 213 stabilimenti balneari, nel periodo estivo le tariffe sono destinate a salire in media del 5% rispetto allo scorso anno. Considerando l'ultimo quadriennio, il costo per una postazione in spiaggia - comprensiva di un ombrellone e due lettini – per la prima settimana d’agosto è lievitato da 182 a 212 euro, il 17% in più. Ecco le mete italiane con le spiagge più care

Quello che devi sapere

L’indagine di Altroconsumo

Dalla prima alla quarta fila, tra gli stabilimenti del Bel Paese si conferma la tendenza ad un incremento di prezzo superiore al tasso di inflazione che, stando agli ultimi dati Istat, in un anno è salito di circa due punti percentuali. Le tariffe sfiorano aumenti a doppia cifra in alcune località turistiche come Senigallia e Alghero dove si registra un’impennata del 9%, due punti in più rispetto a Palinuro e Gallipoli

 

Per approfondire: Estate, vacanze sempre più care: in spiaggia si può spendere fino a 1.500 euro al giorno

L’indagine di Altroconsumo

Le località più care

Tra le oltre 200 strutture contattate in anonimato dall’organizzazione dei consumatori, al primo posto in classifica c’è Alassio: la località sulla Riviera di Ponente ligure si conferma la più cara con un prezzo medio che per le prime quattro file si attesta sui 340 euro alla settimana ma può toccare i 354 per una postazione vista mare. Sul podio salgono anche Gallipoli, Alghero e Viareggio che registrano tariffe tra i 217 e 316 euro a seconda della fila prenotata

Le località meno care

In fondo alla classifica delle località marine più care c’è Rimini dove le tariffe nella settimana che va dal 3 al 9 agosto oscillano dai 150 ai 166 euro a seconda della fila. Prezzi più contenuti si registrano poi a Lignano Sabbiadoro, Senigallia e Anzio dove un noleggio di sette giorni costa mediamente dai 154 ai 176 euro

Il peso delle micro-spese

Non c'è solo sdraio e ombrelloni. A pesare sulle tasche dei vacanzieri concorre anche una batteria di spese accessorie che condiscono una giornata in riva al mare, dalle docce alle cabine, dai giochi in spiaggia all’uso di servizi igienici e frigoriferi. Un esempio riguarda la tariffa “extra” per l’ingresso della terza persona prevista in diversi stabilimenti della Liguria. In assenza di sconti mirati, le famiglie numerose o i gruppi di amici rischiano di vedere un’impennata di costi fino a 55 euro al giorno per un ombrellone e due lettini

Arretrano le spiagge libere

Secondo l'analisi di Altroconsumo in chiave di abbattimento dei costi una valida alternativa resta la spiaggia libera, con spazi garantiti per legge che tuttavia da anni fanno i conti con una progressiva riduzione di territorio tutto a vantaggio degli stabilimenti privati dove la scarsa concorrenza tra i lidi spinge i prezzi verso l’alto. Un altro problema riguarda le condizioni in cui versano le spiagge libere con i Comuni in affanno nel garantire una pulizia costante e servizi minimi, dagli scivoli per i disabili a docce e toilet per i bagnanti

Rincari sulle case vacanze

Oltre alle spiagge l’estate alle porte rischia di avere un sapore salato anche sul fronte degli affitti delle case vacanze. Stando a un’analisi condotta dal sito immobiliare SoloAffitti, i canoni di locazione in diverse aree costiere particolarmente gettonate, come Lazio e Toscana, ingranano la marcia con rincari fino al 15% rispetto allo stesso periodo del 2024

Caro affitti in Lazio e Toscana

Estendendo l’orizzonte temporale, negli ultimi tre anni l’aumento cumulato degli affitti sfiora il 30% specie nelle località di mare prossime ai grandi centri urbani. Da Roma in particolare, cresce la quota di residenti che decide di prenotare per almeno un mese un immobile in località marine come Anzio, Nettuno, Santa Marinella, Sperlonga, San Felice al Circeo o Terracina invogliato dalla vicinanza alla città o dalla possibilità di effettuare lo smart-working. Il mercato mostra segnali di dinamismo anche nella bassa Toscana, tra Capalbio e l’Argentario dove sono diversi i proprietari che scelgono di mettere in affitto il proprio immobile per i mesi di giugno, luglio o agosto

Il peso della stretta fiscale

Oltre alla crescita del turismo di prossimità, consolidata a partire dalla pandemia Covid-19, secondo l'analisi di SoloAffitti la corsa dei prezzi delle case vacanze si deve in parte anche alla stretta fiscale sugli affitti brevi. L’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (Cin) obbligatorio e l’aumento della cedolare secca dal 20 al 26% per il secondo immobile dato in locazione ha spinto molti proprietari a mettere mano al prezzo dei canoni

I prezzi per bi o trilocali

Includendo alcuni costi fiscali aggiuntivi scaricati sull’affittuario, un bilocale o un trilocale vista mare può arrivare a costare 3mila euro al mese, con picchi di 4.500 euro nelle località più esclusive prossime alle Capitale, dal Circeo al litorale sud pontino

Spronelli (SoloAffitti): "Mercato affitti sempre più regolamentato"

Per Silvia Spronelli, ceo di SoloAffitti, “lo scenario conferma come il mercato degli affitti turistici stia diventando sempre più complesso e regolamentato che richiede una gestione professionale per conciliare le esigenze di reddito dei locatori con la sostenibilità dei costi per gli affittuari stagionali”

 

Per approfondire: Quanto costa ogni anno mantenere una casa? La classifica delle città più care