Introduzione
Da oggi, primo giugno 2025, entra in vigore la terza delle quattro tranche di aumenti previste dall’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del 23 novembre 2023, stipulato fra Abi, associazione bancaria italiana, e i sindacati Fabi, First, Fisac, Uilca, Unisin. L’incremento nello specifico è previsto per la terza area professionale, 4° livello retributivo, ed è pari a circa 50 euro.
Quello che devi sapere
Le altre tranche
Nello specifico, le parti si sono accordate per un adeguamento dello stipendio pari a 435 euro complessivi da distribuire in quattro tranche. La prima è arrivata il primo luglio 2023 ed era la più consistente: 250 euro. La seconda, da 100 euro, è stata concessa dal primo settembre 2024. La terza è questa appena citata da 50 euro, a partire dal primo giugno 2025. Infine, il prossimo anno ci sarà l’ultima tranche, cioè 35 euro dal primo marzo 2026. Qui alcune informazioni in più sul cambiamento di stipendio previsto per la categoria.
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Scadenza nel 2026
Il nuovo contratto scadrà il 31 marzo del 2026 e ha previsto anche una riduzione dell’orario lavorativo, scattata dal primo luglio del 2024. L’orario settimanale è stato ridotto di 30 minuti ed è passato a 37 ore
Il trattamento di fine rapporto
Quanto invece al trattamento di fine rapporto, è stata ripristinata, con decorrenza 1 luglio 2023, la base di calcolo, e sono state cancellate le agevolazioni concesse nel 2012 alle banche, poi parzialmente ridotte già in occasione del rinnovo del contratto nazionale del 2019. Per i bancari si tratta di un aumento significativo della cosiddetta retribuzione differita, che porta a incrementare la liquidazione o i versamenti per la previdenza complementare
Più formazione e misure per il ricambio generazionale
Tra le altre misure fissate dal nuovo contratto, sono state aumentate da 8 a 13 il numero delle ore per la formazione retribuita, e sono state ampliate le possibilità di ricorso al Fondo per l'occupazione, da parte delle banche, per favorire al massimo la staffetta generazionale nel settore e far crescere l'occupazione al Sud. La cabina di regia nazionale, creata nel 2019, estende il suo raggio d'azione alla banca digitale
Maggiori tutele contro le pressioni dei vertici
Sono inoltre previste più garanzie e più tutele per i bancari in relazione alle indebite pressioni commerciali esercitate dai vertici degli istituti per spingere la vendita di prodotti finanziari e assicurativi. Alle lavoratrici in gravidanza viene riconosciuto il pieno trattamento economico ed è concordata la piena fungibilità nell'ambito della categoria dei quadri direttivi. Via libera, inoltre, ad attività lavorative extra, con la cancellazione dell'autorizzazione che la banca doveva concedere ai dipendenti
Cinque mesi di negoziato
Sempre in occasione del rinnovo era stato anche trovato l’accordo per più giorni di malattia per chi è affetto da disabilità grave ed era arrivata anche una stretta contro le molestie e le violenze di genere. L'intesa, che aveva raccolto il plauso di tutte le sigle sindacali, era stata raggiunta dopo cinque mesi di negoziato, iniziato a luglio 2023: il vecchio contratto era scaduto a dicembre 2022 ed era stato prorogato più volte fino al termine del 2023
103mila lavoratori coinvolti in operazioni bancarie
Nel corso del 129esimo consiglio nazionale della Fabi, la federazione autonoma bancari italiani, si è parlato dei 103mila lavoratori interessati da alcune operazioni di pubblico scambio al momento in corso, cinque in totale: Unicredit-Banco Bpm, Banco Bpm-Anima, Bper-Popolare di Sondrio, Mps-Mediobanca e Ifis-Illimity. Nel settore, e tra i dipendenti, si è perciò alzata l’incertezza
40mila giovani assunti
"In una fase così delicata, da anni, dei piani industriali, degli esuberi e dei prepensionamenti e pensionamenti volontari siamo riusciti a far assumere dalle banche 40.000 giovani lavoratori, tutti con accordi sindacali. Chi può vantare, negli altri settori, dei numeri e dei risultati, socialmente così importanti?", ha detto in occasione del consiglio il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni
Il rinnovo del contratto "una pagina storica"
Il segretario ha definito l’accordo del 23 novembre del 2023 "una pagina storica”, e ha proseguito: “Un rinnovo contrattuale che ha portato a un aumento medio di 435 euro mensili sia in Abi sia in Federcasse. Non c’è un’altra categoria di lavoratori in Italia che ha potuto vantare un risultato simile". Secondo Sileoni "è stata una autentica rivoluzione politico-sindacale. Abbiamo difeso anche diritti, welfare, formazione, occupazione giovanile". Ha poi aggiunto: "Il recente accordo sulle libertà sindacali, storico anch’esso, ci permetterà di costituire delle rappresentanze sindacali territoriali, colmando, in qualche modo, la chiusura indiscriminata di agenzie. E ci permetterà, soprattutto, di tutelare tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati quotidianamente nei cambiamenti, siano essi derivanti da operazioni straordinarie, siano essi conseguenza della digitalizzazione”.
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