iPhone, Apple verso l’aumento dei prezzi dei nuovi modelli. Cosa sappiamo

Economia
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Introduzione

Apple sta pensando di aumentare i prezzi dei nuovi iPhone che verranno commercializzati il prossimo autunno e che avranno nuove funzionalità e modifiche al design. Lo rivela il Wall Street Journal, spiegando che l'azienda è determinata a evitare che tali aumenti vengano attribuiti ai dazi americani sulla Cina, dove viene assemblata la maggior parte dei dispositivi Apple.

 

I dirigenti di Apple sono infatti restii a dare la colpa dei rincari alle mosse economiche di Trump, nonostante il Ceo Tim Cook abbia affermato che l'azienda prevede che le attuali politiche tariffarie comporteranno costi aggiuntivi per 900 milioni di dollari in questo trimestre e ulteriori costi in seguito. Sarebbe stato deciso, quindi, di aumentare i prezzi per preservare i profitti. 

Quello che devi sapere

A quali dazi sono sottoposti gli smartphone

Nonostante Pechino e Washington abbiano concordato una tregua sul fronte commerciale, il dazio del 20% che il presidente Trump ha imposto all'inizio del suo secondo mandato sui prodotti cinesi resta in vigore e riguarda anche gli smartphone. Sono invece esentati dal dazio definito da Trump erroneamente "reciproco" sui prodotti cinesi, che in base all'accordo raggiunto il 12 maggio scenderà temporaneamente dal 125% al 10%

 

Per approfondire: Dazi, c'è intesa Cina-Usa. Trump: "Grande accordo. Ok di Pechino a fermare il fentanyl"

Apple ha trasferito parte della produzione per il mercato Usa in India

Sempre secondo quanto riporta il Wsj, i nuovi iPhone presenteranno alcune modifiche al design e al formato. L'amministratore delegato Tim Cook ha dovuto affrontare pressioni a causa del conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina, che - come detto - minaccia la catena di approvvigionamento di Apple. In risposta, ha accumulato scorte a marzo prima dell'annuncio dei dazi e ha trasferito la produzione per il mercato statunitense altrove. Nello specifico, all'inizio di questo mese ha dichiarato che la maggior parte degli iPhone spediti negli Stati Uniti nel trimestre aprile-giugno arriverà dall'India

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Ma la Cina resta il Paese di produzione principale

Secondo fonti vicine alla catena di fornitura di Apple, le fabbriche cinesi continueranno a gestire la maggior parte della produzione dei modelli più redditizi e di fascia alta, come i modelli Pro e Pro Max. Sebbene le fabbriche indiane siano in grado di produrre i modelli Pro, le infrastrutture e le capacità tecniche dell'India non sono ancora sufficienti per supportare la produzione di massa su scala pari a quella attuale della Cina. Questi modelli utilizzano sistemi fotografici migliori e batterie più grandi

FT: “60 milioni di iPhone dall'India”

Circa tre settimane fa, fonti del Financial Times avevano detto che Apple avrebbe puntato a reperire dall'India, con un aumento consistente della produzione in poco più di un anno, la totalità degli oltre 60 milioni di iPhone venduti annualmente negli Usa entro la fine del 2026

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Si ipotizza un calo dei profitti se non si aumentano i prezzi

Sempre secondo fonti, Apple avrebbe difficoltà a compensare i costi dei dazi cinesi solo limitandosi a risparmiare dai suoi fornitori, il che significa che sarebbe probabile un calo dei margini di profitto a meno che non riesca ad aumentare i prezzi

Trasferire la produzione in Usa?

Intanto Apple sta studiando come trasferire parte della produzione di iPhone negli Stati Uniti, ma secondo il Wsj ci vorranno probabilmente anni. L'India ha rappresentato circa il 13-14% delle spedizioni globali di iPhone lo scorso anno e il numero dovrebbe raddoppiare quest'anno

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Due decenni di investimenti

L'operazione di Apple per sviluppare la linea dell'assemblaggio degli iPhone in Cina ha richiesto quasi due decenni di investimenti ingenti. La società di Cupertino al momento dipende fortemente da Pechino in quanto potenza manifatturiera, dove l'azienda realizza molti dei suoi prodotti tramite terze parti come Foxconn, il colosso taiwanese che è il più grande assemblatore di prodotti di elettronica al mondo

Le vendite di Apple vanno bene (proprio grazie all'iPhone)

All'inizio di maggio, intanto, Apple ha pubblicato risultati migliori del previsto per il primo trimestre, sostenuti proprio dalla ripresa delle vendite dell'iPhone. L'utile netto è stato di 24,8 miliardi di dollari, in aumento del 4,8% rispetto all'anno precedente. Su base per azione, ha raggiunto 1,65 dollari, leggermente meglio dei 1,62 dollari attesi dagli analisti, secondo un consenso stabilito da FactSet

 

Per approfondire: Usa, come sono cambiati i dazi sulle merci importate dal 1891 a oggi

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