Pensione anticipata lavori usuranti, scadenza 1° maggio: requisiti e domanda

Economia
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Introduzione

C’è tempo fino a domani, primo maggio 2025, per presentare la domanda di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti per l’accesso alla pensione anticipata nel 2026. Le informazioni erano state diffuse dall’Inps con il messaggio numero 801 del 5 marzo scorso, che ha anche fornito le istruzioni per fare richiesta. 

Quello che devi sapere

Vale anche per i lavoratori

  • La domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori usuranti e che raggiungono il diritto alla pensione con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, secondo le regole previste per dette gestioni speciali

Per approfondire: Pensioni, Ape sociale anche nel 2025. Chi può chiedere l'anticipo pensionistico

Addetti alla “linea catena”, conducenti di veicoli per il trasporto

  • L'uscita anticipata è possibile per diverse categorie di lavoratori, fra cui quelli (appunto) impegnati in mansioni particolarmente usuranti; lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”; conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo. Queste categorie, che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, possono accedere alla pensione anticipata se sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (utile per il diritto alla pensione di anzianità) e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 61 anni e 7 mesi (la quota da raggiungere è 97,6). Oppure, se lavoratori autonomi, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi (in questo caso la quota è un po’ più alta, 98,6)

Lavoratori notturni a turni

  • I lavoratori occupati di questa tipologia impegnati per un numero di giorni lavorativi pari o superiori a 78 all’anno possono conseguire il trattamento pensionistico se in possesso dei requisiti generali previsti per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente faticose e pesanti (consultabili poco sopra)
  • Chi è impegnato dai 72 a 77 all’anno accede alla pensione anticipata se ha un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi (quota 98,6). Se lavoratori autonomi di un’età minima di 63 anni e 7 mesi (quota 99,6)
  • Quelli occupati per un numero di giorni lavorativi un po’ inferiore, dai 64 a 71 all’anno, possono conseguire il trattamento pensionistico se in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (utile per il diritto alla pensione di anzianità) e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 63 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 99,6, o, se lavoratori autonomi, di un’età minima di 64 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 100,6

Cosa succede se si presenta domanda oltre il termine

La presentazione della domanda oltre il termine del primo maggio 2025 comporta il rinvio della decorrenza del trattamento pensionistico, con queste tempistiche:

  • un mese, per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese;
  • due mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a tre mesi;
  • tre mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi

La documentazione per la domanda

  • La richiesta deve essere accompagnata dal modulo "AP45" e dalla documentazione minima richiesta, come specificato nella tabella A allegata al decreto del 20 settembre 2017 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. È possibile produrre un'ulteriore documentazione equipollente, che contenga elementi in grado di attestare e provare l’attività svolta. Con riferimento ai lavoratori del settore privato, tutta la documentazione da analizzare deve risalire all’epoca in cui sono state svolte le attività particolarmente faticose e pesanti. Non possono essere quindi fornite dichiarazioni del datore di lavoro rilasciate “ora per allora”

Cosa succede dopo che l’Inps ha ricevuto la richiesta

Una volta ricevuta la richiesta, l’Inps comunica al lavoratore interessato:

  • l'accoglimento della domanda, con indicazione della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico, qualora sia accertato il possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti e sia verificata la sussistenza della relativa copertura finanziaria;
  • l'accertamento del possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, con differimento della decorrenza del trattamento pensionistico in ragione dell'insufficiente copertura finanziaria; in tale caso, la prima data utile per l'accesso al pensionamento viene indicata con una comunicazione
  • il rigetto della domanda, qualora sia accertato il mancato possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti

Per approfondire: Fondi pensione, l’ipotesi di interventi strutturali. Cosa sappiamo