Ecobonus moto e motorini, ancora fondi disponibili. Come ottenere lo sconto fino al 40%
Economia
Introduzione
Ci sono ancora risorse per l'Ecobonus dedicato a moto e motorini, ma sono poco meno della metà. Per questo, chi intende richiedere l'incentivo, deve affrettarsi. La misura, riconosciuta come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto, vale per l'acquisto di un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e. Ciò può avvenire con o senza rottamazione.
Quello che devi sapere
Fondi dimezzati in dieci giorni
- In dieci giorni, i fondi per l’Ecobonus moto e motorini si sono dimezzati. Come mostra il sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy, i soldi stanziati per incentivare all’acquisto di ciclomotori e motocicli a ridotte emissioni sono passati da 30 milioni di euro a circa 14,8. Un vero e proprio boom di richieste: se il trend verrà confermato, bisogna affrettarsi perché la somma è destinata ad esaurirsi in breve tempo.
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Gli stanziamenti per il 2025
- Per l’Ecobonus dedicato a moto e motorini era stato introdotto, nella legge di Bilancio 2021, uno stanziamento complessivo di 150 milioni di euro, pari a 20 milioni per ciascun anno dal 2021 al 2023 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. Dallo scorso 18 marzo 2025, è possibile per i concessionari prenotare l’incentivo (che sta andando a ruba) tramite il sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
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In cosa consiste l'Ecobonus
- La misura, gestita da Invitalia, viene riconosciuta come minor prezzo praticato dal concessionario in fattura al momento dell’acquisto. Questo contributo, rivolto a coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e, verrà quindi calcolato sulla percentuale del prezzo di acquisto: 30% per gli acquisti senza rottamazione e 40% per gli acquisti con rottamazione.
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Come chiedere l'incentivo
- Per accedere agli incentivi, i concessionari per conto dei clienti si devono registrare sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it e prenotare i contributi secondo le procedure indicate. La misura resterà attiva fino all'esaurimento delle risorse disponibili. Per richiedere informazioni, gli acquirenti possono rivolgersi a un rivenditore, che prenderà in carico la gestione della pratica
Le quattro fasi
L’iter per chiedere (e ottenere) l’incentivo prevede quattro fasi:
- La prima è la prenotazione: il concessionario/rivenditore, una volta completata la registrazione alla piattaforma del ministero delle Imprese e del Made in Italy, procede con la prenotazione del contributo per ogni veicolo e, in base alla disponibilità del fondo, riceve conferma della prenotazione effettuata
- Nella seconda fase arriva l’erogazione: il concessionario/rivenditore riconosce al suo cliente il contributo tramite compensazione del prezzo di acquisto
- Nella terza fase, il costruttore/importatore del veicolo rimborsa al concessionario/rivenditore il contributo erogato
- Nell’ultima fase, la quarta, il costruttore/importatore del veicolo riceve dal concessionario/rivenditore tutta la documentazione utile per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta
Quali moto e motorini acquistare
- Come detto, restano circa 14,8 milioni di euro per l’acquisto di un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e. Ma a cosa fanno riferimento queste sigle? I veicoli di categoria Le sono i motocicli e i ciclomotori a due, tre o quattro ruote: ciò significa che rientrano in questa classificazione anche i cosiddetti “cinquantini”, i motocicli a due ruote con sidecar e pure i quadricicli leggeri. Come spiega il ministro delle Imprese e del Made in Italy, il veicolo acquistato deve essere: nuovo di fabbrica; elettrico; non elettrico Classe Euro non inferiore a 5.
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In caso di rottamazione
- Il contributo è calcolato in percentuale del prezzo di acquisto e varia in base alla presenza di un veicolo da rottamare. Nel caso di rottamazione, il veicolo da rottamare deve essere: di categoria Le; intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o a uno dei familiari conviventi; omologato alle Classi Euro da 0 a 3 ovvero oggetto di ritargatura ai sensi del decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 febbraio 2011 n.76. Per i veicoli non elettrici, acquistabili esclusivamente da persone fisiche, sono obbligatori sia la rottamazione sia uno sconto da parte del concessionario pari ad almeno 5% del prezzo del veicolo.
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Senza rottamazione
- E senza rottamazione come funziona? Come spiega il ministero delle Imprese e del Made in Italy, solo i veicoli di categoria Le ad alimentazione elettrica sono ammessi al contributo senza rottamazione. Nell’atto di acquisto del veicolo nuovo, ricorda il Mimit, è necessario indicare il contributo Ecobonus. Per i veicoli acquistati da persone fisiche con il contributo, spiega ancora il Mimit, c’è l’obbligo di mantenimento della proprietà del veicolo nuovo per almeno 12 mesi, nel caso di acquisto da parte di persone giuridiche l’obbligo è esteso a 24 mesi. Ma attenzione: per i veicoli solo elettrici acquistati da persone sia fisiche che giuridiche con il contributo previsto dalla legge 178/2020 art. 1 comma 691, non c’è nessun obbligo di mantenimento della proprietà.
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