Auto elettriche, il nuovo piano Ue: le misure per l'automotive presentate a Bruxelles

Economia
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Introduzione

Incentivi per promuovere l'acquisto di auto; linee guida per l'innovazione e la digitalizzazione; misure concrete per l'approvvigionamento delle materie prime. C'è questo e molto altro nel documento presentato dall'Unione europea per il settore auto, in particolare quello elettrico

 

 

Quello che devi sapere

I principali obiettivi

L'Unione Europea ha presentato il nuovo piano per il settore automobilistico. Le misure puntano a conciliare due esigenze: ridurre le emissioni di CO2 per combattere il cambiamento climatico e, allo stesso tempo, sostenere un'industria che sta attraversando una crisi senza precedenti. La transizione verde imposta da Bruxelles negli ultimi anni ha messo infatti sotto pressione le case automobilistiche, chiamate a produrre sempre più auto elettriche in un momento in cui la domanda è debole e i costi di produzione restano alti.

I principali obiettivi

Il ruolo cruciale dell’industria automobilistica

Nel documento ufficiale che il settore auto attendeva da tempo, Bruxelles inizia riconoscendo il suo ruolo "fondamentale per la prosperità e l'identità dell'Europa": l'industria auto contribuisce con 1 trilione di euro al PIL e occupa 13 milioni di persone. Per supportare l'industria, l'Unione Europea ha lanciato un Piano d'Azione che propone misure concrete in cinque aree: innovazione e digitalizzazione; mobilità pulita; competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento; competenze e dimensione sociale; un ambiente imprenditoriale equo.

Il ruolo cruciale dell’industria automobilistica

Le emissioni di CO2

Uno dei punti più attesi dalle case automobilistiche riguarderebbe la soglia massima di emissioni di CO2 consentita per le nuove auto vendute. Dal 2024, il tetto è stato abbassato a 94 grammi di CO2 per chilometro percorso: soglia molto rigida, che se superata fa rischiare multe salatissime: si parla di 95 euro per ogni grammo in eccesso moltiplicato per tutte le auto vendute nell’anno. La Commissione ha deciso di cambiare il sistema di calcolo: non più la verifica anno per anno, ma una media calcolata su tre anni (2025-2027). Questo permetterebbe alle case di avere più margine e di compensare eventuali sforamenti con le vendite di auto elettriche negli anni successivi.

Le emissioni di CO2

Dal 2035 stop a benzina e diesel

Lo stop alla vendita di nuove auto a benzina e diesel è stato confermato, così come la data che resta il 2035. Questa scadenza è fondamentale per dare "certezza al settore" e spingere gli investimenti sulla mobilità elettrica, ha detto la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. Una decisione non gradita ai produttori di auto più piccole e accessibili, che temono di non avere abbastanza tempo per riconvertire la produzione.

Il tema chiave della neutralità tecnologica

La neutralità tecnologica significa che l'Unione Europea non deve imporre una sola soluzione (come l'auto elettrica) per raggiungere l'obiettivo delle zero emissioni, ma deve lasciare aperta la porta ad altre tecnologie a basso impatto ambientale. La principale alternativa sono gli e-fuels, o carburanti sintetici.

Il tema chiave della neutralità tecnologica

Gli incentivi per auto elettriche e leasing

Bruxelles, per stimolare la domanda di auto elettriche, proporrà agli Stati membri di coordinare gli incentivi all'acquisto, utilizzando fondi Ue già esistenti per finanziare bonus per l'acquisto di auto elettriche nuove e usate. Inoltre, si punta a rilanciare il leasing come alternativa all'acquisto, per rendere più accessibile la mobilità elettrica anche alle fasce di reddito più basse.

Le flotte aziendali

Un tema molto controverso riguarda invece l'elettrificazione delle flotte aziendali, pari al 60% del parco auto circolante in Europa. La Commissione sta valutando di introdurre quote minime obbligatorie di auto elettriche per le flotte delle aziende, ma diversi governi, tra cui l'Italia, si oppongono a questa misura, considerata troppo costosa e penalizzante per le piccole imprese.

 

Le flotte aziendali