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Ministero dell'Interno, riaperto il concorso. Novità e cosa cambia

Economia
©IPA/Fotogramma
P.a., Zangrillo: al 2026 semplificare 600 procedure
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P.a., Zangrillo: al 2026 semplificare 600 procedure
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Introduzione

Riapre il concorso del ministero dell’Interno per l’assunzione di 1.248 funzionari. La selezione era stata indetta a maggio 2024 ma ora, con una sentenza depositata nei giorni scorsi, il tribunale di Milano ha imposto al Viminale di riaprire i termini per la presentazione delle domande così da consentire anche ai cittadini stranieri, precedentemente esclusi, di accedere alle selezioni.

 

Per i giudici il requisito della cittadinanza italiana previsto dal bando per partecipare al concorso ha violato la normativa europea sull’uguaglianza dei diritti dei cittadini degli Stati membri e dei residenti di Paesi terzi con regolare permesso.

 

Ma cosa succede per i candidati italiani che hanno già svolto la prova scritta a dicembre? E quali sono gli altri requisiti per partecipare alla selezione?

Quello che devi sapere

Il bando e il ricorso

  • Il bando di concorso pubblicato dal ministero dell’Interno a maggio 2024 per il reclutamento di 1.248 funzionari non aveva previsto la partecipazione di cittadini stranieri. La questione aveva suscitato controversie da parte di Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) e Avvocati per Niente Onlus, con il supporto dell’associazione “Italiani senza cittadinanza”, che hanno provveduto al ricorso assistite dagli avvocati Alberto Guarisio e Livio Neri.
  • Il tribunale del lavoro di Milano ha accolto il ricorso e ha affermato che la "riserva di cittadinanza" (con riferimento al DPCM 174 del 1994), che permetteva la limitazione per tutti i posti di lavoro alle dipendenze di alcuni ministeri, in realtà viola l’ordinamento e la normativa europea ed è applicabile solamente ai posti di lavoro in cui si esercita in modo continuativo un pubblico potere, escludendo quindi funzioni amministrative, finanziarie e contabili. Così, sono stati riaperti i termini per le domande. 

Per approfondire:

TUTTE LE NEWS SUI CONCORSI

Cosa succede a chi ha già sostenuto la prova scritta?

  • Chi ha già sostenuto la prova scritta di dicembre non dovrà ripetere l’esame. Ma la posizione di questi candidati nella graduatoria potrebbe variare una volta che anche i nuovi partecipanti avranno effettuato il test.

Cosa prevede il bando?

Il bando del ministero dell'Interno prevede l’assunzione di:

  • 350 unità di personale con il profilo di funzionario amministrativo, 
  • 514 con il profilo di funzionario economico finanziario, 
  • 49 con il profilo di funzionario statistico, 
  • 182 con il profilo di funzionario informatico, 
  • 3 con il profilo di funzionario tecnico e 150 con il profilo di funzionario linguistico. 

Cosa cambia per i nuovi candidati?

  • Il concorso si svolge con prove scritte, prove orali e valutazione dei titoli. I nuovi candidati potranno fare domanda per uno solo dei codici di concorso e per un solo ambito territoriale. Per garantire l’esecuzione della decisione, il tribunale di Milano ha anche stabilito che il dicastero dovrà versare una somma pari a 100 euro per ogni giorno di inadempienza.

I requisiti

Per essere ammessi al concorso, i candidati, secondo quanto previsto dal bando, devono possedere i seguenti requisiti generali:

  • Essere cittadini italiani (punto poi aggiornato con l'inclusione anche degli stranieri, ndr)
  • Maggiore età.
  • Godimento dei diritti civili e politici.
  • Non essere stati esclusi dall'elettorato politico attivo.
  • Non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per insufficiente rendimento, né licenziati per motivi disciplinari.
  • Assenza di condanne penali definitive che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione.
  • Idoneità fisica all'impiego.
  •  Possesso della condotta incensurabile, ai sensi dell’articolo 35, comma 6, del decreto legislativo  30 marzo 2001, n. 165.
  • Per i soli candidati per la sede di Aosta : conoscenza, oltre che della lingua italiana, anche della lingua francese;
  • Possesso di  diploma di  laurea  in relazione ai singoli profili professionali

La prova scritta

  • Previste due prove, una scritta e una orale, con successiva valutazione dei titoli. Per la prova scritta, c'è un test di 40 quesiti a risposta multipla, da fare in 60 minuti, di cui:
  • 25 quesiti sulle materie specifiche per ogni codice concorso;
  • 7 quesiti  di tema logico-deduttivo e di ragionamento critico-verbale;
  • 8 quesiti situazionali relativi a problematiche organizzative e gestionali sul comportamento organizzativo.
  • È poi prevista una prova di utilizzo di strumenti informatici e piattaforme digitali. La prova è distinta per profilo professionale e si intende superata con un punteggio minimo di 21/30. La prova scritta è valutata fino a un massimo di 30 punti. Il punteggio minimo per superarla è di 21/30.

La prova orale e la valutazione dei titoli

  • La prova orale sarà invece svolta in un’aula aperta al pubblico o in videoconferenza e sarà riservata ai candidati che hanno superato la prova scritta. Dopo la prova orale, riservata ai candidati risultati idonei alla prova, i titoli sono valutati sulla base delle dichiarazioni rese nella domanda di partecipazione.

Per approfondire: 

Tutti i bandi in scadenza a marzo 2025