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Dazi Usa, ecco come l’Unione Europea potrebbe rispondere a Donald Trump. Cosa sappiamo

Economia
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Trump minaccia: 25% di dazi sulle merci Ue
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Trump minaccia: 25% di dazi sulle merci Ue
00:02:22 min

Introduzione

Bruxelles prova a reagire all’annuncio del presidente americano sull'aumento delle tariffe al 25% sulle importazioni europee, a partire dal settore auto. Per il commissario Ue all’Economia Valdis Dombrovskis i dazi sono "ingiustificati" e rischiano di frammentare l’economia globale con un calo del Pil mondiale fino al 7%. “Continueremo a impegnarci con gli Stati Uniti con un approccio positivo ma siamo pronti a reagire in modo fermo e proporzionato con dei contro-dazi quando sarà necessario”, ha spiegato a La Repubblica il vicepresidente della Commissione.

Quello che devi sapere

Macron: “Dazi reciproci su acciaio e alluminio”

  • A pochi giorni dalla sua visita a Washington, il presidente francese Emmanuel Macron apre all’introduzione di “dazi reciproci” su acciaio e alluminio in risposta all'inasprimento annunciato da Trump. “Dobbiamo proteggerci e non mostrarci in qualche modo deboli di fronte a queste misure”, ha detto il capo dell’Eliseo da Porto durante la conferenza stampa con il primo ministro portoghese Luis Montenegro

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Macron: “Dazi reciproci su acciaio e alluminio”

L'irritazione della Commissione Ue

  • L’irritazione degli europei è montata anche per i toni usati dal capo della Casa Bianca che aveva bollato la nascita dell’Unione Europea come una “fregatura” per gli Stati Uniti denunciando la necessità di sanare un “deficit commerciale da 300 miliardi di dollari”. “Sin dalla sua fondazione l'Ue è stata una manna per gli Stati Uniti e creando un mercato unico, ampio e integrato ha facilitato il commercio, ha ridotto i costi per gli esportatori e armonizzato i regolamenti in tutti gli Stati membri", spiega il portavoce per il Commercio della Commissione Olof Gill. “Le aziende americane sono state in grado di investire e di generare entrate sostanziali proprio perché l’Ue è un grande mercato unificato che è vantaggioso per gli affari”

Lange (S&D): “Pronti a misure di controbilanciamento"

  • Una levata di scudi alle parole di Trump sull’Europa, durante la prima riunione del nuovo governo, è arrivata anche dagli europarlamentari di maggioranza e opposizione. Per Bernd Lange (S&D), presidente della commissione Inta sul Commercio Internazionale, il primo passo è evitare un’escalation. “Ma se questo tentativo dovesse fallire, dobbiamo rispondere immediatamente con misure di controbilanciamento”, ha affermato

De Meo (Ppe): “Evitare guerre commerciali”

  • Più cauta è la reazione del Partito Popolare Europeo che chiede una de-escalation. “Serve una reazione ferma ma bisogna evitare guerre commerciali”, commenta l’eurodeputato forzista Salvatore De Meo

Vieira (Verdi): "Pronti a guerra commerciale"

  • Duro è il commento dell’europarlamentare portoghese dei Verdi/Ale Catarina Vieira: “Se il presidente degli Stati Uniti dovesse procedere con dazi unilaterali dimostrando che rifiuta di impegnarsi in negoziati significativi allora dovremo agire rapidamente, andando nella direzione di una guerra commerciale”, ha affermato

Sfumature differenti

  • Come evidenzia Agathe Demarais, senior policy fellow dell'European Council on Foreign Relations, non tutti i Paesi Ue saranno colpiti allo stesso modo dai dazi del 25% "sulle auto e altro”, una difformità che spiega le reazioni più o meno accese alle parole di Trump. La minaccia pende soprattutto sulle economie europee che dipendono di più dall’export verso gli Usa come Austria, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo e Svezia

I dati sull'export Ue in Usa

  • Secondo un'analisi del centro studi di Confindustria, l'export europeo verso gli Stati Uniti rappresenta il 19,7% del totale. Per alcuni Paesi, come l'Italia, la percentuale supera il 22% con pesanti ripercussioni su diversi settori: bevande, chimico-farmaceutico, automotive, superconduttori, manifatturiero, moda e agroalimentare

Missione VdL in India

  • Non ci sono solo reazioni e tentativi di sintesi sul commercio internazionale, materia sui cui l’Unione Europea esercita una competenza esclusiva. In questi giorni Bruxelles intensifica gli sforzi diplomatici per siglare accordi con nuovi partner. La presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen è volata a Nuova Delhi dove ha incontrato il primo ministro indiano Narendra Modi. Obiettivo della visita, allargata ad alcuni commissari europei, è di "stringere i bulloni" dei rapporti economici tra l’Ue e il Subcontinente indiano sulla falsa riga di quanto già avviato con la Cina e alcuni Paesi dell’America Latina (Mercosur)

I legami Ue-India

  • Del resto, per l’India l’Unione Europea rappresenta il principale partner commerciale con un valore di scambi che nel 2023 ha raggiunto i 124 miliardi di euro, il 12,2% del totale. Il legame economico tra Nuova Delhi e Bruxelles supera quello con Stati Uniti e Cina, fermi entrambi a circa il 10%. L’Ue è inoltre la seconda destinazione delle esportazioni indiane, subito dietro agli Stati Uniti mentre la Cina non va oltre il quarto posto

Verso rapporti economici più solidi

  • Guardando al ritmo degli scambi di merci tra Unione Europea e India, cresciuti nell’ultimo decennio di quasi il 90%, il Paese asiatico potrebbe scalare la classifica dei partner commerciali di Bruxelles. Nel 2023 l’India era in nona posizione staccato da Stati Uniti, Cina e Regno Unito ma in caso di guerra commerciale con Washington la situazione potrebbe mutare di molto.

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