Fusione Fastweb-Vodafone, cosa cambia per gli utenti: tutte le novità su Sim e linee

Economia
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Nel 2025 inizia la migrazione degli utenti Fastweb mobile su rete Vodafone, che si completerà nel 2026, con l’introduzione delle prime offerte convergenti. Fino ad allora, i marchi Fastweb, Vodafone e Ho rimarranno separati. Ecco i primi dettagli pratici sulle conseguenze della fusione

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Nel 2025 comincia la migrazione degli utenti Fastweb mobile su rete Vodafone, che si completerà nel 2026, quando prenderà piede la nuova strategia commerciale integrata. Cambiamento dettato dall’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom (cui fa capo l'operatore Fastweb), ufficializzata a inizio anno. Ma cosa cambierà per gli utenti? La capogruppo di Fastweb, in un documento presentato nei giorni scorsi, ha spiegato i primi dettagli pratici sulle conseguenze dell’operazione.

Cosa aspettarsi nel 2025 e 2026

Per tutto il 2025 non ci saranno cambiamenti significativi: i tre marchi Fastweb, Vodafone e Ho resteranno separati, ciascuno con le proprie offerte.
Il passaggio delle Sim Fastweb sulla rete Vodafone inizierà quest’anno, sostituendo l’attuale connessione con Tim e WindTre. Gli utenti saranno informati in anticipo sul momento in cui avverrà la migrazione, ma non dovranno fare nulla: la loro Sim rimarrà invariata. Il processo si concluderà nel 2026, anno in cui saranno lanciate le prime offerte convergenti, comprendenti fibra, 5G e nuovi servizi come energia, assicurazioni cyber e smart payment.

I cambiamenti previsti nel 2027

La vera trasformazione avverrà nel 2027, quando andrà a regime la nuova strategia commerciale e l’azienda opererà come un solo organismo. Tutti i servizi (fissi, mobili, energia, avanzati) potranno entrare nei vari pacchetti di offerta, venduti nei negozi di una rete di vendita unificata.

Reti: le migliorie  

Con oltre 20 milioni di linee mobili e 5,6 milioni di linee fisse, Fastweb+Vodafone diventa il primo operatore mobile italiano. "Grazie alle economie di scala, a una struttura dei costi più efficiente e alle sinergie per circa 600 milioni di euro l’anno a regime”, aveva scritto Fastweb annunciando la fusione. Le migliorie saranno visibili anche in termini di copertura: il 5G, attualmente disponibile per il 75% della popolazione, crescerà fino al 79% nel 2025 e raggiungerà il 90% entro il 2030. La fibra ottica, invece, passerà dal 55% della popolazione nel 2024 al 65% nel 2025, con l’obiettivo di arrivare al 90% nel 2030. La qualità dei servizi, sia quelli di base che innovativi, sarà il fulcro della fusione. Non è ancora chiaro però se la fusione tra Fastweb e Vodafone porterà a un rialzo dei prezzi, poiché la riduzione dei costi operativi potrebbe contenere le tariffe, ma il consolidamento del mercato potrebbe anche ridurre la concorrenza.
 

 

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