Bce lancia l'allarme: senza accordo sui dazi a rischio l'1% del Pil

Economia
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Se Usa e Ue trovassero un'intesa con le tariffe congelate al 10%, il taglio nella crescita dell'eurozona sarebbe di 0,7 punti percentuali. La situazione diventa grave in caso di mancato accordo che riporterebbe i dazi ai livelli minacciati da Trump a inizio aprile

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È allarme dalla Banca centrale europea per il “grave scenario” che potrebbe verificarsi qualora non si trovasse un accordo sui dazi. La minaccia del presidente statunitense Donald Trump di aumentare le imposte mette a rischio la crescita europea: nello specifico, nello scenario di base con i dazi Usa congelati al 10%, la crescita dell'area euro cumulata negli anni 2025-2027 verrebbe tagliata di 0,7 punti con un impatto "relativamente contenuto". Il timore però, come si evince dalle simulazioni fatte dalla Bce in un'analisi sui rischi della guerra commerciale, deriva dalla possibilità che il negoziato tra Usa e Ue possa fallire portando a uno “scenario grave” in cui i dazi americani arriverebbero ai livelli annunciati il 2 aprile, ovvero circa il 28% medio, con relativa risposta reciproca europea. In questo caso, il Pil dell'area euro sarebbe inferiore di uno 0,5% nel 2025, 0,7% nel 2026 e 1,1% nel 2027, "in termini cumulati circa un punto percentuale in meno rispetto allo scenario base" con un'inflazione dell'1,8% nel 2027 anziché 2%.

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