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Coldiretti, crescono gli acquisti dei prodotti biologici nei mercati contadini. I dati

Economia
©IPA/Fotogramma
Agricat, le coperture di Coldiretti
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Agricat, le coperture di Coldiretti
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Introduzione

Crescono gli acquisti di prodotti biologici nei mercati contadini che stanno sempre più diventando un nuovo canale di vendita di tale merce, vista la presenza in un farmer market su due. A certificarlo è la prima indagine su Il biologico e i mercati contadini condotta da Ismea assieme a Coldiretti Bio e Campagna Amica

Quello che devi sapere

I canali di acquisto preferiti

  • L'acquisto diretto dal produttore è diventato il principale canale di approvvigionamento dei prodotti bio, davanti a supermercati e negozi specializzati. Una tendenza spinta dal fatto che proprio la presenza fisica degli agricoltori rappresenta una garanzia di qualità e autenticità di quanto si va a mettere nella borsa della spesa

 

Per approfondire: 

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Le ragioni

  • Non a caso, se si chiede ai consumatori quali siano i principali criteri di scelta del banco del mercato dove acquistare biologico, emerge che il motivo più frequentemente indicato al primo posto è la fiducia riposta nel produttore e nell'azienda agricola in generale, secondo l'indagine Coldiretti/Ismea

 

Per approfondire: 

Biologico, vola l'export. Ma il settore chiede un "giusto prezzo" e meno burocrazia

I prodotti più venduti

  • Ma quali sono i prodotti più venduti? Quasi un terzo dei prodotti biologici acquistati è rappresentato da frutta e verdura, che guidano la top five delle specialità più gettonate, davanti a pasta fresca e uova, formaggi, olio e miele. Il valore della spesa in prodotto bio effettuata nei mercati contadini e in quelli rionali ammonta oggi a quasi 150 milioni di euro

Le regioni con la percentuale più alta di produttori bio

  • La classifica delle regioni con la più alta percentuale di produttori biologici nei mercati contadini sul totale vede in testa il Trentino-Alto Adige (38%), davanti a Calabria (29%) e Campania (27%). Seguono Friuli-Venezia Giulia (26%), Emilia-Romagna (25%) e Toscana (24%)

Gardoni: “Bio torni a restituire piena centralità all’agricoltore"

  • "I risultati dell'indagine mostrano chiaramente che le politiche di sviluppo del biologico in Italia e in Europa devono avanzare in maniera coordinata con le politiche locali del cibo. Il biologico deve tornare a restituire piena centralità all'agricoltore e al suo ruolo di innovatore, sia nelle tecniche produttive che nelle dinamiche commerciali di filiera, rilanciando il rapporto diretto tra agricoltore e consumatore anche nel biologico, come elemento essenziale per uno sviluppo dei territori e delle comunità”, ha dichiarato la presidente di Coldiretti Bio Maria Letizia Gardoni

Italia ha la leadership Ue nel bio

  • L'Italia ha oggi la leadership Ue per il bio grazie alle 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale, più del doppio della Germania e un terzo in più della Francia, secondo l'analisi Coldiretti. L'agricoltura biologica è arrivata a coprire 2,5 milioni di ettari (+4,5% nel 2023 rispetto all'anno precedente), rappresentando un ettaro su cinque di superficie agricola nazionale, ormai vicinissima al target del 25% da raggiungere entro il 2030 fissato dalla strategia europea nell'ambito della Strategia Farm to Form. Addirittura 6 regioni hanno superato il target del 25%: Toscana 37,5%, Calabria 36,5%, Sicilia 30,7%, Marche 28,2%, Basilicata 27,6%, Lazio 27%

Le vendite bio nella Gdo del 2023

  • Le vendite del bio nella distribuzione moderna (Gdo) rappresentano, secondo una ricerca Nielsen, un giro d'affari da 2,1 miliardi di euro nel 2023, pari al 2,9% del totale alimentare nel canale. L'Italia è per dimensione il quarto mercato del biologico tra i grandi Paesi in Europa dopo Germania (7,8 mld), Francia (5,7 mld) e Regno Unito (2,3 mld), nel canale Gdo. È terza per quanto riguarda invece il trend a valore, dopo Germania (+7,8%) e Spagna (+6,7%)

Il trend nelle regioni e la stagione migliore per l’export

  • Da notare come il trend cresce in modo più accentuato nel Sud (+8,7%) e al Centro (+5,6%), ma l'incidenza maggiore del bio sul totale della spesa alimentare si verifica nel Triveneto-Emilia-Romagna (3,4%). L'inverno è la stagione più favorevole per l'export di colture biologiche italiane verso gli altospendenti mercati del Nord Europa, dove, tra gelate e lunghe fasi notturne, la raccolta di ortofrutta è di fatto ferma, mentre in Italia, e in particolare nel Sud, le coltivazioni in serra e in pieno campo continuano

I dati delle vendite alimentari nel 2024

  • Per il 2024, secondo alcuni dati dell'Osservatorio Sana che Nomisma ha presentato a Bologna Fiere per Sana Food 2025, le vendite alimentari di prodotti bio sul mercato nazionale superano 6,5 miliardi, mentre l'export agroalimentare biologico raggiunge 3,9 miliardi (+7% rispetto al 2023). Dai dati Nomisma emerge che nel 2024 le vendite alimentari di prodotti Bio sul mercato interno sono cresciute del +5,7% rispetto al 2023, trainate dai consumi domestici e per lo più nell'ambito della distribuzione moderna coi canali iper e supermercati al top. Performance leggermente negativa dell'e-commerce (-0,4%). Le destinazioni estere del bio italiano sono in particolare Germania, Francia, Scandinavia, Benelux e Stati Uniti. 

Più di 8 italiani su 10 prestano attenzione a ciò che mangiano

  • I risultati della survey Nomisma, che ha coinvolto un panel rappresentativo di responsabili degli acquisti alimentari italiani, ha dimostrato la crescente attenzione verso il benessere e stili di vita più salutari, con una particolare attenzione rispetto alla corretta alimentazione che emerge come il secondo fattore che influisce positivamente sul proprio benessere: più di 8 italiani su 10 prestano molta attenzione a ciò che mangiano, principalmente per sentirsi bene (49%), mantenersi in forma (45%) e prevenire malattie

 

Per approfondire: 

Coltivazione biologica, Italia da record: vicino l’obiettivo Ue del 25% di terreni bio