Dhl, indagine sullo sfruttamento della manodopera: sequestrati 46,8 milioni

Economia
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Il comando tutela del lavoro dei Carabinieri prosegue l'inchiesta sul colosso della logistica, Dhl Express Italy. I controlli sono stati effettuati in 45 hub e aziende in tutta Italia, per un totale di 918 lavoratori

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Nel corso della maxioperazione nel settore della logistica, che ha portato contestualmente al sequestro, disposto dalla Procura di Milano, di 46,8 milioni di euro a carico di Dhl Express Italy, i Carabinieri per la Tutela del lavoro hanno effettuato controlli in 45 hub e aziende in tutta Italia, per un totale di 30 province, da Milano a Torino, Padova, Udine, Ancona, Napoli, Bari, Catania e molte altre. Durante i controlli i dipendenti sono stati intevistati dagli investigatori in merito alle condizioni di lavoro, alla retribuzione e alle modalità di svolgimento dell'attività.

L’ispezione

Il comando tutela del lavoro dei Carabinieri, su delega della procura di Milano, ha controllato 918 lavoratori impiegati da Dhl Express Italy, di cui 676 sono stati intervistati in merito alle condizioni di lavoro, alla retribuzione e alle modalità di svolgimento dell’attività. Le ispezioni si sono svolte in 30 provincie d'Italia, sono stati sottoposti a verifica 538 mezzi, 51 società appaltatrici del servizio di consegna, di cui 15 risultate irregolari con violazioni in materia di sicurezza, omessa o irregolare formazione e informazione e omessa sorveglianza sanitaria. In provincia di Milano sono stati individuati sette lavoratori in condizioni di sfruttamento, di cui tre assunti anche in nero. Complessivamente sono state denunciate alla procura undici persone titolari o legali rappresentanti delle ditte ispezionate.

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