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Milleproroghe, riapertura della rottamazione quater. Ripescaggio per 500mila cartelle

Economia
©IPA/Fotogramma
Fisco, paracadute per chi ha saltato rata rottamazione
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Fisco, paracadute per chi ha saltato rata rottamazione
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Introduzione

Giovedì 20 febbraio la Camera dei deputati ha approvato con 165 voti a favore, 105 contrari e 3 astenuti il decreto Milleproroghe. Con il via libera di Montecitorio il provvedimento è legge. Una delle misure più discusse in queste settimane è la riapertura della rottamazione quater per chi è decaduto. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Quello che devi sapere

Riapre la rottamazione quater

  • La misura permette la possibilità di riammissione per circa mezzo milione di contribuenti decaduti dalla sanatoria delle cartelle esattoriali. Coloro che avevano aderito ma non hanno rispettato i pagamenti delle rate previste fino al 31 dicembre 2024 potranno presentare un'istanza entro il 30 aprile 2025 per rientrare nel piano di definizione agevolata. La rateizzazione prevista sarà suddivisa in dieci scadenze fino al 2027.

Per approfondire: Rottamazione quater, come funziona la riapertura e a chi è rivolta

L’emendamento

  • Un emendamento approvato nel passaggio al Senato e confermato con l’approvazione definitiva della Camera, ha introdotto la possibilità di ritornare a pagare la definizione agevolata, che abbuona ai contribuenti sanzioni, interessi e aggio della riscossione (laddove previsto). Il decreto Milleproroghe è atteso in Gazzetta Ufficiale entro il 25 febbraio.

Domanda entro il 30 aprile

  • Per rientrare nella rottamazione quater bisognerà presentare una domanda telematica all’Agenzia delle Entrate Riscossione (Ader) entro il 30 aprile 2025 sui modelli che lo stesso ente metterà a disposizione entro venti giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe. Sempre entro il 30 aprile potranno essere integrate le dichiarazioni eventualmente presentate prima per rientrare.

Le altre date da segnare

  • Entro il 30 giugno 2025 l’agente della riscossione comunicherà al debitore l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione e quello delle singole rate. Inoltre ufficializzerà il giorno e il mese di scadenza di ciascuna rata. I contribuenti dovranno versare entro il 31 luglio l’unica rata o la prima di dieci. In caso di pagamento scaglionato, dopo il 31 luglio, le altre rate avranno scadenza il 30 novembre 2025 e poi le successive il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027. Sulle somme ancora dovute saranno applicati gli interessi al tasso del 2 per cento annuo a decorrere dal 1° novembre 2023.

Favorevoli i commercialisti

  • L'Anc, Associazione nazionale commercialisti, ha commentato: "La riapertura dei termini della rottamazione quater per i contribuenti decaduti dal beneficio e la proposta di legge, che è stata presentata dalla Lega sia alla Camera che al Senato, per una nuova rottamazione delle cartelle vanno sicuramente nella direzione di una pace fiscale la cui realizzazione consideriamo auspicabile”.

Lega insiste su rottamazione cartelle

  • Sul tema della rottamazione delle cartelle, il partito che sta spingendo di più è la Lega. Matteo Salvini è deciso a portare avanti la battaglia e si dice certo di poter convincere anche gli alleati. Nessuno nel centrodestra è contrario ma la questione è piuttosto di priorità e risorse da mettere in campo. Forza Italia, infatti, da sempre insiste sul taglio dell'Irpef con Fratelli d'Italia che appoggia l'ipotesi di un intervento in questo senso per favorire i ceti medi.

La rottamazione quinquies

  • Salvini insiste sulla rottamazione quinquies e l'obiettivo è una proposta "utile per ridare ossigeno a milioni di italiani in buonafede". Il partito del vicepremier ha depositato in Senato un disegno di legge a prima firma del capogruppo Romeo per la rottamazione di cartelle fino al 31 dicembre 2023 in 120 rate. Il testo è identico a quello presentato alla Camera e a firma del presidente della commissione Attività Produttive Alberto Gusmeroli assegnato in commissione Finanze.

Le critiche delle opposizioni

  • I partiti di opposizione vanno all'attacco. "Vogliono fare l'ennesima operazione di condono indiscriminata - accusa il responsabile economico del Pd Antonio Misiani - che tra l'altro impiegherebbe miliardi di euro di risorse pubbliche perché la stima del costo della proposta di Salvini è di oltre 5 miliardi". "Il Pd critica la rottamazione delle cartelle - la replica di fonti del partito del vicepremier - ma dimentica di aver votato analoghi provvedimenti durante i governi Renzi e Gentiloni".

Per approfondire: Rottamazione cartelle, rispunta l'ipotesi di una quinta tranche. Cosa sappiamo