Mercato immobiliare, quanti anni di stipendio servono per comprare una casa? I dati

Economia
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Introduzione

Anche quest'anno il mattone è al centro dei pensieri di molte famiglie italiane. Ma come saranno i prezzi del mercato immobiliare nel 2025? Ecco cosa emerge da uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi, in collaborazione con Assoutenti

Quello che devi sapere

Chi sale e chi scende

  • Come spiega il Centro di formazione e ricerca sui consumi, a gennaio 2025 il costo medio al metro quadro di un’abitazione nelle grandi città italiane risulta in crescita del 16,1% rispetto a gennaio del 2019. Presenti notevoli differenze sul territorio: Milano è il comune che vanta il prezzo più elevato, pari a oltre 5.400 euro al mq, seguita da Firenze (4.365 euro) e Bologna (3.566). Tra le grandi città, le più economiche risultano a oggi i comuni di Perugia (1.299 euro/mq) e L’Aquila (1.451 euro/mq)

 

Per approfondire: Acquisto casa, sogno impossibile per 10 milioni di famiglie italiane: i dati Ance

Le variazioni

  • Trieste è la città dove, rispetto al 2019, i prezzi sono maggiormente aumentati, vista la crescita del 50% in sei anni, mentre Milano si ferma al +39,5% e Trento al +33%. Tra i grandi comuni monitorati, solo Genova registra un decremento del costo al metro quadro delle abitazioni, visto il -3,7% rispetto al 2019 

 

Per approfondire: Comprare casa nel 2025, dai prezzi ai mutui: le previsioni sul mercato immobiliare

Gli anni di stipendio necessari per ogni categoria per comprare casa

  • La ricerca analizza in particolare il numero di stipendi necessari per l'acquisto di un immobile a seconda della categoria professionale del compratore. Secondo le proiezioni basate sulle retribuzioni medie nette in Italia, a un operaio servono 11,6 anni di retribuzione per coprire la spesa relativa all'acquisto di una abitazione da 80 metri quadri. Dati più bassi sono quelli invece riferiti a un impiegato, a cui occorrono 9,7 anni, e a un dirigente, per cui servono 4 anni

Le differenze sul territorio

  • I dati variano sensibilmente a seconda della città di riferimento: a Milano un operaio deve mettere in conto 23,3 anni di retribuzione per acquistare una casa da 80 mq sul territorio comunale (dato che scende a 18,8 anni a Firenze e a 15,3 a Bologna), mentre a un impiegato ne occorrono 19,5 (15,7 anni a Firenze e 12,9 a Bologna) e a un dirigente ne bastano 8. Va meglio a Roma, dove invece servono 15 anni di stipendio di un operaio per l’acquisto di un immobile di pari livello, 12,5 anni per un impiegato e 5,1 anni per un dirigente

Melluso (Assoutenti): “Acquistare casa in alcune città è impossibile"

  • "In alcune città acquistare casa è diventato proibitivo se non impossibile, a meno che non si disponga di ingenti capitali", ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, spiegando come il mercato immobiliare sia caratterizzato da un forte squilibrio tra domanda e offerta. Questo, soprattutto in alcuni comuni, "porta i prezzi a salire alle stelle, mentre in altre città si assiste alla trasformazione degli immobili prima destinati ad uso abitativo in strutture ricettive per affitti brevi, alimentando l'emergenza abitativa con effetti diretti sui costi di acquisto delle abitazioni"

La casa di proprietà? Un sogno impossibile

  • Una conclusione alla quale è giunta anche Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) che, nel suo Osservatorio congiunturale sull'industria 2025, ha evidenziato come la casa di proprietà sia un sogno impossibile per 10 milioni di famiglie che hanno un reddito fino a 24mila euro. Le città meno accessibili, stando ai dati dell'Associazione nazionale costruttori edili, sono Milano, Roma e Napoli, ma nella lista figurano anche Firenze e Venezia. A esacerbare il problema, rendendo sempre più difficile per le famiglie italiane sostenere la spesa per l'acquisto di una casa, sono diversi fattori, come la perdita del potere d'acquisto, il calo degli stipendi, la difficoltà a poter risparmiare e l'aumento dei prezzi delle case. Secondo l'ufficio studi dell'Ance, per pagare il mutuo le famiglie italiane arrivano a spendere la metà del proprio reddito, mentre il 20% delle famiglie meno abbienti anche oltre i due terzi

Le proposte di Ance e Confindustria

Per questa ragione Ance e Confindustria hanno presentato una serie di proposte basate su tre pilastri:

  • Semplificazione delle norme urbanistiche in vigore
  • Incentivi fiscali alle imprese che sostengono parte dei costi di affitto dei dipendenti;
  • Sviluppo di strumenti finanziari che consentano, attraverso la minimizzazione dei rischi d'investimento, la canalizzazione del risparmio istituzionale e quello di prossimità della popolazione residente verso progetti di sviluppo immobiliare con funzioni di pubblica utilità

Brancaccio (Ance): “Problema sociale con implicazioni profonde”

  • "Ormai è chiaro a tutti che questo problema sociale ha delle implicazioni profonde e determina evidenti difficoltà allo sviluppo delle persone e delle famiglie a una vita serena e finalizzata a progetti di crescita", ha dichiarato la presidente di Ance Federica Brancaccio. Le difficoltà di accesso alla casa, però, non riguardano solo la sicurezza delle famiglie, "rappresentano anche un vincolo alla mobilità della forza lavoro e di altre categorie fragili (come gli studenti), ed incide negativamente sulle potenzialità di sviluppo dell'intera economia", ha concluso Brancaccio

 

Per approfondire: Dubai, crescono gli investimenti degli italiani nel mercato immobiliare