Bonus Musica 2025, scadenza, chi può richiederlo e come inserirlo nel 730

Economia
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Introduzione

Per il 2025 è possibile utilizzare due agevolazioni dedicate al campo musicale. Sono entrambe detrazioni: una è pari al 19% ed è rivolta ai privati, un’altra è pari al 30% e spetta alle imprese che si sono impegnate a promuovere spettacoli dal vivo. Ecco di seguito come funzionano entrambe. 

Quello che devi sapere

Il 19% sulle spese per lo studio e la pratica della musica

  • Per il 2025 è previsto il cosiddetto bonus musica che prevede una detrazione per quelle famiglie che sostengono le spese, di iscrizione o abbonamento, dei propri figli per lo studio e la pratica della musica in alcune strutture o organizzazioni come: istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) legalmente riconosciute; cori, bande e scuole di musica riconosciute da una pubblica amministrazione; scuole di musica iscritte nei registri regionali; conservatori di musica. La detrazione per il bonus musica 2025 è pari al 19% delle spese effettuate, fino ad un importo massimo di 1.000 euro di detrazione per ogni figlio.

Per approfondire: Detrazioni, verso la rimodulazione strutturale. Le ipotesi per il 2025-2027

I requisiti

  • È possibile richiedere la detrazione solo per i figli di età dai 5 ai 18 anni. La misura spetta ai nuclei familiari che hanno un reddito complessivo inferiore a 36.000 euro per l’anno 2024. Devono inoltre aver effettuato le spese, di iscrizione o abbonamento dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e aver effettuato un pagamento tracciabile con un versamento postale o bancario (cioè con carte di debito, di credito o prepagate oppure assegni bancari e circolari)

Modello Redditi o 730

  • Per richiedere il bonus musica 2025 non bisogna fare nessuna domanda: la detrazione dovrà essere richiesta direttamente nella dichiarazione dei redditi tramite il modello 730 o modello REDDITI (ex modello unico). Nel caso in cui le spese sostenute siano state fatte per più figli, si dovrà richiedere la detrazione per ognuno di loro nel modello 730 o modello REDDITI (ex modello unico)

La detrazione del 30% per la promozione della musica

  • Fino al 28 febbraio 2025 è inoltre possibile presentare la domanda per l’accesso a un’altra detrazione fiscale, quella per le spese sostenute nel 2024 per la promozione della musica e degli spettacoli dal vivo. È possibile presentare richiesta sulla piattaforma DGCOL. I soggetti interessati devono essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata e di un dispositivo per l'apposizione della firma digitale. È destinato alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali e a quelle organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo. Il credito è pari al 30% dei costi sostenuti per le attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche o videografiche musicali

Firma digitale

  • A pena di inammissibilità, la domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente. La firma digitale è necessaria anche in caso di accesso tramite Spid; completa della documentazione prevista nel DL 13 agosto 2021 e ulteriormente specificata all'interno della piattaforma DGCOL. Fa fede la data di invio rilevabile da quest’ultima e riportata nella PEC generata automaticamente dalla medesima piattaforma al termine della compilazione della modulistica on-line

Raccomandata o consegna a mano

  • Oltre all’invio della domanda sarà necessario consegnare il supporto fisico dell’opera per la quale si richiede il beneficio. Dovrà essere inviato con una raccomandata A/R indirizzata alla D.G. Cinema e audiovisivo – Servizio I – Tax credit Musica, oppure tramite consegna a mano, in busta chiusa, con indicazione “Allegato istanza credito d'imposta, art. 7 comma 6, del D.L.91/2013 – D.I. 13 agosto 2021”. Il bonus è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modulo F24 presentato attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate

Come va il mercato discografico

  • Il 2023 intanto è stato un anno importante per il mercato discografico italiano, che registra una crescita del 18.8% per un totale di 440 milioni di fatturato: un dato interpretato come un segno di vitalità del mercato della musica in Italia, che segna una delle percentuali di crescita più alte del mondo e si posiziona come terzo mercato nell’Unione Europea, raggiungendo il migliore risultato di sempre in termini di percentuale con incrementi significativi in tutti i segmenti. La performance positiva del mercato della musica è registrata anche a livello globale: secondo i dati del Global Music Report di Ifpi (International Federation of the Phonographic Industry), infatti, l'incremento del mercato discografico internazionale è del 10.2%, pari a 28.6 miliardi di dollari, e segna il nono anno consecutivo di crescita. In Italia a trainare il comparto è lo streaming, che ricopre da solo una quota pari al 65% del mercato e i cui ricavi sono cresciuti del 16.2%, arrivando a più di 287 milioni per un totale di oltre 6.5 milioni di abbonati premium ai servizi di streaming (+9% rispetto all’anno precedente). Sono i ricavi dagli abbonamenti alle piattaforme streaming ad aver guidato il settore: il segmento premium è infatti cresciuto del 18.4%, arrivando a più di 190 milioni di ricavi.

Per approfondire: C'è troppa musica! La tecnologia sta facendo saltare l'industria musicale