Benzina, prezzi alle stelle in Europa e rischio aumenti per i dazi Usa. Come risparmiare
EconomiaIntroduzione
Come evidenzia un’analisi dell’Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori (Adoc) pubblicata sul Messaggero, l’Italia si conferma tra i primi Paesi in Europa per costo dei carburanti. Nel 2024 i rifornimenti in modalità servito hanno toccato in media quota 1,98 euro al litro con picchi di 2,05 registrati tra marzo e aprile
Quello che devi sapere
Rincari sul self-service
- Secondo i dati del report, nella Penisola i rincari investono anche la modalità self-service che lo scorso anno ha registrato un prezzo medio di 1,82 euro al litro, un dato superiore rispetto ad altri 23 Paesi nell'Unione Europea. Nel resto del Vecchio Continente fare rifornimento di benzina in autonomia costa di più solo in Olanda, Danimarca, Grecia, Norvegia e Svizzera con prezzi che oscillano tra 1,84 e 2 euro al litro. Al contrario i costi sono più contenuti in Francia, Portogallo, Germania, Belgio e Spagna con tariffe tra 1,56 e 1,76 euro al litro
Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: "Quanto sta facendo sul serio Trump con i dazi?"

Rischio dazi Usa
- Per gli automobilisti europei un ulteriore salasso potrebbe arrivare dai dazi sui prodotti Ue annunciati dal presidente americano Donald Trump. Per gli analisti, in caso di conferma dei dazi - che potrebbe scattare subito dopo la fine della sospensione per Messico e Canada - le quotazioni di Brent e Wti potrebbero subire un rialzo immediato del 3-5%. I rincari sarebbero destinati a ripercuotersi sui prezzi alla pompa che in Italia balzerebbero da 1,82 a 1,9 euro al litro in modalità self
Differenze territoriali
- Un’eventuale “guerra commerciale” tra Usa e Ue, che in risposta ai dazi potrebbe colpire i prodotti americani come il petrolio, rischia inoltre di acuire le differenze di prezzo all’interno dei singoli territori. L’analisi Adoc basata sui dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy vede al primo posto la provincia autonoma di Bolzano che registra costi più elevati sia per la benzina sia per il gasolio, rispettivamente 1,927 e 1,852 euro al litro in modalità servito. Nelle Marche spuntano invece i prezzi medi più contenuti
Il peso delle accise
- Ad appesantire il costo finale del rifornimento sono soprattutto le accise che secondo l'associazione dei consumatori gravano per circa 1,05 euro a litro. Ipotizzando l’assenza di tasse, il prezzo della materia prima pura non arriverebbe all’euro (0,8 centesimi). Solo in Olanda e in Danimarca le accise arrivano a pesare di più, fino a 1,14 euro al litro
Accise presenti dal 1935
- Secondo Adoc, la radice del caro-carburante in Italia poggia sulla struttura del prezzo che conta ben 19 accise, alcune delle quali introdotte fin dal 1935 per finanziare le emergenze e altre spese straordinarie. Le tasse costituiscono il 59% del prezzo finale mentre, al netto delle accise, il costo della benzina risulta in linea con il resto del Vecchio Continente: 1,05 euro al litro
Differenze tra self e servito
- Da Nord a Sud si amplia la forbice di prezzo tra il servizio self-service e la modalità servito con un peso medio di 0,15-0,20 euro al litro, aggravio che talvolta tocca i 25 cent
Adoc: "Anomalia insostenibile"
- Per Anna Rea, presidente di Adoc, il prezzo dei carburanti in Italia è diventata un’anomalia “insostenibile” che penalizza consumatori e imprese. “La situazione porta effetti negativi sulla competitività del sistema economico oltre ai prezzi al consumo visto che l’80% delle merci viaggia su gomma”, sottolinea Rea che chiede una riforma sulla tassazione dei carburanti a partire dall’eliminazione delle accise vecchie
Una riforma delle accise?
- Oltre alla revisione delle accise obsolete, l'associazione dei consumatori chiede al governo di rendere identificabili le singole voci che compongono il prezzo finale in ottica di garantire maggiore trasparenza, introdurre meccanismi di compensazione per le fasce di reddito più basse e incentivare l’uso di mezzi di trasporto green
Come risparmiare
- Per provare ad abbattere la spesa alla pompa, Adoc ha stilato alcune raccomandazioni a partire dal confronto dei prezzi tramite app e siti web dedicati. Obiettivo della ricerca è individuare i distributori in zona che offrono le tariffe più vantaggiose rispetto alla media dei prezzi giornalieri pubblicati dal Ministero. Una seconda fonte di risparmio potenziale guarda alla modalità self-service che, come detto, risulta meno cara di qualche centesimo rispetto al servito. Sono da evitare inoltre le aree di servizio in autostrada dove il prezzo risulta mediamente più salato
Mobilità alternativa e sostenibile
- Oltre alla selezione del rifornimento più adatto, i consigli dell’associazione guardano a una pianificazione più attenta dei viaggi. In quest’ottica, la maggior parte dei navigatori installati nei veicoli di ultima generazione prevede suggerimenti sugli itinerari meno trafficati o privi di interruzioni. Per i tragitti brevi, potenziali benefici sul portafogli arrivano dalla scelta di modalità di trasporto alternative come mezzi pubblici, bicilette o monopattini. Infine, l’abbattimento dei costi sulla benzina passa anche attraverso il noleggio di auto elettriche, il car sharing o il carpooling, cioè la condivisione dell’auto con altri passeggeri che effettuano lo stesso percorso
Per approfondire: Prezzo del diesel, aumenti in arrivo sul gasolio. Chi paga più tasse in Europa? I DATI