Saldi invernali 2025, i consigli di Altroconsumo per fare acquisti senza brutte sorprese

Economia
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Introduzione

Il 4 gennaio inizia la stagione invernale dei saldi. Il giorno di apertura è uguale in tutte le regioni italiane – fa eccezione la provincia autonoma di Bolzano che parte l’8 – mentre quello di chiusura varia a seconda del territorio. Le vendite promozionali durano in genere circa due mesi, circa otto settimane. Bisogna però fare attenzione, perché a volte, dietro le percentuali di sconto possono nascondersi insidie. Ecco il vademecum per evitare fregature.

Quello che devi sapere

I consigli

  • Altroconsumo ha stilato una serie di consigli validi per tutte le stagioni di saldi:
  • Prima di fare nuovi acquisti è bene controllare cosa si ha nell’armadio, un modo per evitare di fare spese inutili.
  • È sempre una buona idea fare un giro dei negozi qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi. Questo aiuterà a capire cosa acquistare e quali sono i prezzi, per poter fare un confronto con il cartellino esposto al momento dei saldi e verificare che ci sia effettivamente lo sconto indicato.
  • Importante provare sempre i vestiti. Il negoziante non è obbligato a far provare i capi, ma è meglio non acquistare un prodotto se non si è sicuri che stia bene addosso. Infatti, se poi ci si pente dell’acquisto, si rischia di non poterlo cambiare.

Per approfondire: Saldi, la stagione invernale al via dal 4 gennaio 2025. Il calendario

Le etichette

  • Che siano in saldo oppure no, in generale evitare di acquistare i capi d'abbigliamento che non hanno le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione). Questo aiuterà a non danneggiare i capi nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa.

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La garanzia

  • Anche per i prodotti in saldo vale la garanzia. Se il cliente si accorge che il prodotto è difettato o non è conforme, entro 2 anni dall’acquisto il negoziante ha l’obbligo di ripararlo o sostituirlo in un congruo periodo di tempo. Dove questo non è possibile (ad esempio perché i costi che il venditore deve sostenere per la sostituzione o riparazione sono molto alti) il cliente può ottenere la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Importante conservare lo scontrino per poterlo esibire al momento opportuno. Meglio pagare con carte di credito o di debito: in questo caso, infatti, se si perde lo scontrino o non fosse più leggibile si potrà sempre dimostrare l’acquisto con la ricevuta della carta o con l’estratto conto del conto corrente

I confronti dei cartellini

  • Confrontare il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato. I negozianti sono obbligati a mostrare il doppio prezzo, sia quello ribassato che quello praticato nei 30 giorni precedenti. Se si hanno dubbi sulla percentuale di sconto o il prezzo non sembra corretto, è bene chiedere chiarimenti al negoziante. Inoltre, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata

Le regole sui prezzi

  • I prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, va fatto notare al negoziante e in caso di problemi non bisogna esitare a far intervenire la polizia municipale

Le regole sui pagamenti

  • Dal 2022 chi non accetta pagamenti con bancomat e carte di credito può essere sanzionato (30 euro di multa a cui si aggiunge una quota pari al 4% del valore della transazione rifiutata). Il negoziante è tenuto ad accettare i pagamenti digitali anche in periodo di saldi. Infine, non è possibile aumentare prezzi per pagamenti effettuati con carta e non possono essere applicate commissioni aggiuntive.
  • Bisogna fare attenzione ai pagamenti effettuati con la carta revolving perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi (pochi mesi)

Cambiare un prodotto

  • Il cambio dei prodotti non difettati è a discrezione del negoziante. Prima dell’acquisto, bisogna chiedere entro quanto tempo è possibile cambiare un articolo e cosa succede se non è disponibile un prodotto sostitutivo. Quasi tutti i negozi in Italia danno la possibilità di cambiare il capo entro un mese, ma non tutti in caso di reso danno un buono acquisto di pari importo che permette di acquistare nel negozio quello che si vuole in un arco di tempo più ampio. Si va da sei mesi a un anno. È anche vero che dopo averlo cambiato una volta si può cambiare ancora il capo, perché ripartono i 30 giorni di tempo con il nuovo scontrino. Il cambio non è un obbligo di legge, ma una cortesia del commerciante che ne determina modi e tempi, a sua discrezione

Come funziona il cambio durante i saldi

  • A volte, durante i saldi, i negozi non cambiano la merce scontata o riducono il tempo disponibile per il cambio. Possono farlo, per questa ragione è sempre meglio chiedere al commerciante qual è la politica di cambio in quel periodo. In Italia solo ultimamente alcuni negozi hanno iniziato ad accettare il rimborso della cifra spesa, riportando indietro il capo acquistato, in genere entro 30 giorni dalla data riportata sullo scontrino.

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