Ssn, dal 30 dicembre entrano in vigore le nuove cure gratis o con ticket. Quali sono

Economia
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Introduzione

Dal 30 dicembre entreranno in vigore le nuove cure e prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale, in seguito all’aggiornamento dei tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica (fermi rispettivamente al 1996 e al 1999). Alcuni di questi servizi – che spaziano dalla procreazione medicalmente assistita alle protesi di ultima generazione – saranno gratis.

 

Le nuove cure gratuite erano attese da quasi otto anni. Il via libera al decreto che ne prevedeva l'applicazione è stato fondamentale per poter usufruire dei Livelli essenziali di assistenza - ovvero le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale ai cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket - aggiornati nel 2017. Al momento, i Lea disponibili sono quelli risalenti al precedente aggiornamento del 2001 e solo poche Regioni hanno deciso di garantire alcune delle prestazioni dei Lea aggiornati al 2017 attingendo da fondi propri. Ciò,  denunciano pazienti ed associazioni, ha creato grandi disparità nell'accesso alle cure nelle Regioni

Quello che devi sapere

Le terapie

  • Il passo sulle nuove prestazioni è stato definito come significativo da molte associazioni di pazienti, anche se restano ancora delle criticità, ad esempio le prestazioni ancora scoperte per il trattamento dell'autismo. Come accennato, le terapie garantite sono diverse: dalla Pma alla consulenza genica, ma anche l'adroterapia, l'enteroscopia con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica. E poi ancora apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando, arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo

Per approfondire: 

Procreazione assistita, pubblicate le nuove linee guida del ministero della Salute

Otre 3mila prestazioni

  • L'aggiornamento ha riguardato oltre 3mila prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica. Il Decreto Tariffe, approvato lo scorso novembre dalla Conferenza Stato-Regioni, ha avuto un percorso travagliato durato quasi un decennio

L’impatto in milioni

  • L'impatto complessivo della proposta tariffaria risulta pari a 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e a 47,6 milioni per la protesica. Tra le novità, sono introdotte alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche avanzate, prima sperimentali che ora possono essere erogate in ambito ambulatoriale, come ad esempio alcune forme di radioterapia e terapie biologiche innovative. Sono state modificate le tariffe anche per alcune procedure legate alla cataratta e altre prestazioni oculistiche. Prevista anche la diagnosi e monitoraggio della celiachia e gli screening neonatali per alcune patologie

Pma

  • Per quanto riguarda la Pma, sono state adottate le tariffe applicate dalla Regione Emilia-Romagna che comprendono la remunerazione di tutti i cicli del percorso delle coppie assistite, tenendo anche in considerazione l'inclusione del reperimento dei gameti ed il relativo monitoraggio

Le protesi

  • Il nuovo nomenclatore tariffario, inoltre, amplia e aggiorna l'elenco delle protesi per arti superiori e inferiori, inclusi ausili per la mobilità e calzature ortopediche, fornendo una copertura completa per numerosi dispositivi prima non inclusi o solo parzialmente finanziati; e introduce la copertura per le videocapsule monouso per diagnosi di patologie intestinali

Le associazioni di malati cronici e rari

  • Soddisfatta Cittadinanzattiva, con il Coordinamento delle associazioni dei malati cronici e rari: "Il traguardo del 30 dicembre è importantissimo. Si sbloccano così - afferma all'agenzia Ansa Anna Lisa Mandorino, segretaria di Cittadinanzattiva - una serie di diritti rimasti finora sospesi per i cittadini di tutto il Paese. Restano però fuori altre prestazioni, anche importanti, ad esempio per l'endometriosi, la fibromialgia, alcune prestazioni dietistiche ambulatoriali che sono un supporto per la gestione di patologie croniche come diabete, e in generale molte prestazioni innovative che sono intervenute dopo il 2017". Per questo, avverte, "ora è prioritario garantire una revisione costante dei Lea, nonché un aggiornamento dello stesso Decreto Tariffe, con cadenza biennale. Altrettanto fondamentale sarà rafforzare il monitoraggio dei Lea, al fine di migliorare la sua capacità di fotografare quanto i servizi sanitari nazionale e regionali siano in grado di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini"

Mancano le terapie per il trattamento dell’autismo

  • Molto critica è invece l'Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo (Angsa): "Il nuovo decreto Tariffe dimentica l'autismo con il mancato inserimento delle terapie psico-educative basate sull'analisi applicata del comportamento (Aba)". Questo, sottolinea l'associazione, nonostante "la sentenza del Consiglio di Stato del 6 ottobre 2023, n. 8708, che ha stabilito la piena esigibilità dell'Aba a carico del Servizio Sanitario Nazionale"

Gli italiani chiedono aiuto per comprarei i farmaci

  • Sempre più italiani, intanto, hanno difficoltà ad acquistare i medicinali e così rinunciano alle cure. In alternativa, chiedono aiuto a enti solidaristici - come il Banco Farmaceutico - o a realtà a essi affiliati, per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto permettersi. Nel 2024 lo hanno fatto 463mila persone, l’8% in più rispetto allo scorso anno. Questi trend emergono dal libro sulla povertà sanitaria (‘Tra le crepe dell'universalismo - Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia’) curato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria e presentato oggi alla Camera dei Deputati 

Per approfondire: 

Povertà sanitaria in aumento, 463mila italiani hanno chiesto aiuto per i farmaci nel 2024