Criptovalute, è boom in Italia. Mercato sale a 2,2 miliardi di euro, +64% in un anno

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Più rischioso della Borsa, ma ben più remunerativo di un deposito su conto corrente, il mercato delle criptovalute, trainato dai Bitcoin, piace sempre di più: con dati aggiornati a metà novembre, a livello mondiale ha raggiunto un valore di 3mila miliardi di dollari, + 79,2% su gennaio 2024 (quando il giro di affari si attestava a circa 1.680 miliardi).

 

Secondo i dati contenuti nella guida di Fabi – Federazione autonoma bancari italiani – sul mondo delle criptovalute, anche in Italia il settore è in continua crescita. Sono ormai 1,35 milioni le persone che hanno deciso di investirci, per un totale di 2.2 miliardi di euro (+64% in un anno).

 

Ma i bancari avvertono: è boom di cyberattacchi e in caso di truffa o di fallimento e cessazione di attività da parte delle piattaforme che le gestiscono mancano ancora tutele legali efficaci

Quello che devi sapere

Il mercato delle criptovalute

  • Il mercato più importante per le criptovalute, in termini percentuali, è quello degli Stati Uniti, che a fine settembre raccoglieva il 16,58% di quote totali. In un futuro nemmeno troppo lontano potrebbe aumentare ancora, con il presidente eletto Donald Trump – in carica dal prossimo 20 gennaio 2025 – che promette una regolamentazione fiscale più benevola rispetto a quella attuale. Dopo gli Usa ci sono India (9,44% di quote) e il Brasile (8,10%).

Per approfondire: Cosa sono e come funzionano le criptovalute

Il regno dei Bitcoin

  • Tra le “diverse migliaia di cripto-attività”, si legge nella guida della Fabi, la quota di mercato più significativa resta ancora quella dei Bitcoin: ormai hanno raggiunto il 60%. Molto staccati gli Ethereum, al secondo posto con il 13%

Il mercato in Italia

  • Come detto, in Italia il mercato ha raggiunto i 2.2 miliardi di euro: l’investimento medio è di 1.600 euro a persona. I dati, che si riferiscono al mese di giugno, evidenziano una crescita di 870 milioni rispetto allo stesso mese del 2023 (1.35 miliardi di euro)

L'andamento del mercato, tra "brusche frenate e oscillazioni"

  • L’andamento non è stato però lineare e anzi “ha visto susseguirsi forti aumenti a brusche frenate nelle quotazioni e vistose oscillazioni”. Fabi spiega che “il controvalore in euro del saldo complessivo delle valute virtuali è passato da 1,35 miliardi di fine giugno 2023, a 917 milioni di euro a settembre dello stesso anno, per risalire successivamente a quasi 1,5 miliardi a dicembre, per poi schizzare nel primo trimestre 2024 sfiorando i 2,9 miliardi (+ 92% in soli tre mesi) e ripiegare a 2,2 miliardi a giugno 2024, facendo segnare una contrazione del 22,4% in soli tre mesi”

Chi detiene le cripto-valute in Italia?

  • Più del 99% dei detentori di cripto-valute in Italia è rappresentato da persone fisiche. I millennial sono il gruppo anagrafico più numeroso (37%) e detengono importi per circa il 39% del controvalore totale. Numericamente i possessori tra i 40 e i 60 anni sono di meno (28% del totale), ma detengono importi per una quota maggiore (49%)
  • Sempre quella dei millennial è la fascia che opera di più sul mercato, con il 74% del totale delle operazioni registrate. Tuttavia, Fabi spiega che è solo una parte dei portafogli e delle transazioni in criptovalute ad avvenire attraverso prestatori di servizi regolarmente registrati in Italia, e quindi a essere tracciata. Tutto il resto è fuori dai monitoraggi e dalle statistiche ufficiali

Le operazioni di conversione

  • Il rapporto spiega poi che nei primi sei mesi del 2024 sono state eseguite operazioni di conversione da valute legali (quindi come l’euro), a valute virtuali, per un controvalore di quasi 2,8 miliardi, con una media di 9 operazioni per cliente e un importo medio di poco più di 260 euro. 
  • Le operazioni in senso contrario, di conversione di moneta virtuale in moneta legale, sono state invece 2,9 miliardi circa, circa 10 per cliente e un controvalore medio di 266 euro

Il valore complessivo

  • Quanto al valore complessivo, la Fabi sottolinea che, rispetto ai mercati finanziari "tradizionali" e regolamentati, si tratta di volumi marginali: la capitalizzazione dei titoli quotati nelle piazze finanziare, a livello globale, si è attestata, a novembre, a 112mila miliardi di dollari

I rischi per chi investe

  • Il sindacato dei bancari mette in guardia sui rischi del settore. “Le criptovalute”, spiega il presidente Lando Maria Siloni, “rappresentano una delle frontiere più controverse dell’economia moderna, simbolo di un mondo in continua evoluzione, ma anche di un panorama che si presenta con enormi rischi per i risparmiatori”. Da qui, l’avvertimento: “Chi decide di acquistare criptovalute deve sapere che non si tratta di valute come l’euro o il dollaro, ma di strumenti di investimento altamente speculativi e, soprattutto, non regolamentati. Questo significa che, in caso di perdite o truffe, non esistono strumenti di tutela legale e contrattuale che possano proteggere il cittadino”

"L'estrema volatilità" delle criptovalute

  • La Fabi mette in luce anche "l'estrema volatilità" delle criptovalute. "Non hanno alcun collegamento con istituzioni e governi centrali: pertanto, possono essere create da chiunque, in qualsiasi momento, in ogni parte del Mondo. Le operazioni in cripto-attività avvengono su una rete informatica decentralizzata", si legge nel report

La "bitcoin-tax" della Manovra 2025

  • Da ricordare è che il governo italiano sta pensando di aumentare la tassazione sulle criptovalute. In prima battuta si è pensato di portare l'aliquota al 42%, ma i giochi sono ancora aperti: la Lega propende per una mediazione, con un un mini-aumento dall'attuale 26% al 28%.

Per approfondire: Tassa sulle criptovalute al 42%? "Pura follia" per Ardoino, l'italiano a capo di Tether