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Manovra, incontro tra governo e imprese. Confindustria: “Riunione proficua”

Economia
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Fonti di Palazzo Chigi hanno parlato di un “clima sereno e costruttivo”, mentre l’associazione delle imprese ha detto che “bisogna lavorare, però siamo entrati fiduciosi, adesso siamo ottimisti”. Il ministro Giorgetti ha "confermato la volontà dell'esecutivo di continuare a lavorare per il reperimento di risorse da destinare a significative riduzioni del carico fiscale del ceto medio"

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Si è tenuto oggi l’incontro tra il governo e le imprese sulla Manovra, attualmente in corso di esame da parte del Parlamento. Il vertice a Palazzo Chigi è durato quasi quattro ore ed è stato definito da fonti dell’esecutivo "sereno e costruttivo”. Una visione condivisa da Confindustria, il cui dg Maurizio Tarquini ha detto lasciando l’incontro: “Bisogna lavorare, però siamo entrati fiduciosi, adesso siamo ottimisti”. Nel corso del vertice il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha "confermato la volontà del governo di continuare a lavorare per il reperimento di risorse da destinare a significative riduzioni del carico fiscale del ceto medio”.

Palazzo Chigi: “Con le imprese clima sereno e costruttivo”

Come detto, quando l’incontro tra governo e imprese sulla manovra era ancora in corso di svolgimento, fonti di Palazzo Chigi hanno parlato di un clima "sereno e costruttivo". Al vertice era assente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni perché "è stata impegnata, a Baku in Azerbaijan, con la 29esima Conferenza Onu sui cambiamenti climatici. I rappresentanti delle associazioni datoriali hanno esposto le proprie valutazioni in merito al Ddl Bilancio fornendo i propri contributi. Il governo ha espresso "disponibilità ad accogliere i suggerimenti" nel corso dell'esame parlamentare "laddove questi comportino un miglioramento" del provvedimento.

Confindustria: “Sulla manovra decisamente più convergenza”

Lasciando il vertice, il direttore generale di Confindustria Maurizio Tarquini ha parlato di una “riunione lunga però proficua. Un buon clima. Mi sembra che su tutti i temi che sono emersi al tavolo c'è una riflessione da parte del Governo. Noi abbiamo portato tanti temi, e siamo molto interessati a questa idea dell'Ires premiale sulla quale c'è apertura. Bisogna lavorare, però siamo siamo entrati fiduciosi, adesso siamo ottimisti”. Più in generale, sulla manovra "il giudizio lo vediamo alla fine, però mi sembra che c'è maggiore convergenza rispetto a 20 giorni fa, c'è decisamente maggiore convergenza". E del fondo per l'automotive, "sulla riattivazione in parte mi sembra che non ci siano dubbi".

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Giorgetti: “Cerchiamo fondi per ridurre le tasse al ceto medio”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel corso dell'incontro con le imprese sulla manovra ha, tra le altre cose, "confermato la volontà del governo di continuare a lavorare per il reperimento di risorse da destinare a significative riduzioni del carico fiscale del ceto medio". Inoltre, secondo quanto riferito da fonti di Palazzo Chigi, il ministro ha ricordato "la necessità di indurre le amministrazioni a concentrare tutti gli sforzi sulle opere e le iniziative del Pnrr entro il 2026, prima di altri tipi di investimenti e di altre spese in conto capitale, perché l'Italia ha la necessità che tutti i fondi vengano spesi". Intervenendo per illustrare i punti fondamentali della manovra, Giorgetti "ha sottolineato come rispetto ad altri Stati europei, l'Italia si trovi in una posizione decisamente migliore nella presentazione della Legge di Bilancio". Tra l'altro, Giorgetti "ha fatto notare che le nuove regole di contabilizzazione delle spese adottate in sede europea renderà importante allineare il profilo dalla spesa agli effettivi stanziamenti di bilancio".

Zangrillo: “Semplificazioni aiutano lo sviluppo”

Da parte sua il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha detto che “lo sviluppo del sistema impresa passa anche attraverso un rapporto virtuoso con la burocrazia, che deve essere capace di agire come alleata, senza rinunciare evidentemente all'obiettivo di tutela dell'interesse pubblico. Perciò la semplificazione amministrativa deve esser strumento per realizzare questa partnership. Lo stiamo facendo insieme, condividendo con il sistema impresa tavoli di lavoro che favoriscono ascolto reciproco e dialogo virtuoso". Per il ministro “questo metodo condiviso ci consentirà di ottenere risultati riconoscibili dal sistema impresa, andando verso una vera semplificazione del rapporto pubblico/privato. E ciò che abbiamo fatto in questi 2 primi anni di governo e che vogliamo continuare a fare, anche utilizzando le nuove tecnologie, compresa l'intelligenza artificiale. L'obiettivo di 600 procedure semplificate entro il 2026, come previsto dal PNRR italiano, è certamente realizzabile se continueremo a lavorare insieme".

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