Mercato immobiliare, come stanno cambiando i prezzi delle case. Salgono le compravendite

Economia
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Introduzione

L’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha fornito una fotografia sull’andamento del mercato immobiliare in Italia nel secondo trimestre del 2024. Dopo una forte contrazione del 2023, emergono segnali di ripresa. Anche se nel tempo sono calati gli acquisti, però, non sono scesi i valori delle transazioni, che restano comunque care. Aumentano le operazioni tramite mutuo, soprattutto nei piccoli centri e meno nelle grandi città. Cambiamenti anche per quanto riguarda il settore delle locazioni. 

Quello che devi sapere

L’andamento del 2023 e poi il cambio di rotta

  • L’anno scorso le compravendite residenziali sono diminuite di circa il 10%. Il calo è andato avanti, anche se in riduzione (7%) anche all’inizio del 2024. A partire da aprile la situazione è cambiata si è registrata una lieve crescita del 1,2%: sono state vendute circa 186mila abitazioni, vale a dire 2mila più dello stesso periodo del 2023. Il cambio di rotta è stato incoraggiato dal taglio dei tassi di interesse.

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Va meglio nelle piccole città

  • Gli acquisti sono aumentati in tutta Italia, con focus particolare nelle regioni settentrionali e centrali. Sono le città più piccole a registrare l’aumento maggiore (+1,6%), mentre nei capoluoghi segnano una crescita di compravendite inferiore e ferma a +0,2%. Le transazioni rimangono basse soprattutto a Milano, che segna -7%. I prezzi, saliti del 40% in dieci anni, impattano di netto e rendono complesso il ricorso al mutuo. La situazione è invece migliore a Roma

Aumentano gli acquisti tramite mutuo

  • Aumenta la quota di acquisti effettuati tramite mutuo: “Gli acquisti delle persone fisiche realizzati grazie all’accensione di un mutuo superano il 41% (in aumento) e continua a diminuire il tasso di interesse medio iniziale, 28 punti base in meno del precedente trimestre. Il capitale che ha finanziato gli acquisti di abitazioni è pari a circa 9,6 miliardi di euro, 0,5 miliardi in più del secondo trimestre del 2023” , si legge nel report dell’Osservatorio

Come vanno le locazioni

  • Per quando riguarda il mercato delle locazioni, si nota un calo del 2,7% di nuovi contratti registrati per un totale di 202mila case. Anche se lieve è un altro cambio di tendenza, perché nei mesi antecedenti a quest’ultimo monitoraggio molti italiani avevano preferito gli affitti rispetto alle compravendite. Nel settore aumentano i contratti transitori (+1,3%), quelli agevolati per studenti con abitazioni locate interamente (+4,5%) e quelli per quelle locate per porzione (+25,7%). Resta inevasa invece la quota relativa al fabbisogno abitativo prolungato o permanente, soprattutto nei grandi centri. In parte, questo fenomeno è determinato dalla forte carenza di prodotto sul mercato 

Il canone annuo cresce

  • Cresce del 2,6% il canone annuo sulle locazioni residenziali (è pari a 1,3 miliardi di euro). L’Osservatorio spiega che i contratti ordinari di lungo periodo stipulati per la locazione di abitazioni per intero hanno subito una contrazione del 5,5% rispetto al secondo trimestre del 2023. Se si prendono in considerazione i comuni ad alta densità abitativa, il valore sfiora il -6% 

Canoni in salita per i contratti transitori

  • Aumenta il canone anche nel caso di contratti transitori, la cui durata va da 1 a 3 anni. L'incremento in questo caso è del 6,7% rispetto al secondo trimestre 2023. In forte aumento sia per numero di unità sia per quanto riguarda il canone stesso anche il segmento delle locazioni con canone agevolato per gli studenti 

La rimodulazione dei bonus edilizi

  • Il settore immobiliare nel suo complesso sarà attraversato dalla rimodulazione dei bonus edilizi, voluta dal governo con la prossima legge di bilancio. Nello specifico, il bonus ristrutturazioni e l'ecobonus da gennaio resteranno al 50% per le prime case, mentre scenderanno al 36% per le altre. Viene confermato il tetto di spesa detraibile pari a 96.000 euro per unità immobiliare. Per il 2026 e 2027 le spese sostenute "dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale" godranno di una detrazione al 36%, mentre per le altre abitazioni sarà del 30%. Stesso schema anche per il sismabonus, ma senza tetto di spesa: nel 2025 sarà al 50% sulla prima casa e al 36% dalla seconda; per il 2026 e il 2027 poi 36% sulla prima casa e 30% sulle altre. Prorogato infine solo per il 2025 anche il bonus mobili, sempre con tetto di spesa detraibile di 5mila euro.

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