Dipendenti pubblici, il cedolino di novembre è già disponibile. Ecco cosa controllare
EconomiaIntroduzione
Il cedolino del mese di novembre per i lavoratori della Pubblica Amministrazione è già online: sono diverse le possibili sorprese che può riservare, tra tagli fiscali, bonus e addizionali sospese. Ecco cosa sapere
Quello che devi sapere
Bonus mamme
- Le lavoratrici con figli hanno la possibilità di disporre del bonus mamme, che consiste in un taglio della tassazione fino a 250 euro mensili, e dunque fino a 3 mila euro l’anno. L’importo non è fisso, ma varia anche in base al reddito della dipendente. La trattenuta dei contributi previdenziali è pari al 9,19% della Ral (Retribuzione annuale lorda), che sale al 9,49% nel privato per le aziende con più di 15 dipendenti. Confermato anche nella Manovra del 2025, sarà esteso anche alle lavoratrici autonome che non hanno un regime forfettario
Per approfondire: Pagamenti Inps novembre 2024, le date da segnare sul calendario
Addizionali e piccole aggiunte
- Come è noto, solo a dicembre il cedolino dei dipendenti pubblici sarà finalmente libero dalle addizionali regionali relative all’anno precedente, che solitamente vengono recuperate in 11 rate da gennaio fino a novembre, che sarà quindi l’ultimo mese. Stessa cosa per le addizionali comunali, che prevedono una trattenuta come acconto nell’anno di riferimento in 9 rate da marzo a novembre
- Il cedolino di novembre, inoltre, potrebbe regalare sorprese a chi ha presentato il 730, perché potrebbero esserci conguagli o trattenute
Taglio del cuneo fiscale
- Non manca, ovviamente, anche il taglio del cuneo fiscale ma occhio ai limiti: eventuali extra ricevuti a ottobre che abbiano portato il tetto mensile oltre i 2.692 euro potrebbero far sfumare il beneficio della decontribuzione
Via il Bonus Maroni
- Novembre è stato anche l’ultimo mese in cui si è ricevuto il Bonus Maroni, destinato ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che decidono di continuare a lavorare nonostante il raggiungimento dei requisiti per accedere a Quota 103. L'incentivo consiste in un esonero contributivo pari al 9,19% e, di conseguenza, in un aumento dello stipendio netto. Non sarà però il suo ultimo mese: la misura è stata infatti prorogata nella Manovra e ritornerà nel 2025
Attenzione a chi è in debito con il Fisco
- Occhio per i dipendenti della Pa che hanno debiti con il Fisco: coloro che percepiscono un reddito di almeno 2.500 euro e hanno pendenze fiscali, come cartelle e debiti, superiori ai 5 mila euro vedranno trattenuta una parte dello stipendio (o della pensione) fino a quando non saranno corrisposte le somme dovute
A quanto ammonta il blocco
- L’entità del blocco varierà in base allo stipendio percepito. Per gli statali che guadagnano mensilmente più di 3.500 euro il blocco sarà pari a un settimo della retribuzione, circa 500 euro al mese fino al saldo completo del debito
- Per i dipendenti pubblici, invece, che percepiscono 1.500 euro e superano la quota dei 2.500 euro solo tramite la tredicesima, il pignoramento dovrebbe corrispondere a un decimo dello stipendio, pari a una media di 150 euro al mese
Quando arriva lo stipendio
- Per tutti i dipendenti pubblici lo stipendio è già visibile sul sito ma il pagamento effettivo avverrà il 22 novembre: i primi saranno insegnanti, Ata, forze dell’ordine e militari
Come controllare lo stipendio
- Ma come si fa a controllare lo stipendio? Per verificare il cedolino basta accedere alla propria area riservata su NoiPA utilizzando le credenziali Spid, Cns o Cie. Una volta entrati si deve controllare la sezione “I miei documenti” per visualizzare l’ultimo cedolino disponibile. Se si desidera vedere l’importo netto, basterà cliccare su “Mostra importi”
Come leggere la busta paga su NoiPA
- La busta paga su NoiPA è divisa in due sezioni: informazioni generali e dati personali. Ecco cosa si trova:
- La prima parte del cedolino riporta l’inquadramento (comprese le detrazioni spettanti), lo stipendio netto (competenze fisse e accessorie, ritenute, conguagli, quinto cedibile) e gli importi progressivi (imponibile e imposte)
- Successivamente il cedolino presenta il dettaglio della retribuzione, con l’analisi delle competenze, delle componenti, delle ritenute e conguagli fiscali e previdenziali
Gli aumenti previsti dal 2025
- Per il 2025 previsto un aumento delle retribuzioni dei dipendenti pubblici che potrebbe arrivare fino a 193 euro per coloro che sono inquadrati nell’area delle “elevate professionalità”. Questo aumento è legato a quanto previsto nella Manovra 2025, che contiene uno stanziamento aggiuntivo di risorse del +0,22% da parte del governo
Per approfondire: Contratto Statali, verso aumenti fino a 193 euro e deroga su promozioni. Sindacati divisi
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