Ricette mediche, dal 2025 saranno solo in formato digitale: cosa cambia con la Manovra

Economia
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Introduzione

Un nuovo futuro per le ricette mediche che dal 2025 saranno solo in formato digitale, come prevede la Legge di Bilancio. Questo però porterà a inevitabili disagi, soprattutto per la fascia anziana della popolazione, che dovrà scaricare non solo le ricette "rosse" del Servizio Sanitario Nazionale ma anche quelle "bianche" che i cittadini devono pagarsi da soli.

 

"L'idea di dematerializzare tutte le ricette, come previsto dalla Manovra, è quanto meno prematura e potrebbe bloccare l'attività dei medici e impedire l'accesso dei pazienti a farmaci e prestazioni importanti", ha dichiarato il segretario della Fimmg Silvestro Scotti. Come denuncia l’associazione, infatti, alcuni farmaci potrebbero essere non dematerializzabili, come sonniferi e tranquillanti.

Quello che devi sapere

Cosa dice la Legge di Bilancio

  • L'articolo 54 della Legge di bilancio prevede che dall'anno prossimo "al fine di potenziare il monitoraggio dell'appropriatezza prescrittiva nonché garantire la completa alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico, tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi territoriali per l'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell'Aviazione civile e a carico del cittadino sono effettuate nel formato elettronico"

 

Per approfondire:

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Cosa significa

  • Si tratta di un passaggio definitivo: dopo la sperimentazione in epoca Covid e le numerose proroghe, le ricette sono destinate a essere innanzitutto virtuali, e poi nel caso cartacee

Sono previste multe?

  • Ovviamente tutto questo non prevederà sanzioni perché, come prevede sempre lo stesso articolo, "le regioni, nell'esercizio delle proprie funzioni di vigilanza e controllo, assicurano, per mezzo delle autorità competenti per territorio, l'attuazione" di questa misura. Ciò significa che nessuno vieterà a medici e cittadini di continuare a stampare le ricette, quando richiesto

I problemi per gli anziani

  • Ovviamente la novità presente nella Manovra, che sarà in vigore appena verrà pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale, non potrà non avere conseguenze per i più anziani: non sono molti gli over 65 in grado di scaricare digitalmente le ricette mediche che dal 2025 saranno solo in formato digitale, non solo le "rosse" targate Servizio Sanitario Nazionale, ma anche quelle "bianche" per i farmaci che i cittadini si pagano da soli 

Gli attuali malfunzionamenti

  • Da segnalare, inoltre, come la norma arrivi in un momento dove sono segnalati diversi malfunzionamenti delle ricette elettroniche in tutta Italia: dal Veneto alle Marche, da Trento alla Toscana e, a macchia di leopardo in tutto il Paese, i cittadini hanno riscontrato diversi problemi a ottenere i farmaci prescritti dal proprio medico, costretti a loro volta dover riprendere il loro vecchio ricettario rosso

Rischio blocco dell'attività dei medici

  • "L'idea di dematerializzare tutte le ricette, come previsto dalla Manovra, è quanto meno prematura e potrebbe bloccare l'attività dei medici e impedire l'accesso dei pazienti a farmaci e prestazioni importanti. Come dimostrano le difficoltà che stiamo riscontrando in questi giorni, qualcuno sta vendendo come soluzioni ai problemi attuali le potenzialità digitali e informatiche che ci potrebbero essere in futuro", ha dichiarato il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti

I timori

  • Come ribadisce sempre Scotti, "nel testo è fissato l'obiettivo di arrivare a effettuare tutte le prescrizioni nel formato elettronico. Ciò è finalizzato soprattutto a garantire la massima implementazione del fascicolo sanitario elettronico. Tuttavia, per quanto l'obiettivo sia comprensibile, alla luce dei problemi delle ultime settimane, abbiamo il timore che non tenga conto dell'effettiva capacità del sistema di rispondere al fabbisogno. Non si può fare la norma prima dello strumento"

Non abolire le ricette cartacee

  • Per Scotti sarebbe un errore abolire le ricette cartacee: "I flussi informatici hanno semplificato il lavoro delle amministrazioni e dei farmacisti; tuttavia, la ricetta cartacea resta uno strumento indispensabile. A oggi la legge prevede che, con la ricetta in mano, il cittadino possa accedere ai farmaci e alle prestazioni che sono state prescritte dal suo medico"

I farmaci esclusi

  • Non mancano poi gli altri problemi, come ad esempio l’esclusione di alcuni medicinali. "Non tutti i farmaci nelle ricette bianche sono dematerializzabili: a esempio non lo sono sonniferi e tranquillanti", ha dichiarato Sergio Bartoletti, vicesegretario della Fimmg. C’è poi anche il rischio che i medici si sobbarchino il lavoro di altri, come ad esempio dei dentisti: "Quello che chiediamo è che anche tutti gli altri medici specialisti, compresi i dentisti, facciano le ricette digitali e non obblighino noi a fare i tipografi contoterzisti facendo materialmente le prescrizioni al loro posto", ha sottolineato Bartoletti

Rischio di esclusione sociale

  • Per la segretaria della Spi Cgil, Tania Sacchetti, che rappresenta i pensionati "la norma non prevede misure di accompagnamento come l'apertura di sportelli di aiuto o servizi per aiutare i più anziani o chi ha difficoltà con la digitalizzazione. Si rischia così di introdurre un fattore di esclusione sociale"

 

Per approfondire:

Sciopero dei medici il 20 novembre, sindacati contro la Manovra