Conti deposito, cosa succede ai rendimenti dopo il taglio dei tassi della Bce

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Dopo i recenti tagli decisi dalla Banca centrale europea, gli istituti di credito hanno cominciato a ridurre i rendimenti di conti deposito e conti correnti. Un'analisi di Facile.it compara la situazione italiana a quella degli altri Paesi europei: ecco cosa è emerso, e come si colloca il nostro Paese rispetto, ad esempio, a Francia e Germania

Quello che devi sapere

I tagli della Bce e gli effetti

  • Che conseguenze ha il taglio dei tassi dalla Bce sui rendimenti dei conti deposito? Secondo un'analisi di Facile.it, dopo il taglio dei tassi di settembre, i rendimenti offerti dalle banche italiane per i nuovi conti deposito vincolati sono diminuiti, in media, di 25 punti base, mentre per quelli svincolati il calo è stato di 15 punti base. Lecito attendersi che, con il taglio di ottobre, i tassi calino ulteriormente. In Italia, se fino a pochi mesi fa era possibile trovare depositi vincolati con rendimenti lordi che arrivano fino al 5%, oggi i migliori tassi si fermano al 4% annuo lordo. Ma qual è la situazione nel resto d’Europa?

Per approfondire:

Bce, nuovo taglio dei tassi di 25 punti base. Lagarde: "Crescita più debole del previsto"

L'ultimo taglio in ordine di tempo

  • Va ricordato che la Banca centrale europea ha tagliato per la terza volta i tassi d'interesse di 25 punti base lo scorso 17 ottobre. Il tasso sui depositi è sceso così al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%, con effetto dal 23 ottobre 2024. Secondo gli analisti, a dicembre, potrebbe poi arrivare un altro taglio di 25 punti base, cheporterebbe il tasso sui depositi al 3%.
  • Le ultime informazioni per l'area euro, ha detto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, "indicano un'attività economica in qualche modo più debole del previsto" con "rischi orientati al ribasso", ma "ci aspettiamo che l'economia si rafforzi nel tempo grazie alla ripresa dei redditi che permetterebbe alle famiglie di consumare di più". In ogni caso "l'area euro non va verso una recessione e siamo diretti verso un atterraggio morbido"

I rendimenti in alcuni dei principali Paesi Ue, la classifica

  • Facile.it ha analizzato i rendimenti in alcuni dei principali Stati europei evidenziando come il nostro Paese sia una delle aree dove le banche sono più generose. Sono stati presi in esame i dati rilevati da Eurostat, aggiornati ad agosto 2024, relativi ai rendimenti dei conti deposito con vincolo superiore a 2 anni. L’Italia, con un tasso medio annuo pari al 3,31%, conquista la seconda posizione nella graduatoria. Fa meglio di noi solo la Lituania, dove l’indice medio è arrivato addirittura al 3,84%. Alle nostre spalle si posiziona l’Estonia, con un tasso medio pari al 3,24%. Al quarto posto la Francia, dove le banche hanno corrisposto ai risparmiatori un tasso medio pari al 2,96%

Conti deposito vincolati

  • I tassi offerti in Italia per i conti deposito vincolati sono notevolmente più alti rispetto ad altri Paesi: in Austria, per esempio, il rendimento è stato pari al 2,77%, in Germania si è fermato al 2,31%, mentre in Irlanda al 2,13%. Tra le banche meno generose del continente ci sono quelle spagnole: qui il rendimento è stato pari ad appena 1,24% cioè meno della metà rispetto a quello italiano

I conti correnti e come si posiziona l'Italia

  • Lo scenario cambia se si guarda ai tassi sui conti correnti. Analizzando i dati di Eurostat, aggiornati ad agosto 2024, l’Italia scivola al quinto posto, con un tasso annuale pari allo 0,37%, di poco inferiore rispetto alla media europea (0,38%)
  • Al primo posto della graduatoria, invece, c’è il Lussemburgo, Paese dove i correntisti privati hanno potuto godere di un tasso medio pari a 1,54%, vale a dire quattro volte quello italiano. Seguono i correntisti austriaci, che hanno beneficiato di un tasso dell’1,04% e quelli tedeschi, con un rendimento annuale pari allo 0,62%, comunque quasi doppio rispetto a quello italiano
  • In molti Paesi però è andata peggio: in Spagna, per esempio, i correntisti hanno ottenuto un tasso medio pari a 0,17%, mentre in Francia i valori hanno rasentato lo zero (0,06%)

Il parere degli esperti

  • "Va ricordato che il conto corrente non deve avere una funzione di investimento, ma va utilizzato come strumento per gestire la liquidità e le spese correnti", spiegano gli esperti di Facile.it. "Se si vuole ottenere una rendita dai propri risparmi esistono soluzioni più adatte, ad esempio i conti deposito e, come emerso anche dall’analisi, da questo punto di vista gli italiani possono accedere a condizioni tra le migliori d’Europa", aggiungono

 

Per approfondire:

La rubrica di Carlo Cottarelli su Insider: L'economia cinese è nei guai. Ma sono anche affari nostri